È stato un vero “lunedì nero” per Roma, con oltre 10 roghi sparsi per tutta la Capitale. Centinaia di interventi dei vigili del fuoco. Chiuse 3 stazioni della metro per l’interruzione di elettricità. A La Monachina si è rischiata la strage per il rogo di un campo nomadi.
La temperatura già bollente della Capitale (a Roma oggi si sono sfiorati i 40 gradi) è diventata letteralmente rovente in quello che i romani ricorderanno come un lunedì nero. La città intera si è coperta di una cappa scura di fumo che in alcune zone impediva addirittura di respirare, per gli oltre 10 incendi che si sono sviluppati in tutto il territorio urbano.
A questo “disastro ambientale“, si è aggiunta la chiusura di ben 3 stazioni della metro a causa dell’interruzione di elettricità. Diverse sono state le cause dei roghi, prima tra tutte la siccità, ma anche le temperature altissime e il forte vento. L’incendio più grande si è verificato poco dopo l’ora di pranzo in via Bosco Marengo, a pochi passi dal campo nomadi La Monachina e da via Aurelia. Le fiamme sono partite dalle sterpaglie, per poi propagarsi velocemente, per il forte vento, costringendo i pompieri ad evacuare diversi stabili e un centro estivo, dove erano presenti molti minori. Le fiamme hanno provocato l’esplosione di oltre 50 bombole di gas, i cui fumi tossici hanno intossicato oltre 35 persone.
Diverse le ambulanze e i sanitari del 118 che hanno soccorso sul posto la maggior parte degli intossicati. Tra questi, una donna e un bambino sono stati trasportati in codice giallo al Policlinico Gemelli oltre a quattro agenti di polizia, intervenuti sul posto, che sono dovuti ricorrere alle cure mediche. Per la vastità del rogo e le esplosioni, per un miracolo non si è sfiorata una strage. Ma purtroppo questo non è stato il solo. Roghi sono stati segnalati anche a Pomezia e sulla via Anguillarese, in zona Osteria Nuova. Le fiamme di quest’ultimo incendio sono arrivate a lambire il centro di ricerche Enea Casaccia.
Roma nel caos, tra incendi e black out. Le ripercussioni del traffico e non solo
Il fumo e la necessità dei Vigili del Fuoco di corsie preferenziali, ha creato lunghe code e chiusure al traffico, come sulla via Aurelia, successivamente riaperta, per consentire l’intervento dei pompieri.
#Roma, #incendio Aurelia zona Massimina: prosegue intervento #vigilidelfuoco, fiamme abbassate ma ancora attive e alimentate dal vento che favorisce la ripresa. Squadre a protezione delle abitazioni [#27giugno 17:00] pic.twitter.com/MQDZ4j8cBO
— Vigili del Fuoco (@vigilidelfuoco) June 27, 2022
Caos anche all’Eur, in via Laurentina, dove gli agenti hanno dovuto chiudere la strada, in entrambe le direzioni, all’altezza di via Nazareno Strampelli. Pattuglie del VI Gruppo Torri sono invece impegnate per la messa in sicurezza e il supporto ai pompieri in via di Lunghezzina, anch’essa al momento chiusa ai veicoli. Chiuso e riaperto da poco anche il traffico aereo, dove alcuni voli in arrivo, sono stati spostati da Ciampino all’aeroporto di Fiumicino. Tra i tanti roghi anche quello divampato nel pomeriggio in uno stabile di via del Vascello, nel quartiere romano di Monteverde Vecchio. Due anziane, di 91 e 80 anni, sono state messe in salvo dai vigili del fuoco.
Proprio quest’ultimi, si sono trovati dopo oltre 100 interventi in grande difficoltà. A denunciarlo Marco Piergallini, segretario generale del sindacato Conapo dei Vigili del Fuoco. “Oggi il dispositivo di soccorso dei vigili del fuoco di Roma è entrato in crisi. Non vi sono uomini e mezzi sufficienti per affrontare tempestivamente e contemporaneamente tutti gli incendi in atto“. ha detto Piergallini, “Il nostro grido di allarme dei mesi scorsi sulla carenza di personale è stato sistematicamente ignorato e ora i nodi sono venuti al pettine. Il comando dei vigili del fuoco di Roma è carente di circa 300 uomini su base provinciale facendo riferimento a vecchie piante organiche che oltretutto andrebbero riadattate ai cambiamenti climatici in corso”. Ha detto il sindacalista.