Guerra Russia Ucraina. Le notizie di martedì 28 giugno 2022. Gli aggiornamenti sul conflitto.
125esimo giorno di guerra, dopo Kiev l’Esercito russo ha colpito un centro commerciale a Kremenchuk, città dell’Ucraina centrale nella Regione di Poltava, a circa 300 chilometri dalla Capitale. Secondo il Presidente Zelensky al suo interno si trovavano più di mille civili, il bilancio è di 18 vittime e oltre 80 feriti.
Oggi, su richiesta di Kiev, si terrà una riunione del Consiglio di sicurezza Onu, mentre nel G7 è stato trovato l’accordo per dare “con urgenza” mandato ai Ministri dell’Energia di studiare l’applicazione del price cap sull’energia russa. Il provvedimento comparirà nel comunicato finale del summit di oggi a Elmau, in Baviera. Intanto oggi nel vertice Nato di Madrid si stabilirà che le forze di risposta rapida saliranno a circa 300mila unità.
23.15 – “L’America è come sempre con l’Ucraina. Putin sta cercando di dividere i partner dell’Ucraina ma abbiamo dimostrato e dimostriamo ogni giorno che siamo risoluti nel sostegno a Kiev“. Lo ha detto il vice rappresentante Usa all’Onu, ambasciatore Richard Mills, durante la riunione del Consiglio di Sicurezza sull’Ucraina. “La Russia ha iniziato questa guerra, la Russia è quella che commette atrocità e la Russia è quella che può mettervi fine ritirando le sue truppe“, ha aggiunto, sottolineando che la giustizia “deve essere servita“.
23.10 – La Russia ha criticato la partecipazione in video conferenza del presidente ucraino Volodymyr Zelensky alla riunione urgente del Consiglio di Sicurezza Onu. “Siamo preoccupati dal fatto che la presidenza albanese gli abbia permesso di parlare violando la prassi esistente che deve essere fisicamente presente“, ha detto il vice ambasciatore di Mosca all’Onu, Dmitry Polyansky ai Quindici, sottolineando che era già stata fatta un’eccezione una volta, mentre una simile possibilità è stata negata al Centrafrica. Sottolineando poi che l’apparizione virtuale di Zelensky è uno stratagemma per ottenere più armi a Kiev dai paesi occidentali.
22.08 – Negli ultimi quattro giorni prima di oggi, la Russia ha sparato oltre 130 missili sull’Ucraina. Lo ha affermato il comandante delle forze armate di Kiev, il generale Valerij Zaluzhny, citato da media locali. In particolare, 53 razzi venerdì sono stati lanciati, 26 sabato, 40 domenica e altri 12 ieri, tra cui quello che ha provocato la strage al centro commerciale di Kremenchuk. Zaluzhny ha riferito le cifre al capo dello Stato maggiore congiunto Usa, il generale Mark Milley, e al capo di Stato maggiore della Difesa britannica, l’ammiraglio Tony Radakin.
21.40 – Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ha suggerito all’Onu di inviare una commissione d’inchiesta a Kremenchuk per indagare sugli attacchi missilistici contro i civili. Lo ha detto partecipando in video conferenza alla riunione del Consiglio di Sicurezza sull’Ucraina. Il leader ha chiesto anche un minuto di silenzio per le vittime.
21.31 – L’ex segretario generale della Nato Anders Fogh Rasmussen si recherà venerdì in visita in Ucraina per avviare la creazione di un gruppo consultivo sulle garanzie di sicurezza da fornire a Kiev in vista di un possibile accordo di pace con la Russia. Lo ha annunciato il capo dell’ufficio del presidente Volodymyr Zelensky, Andriy Yermak. “Le garanzie di sicurezza sono esattamente tra la gamma di questioni su cui il gruppo consultivo lavorerà sotto la nostra guida congiunta con Rasmussen“, che “si recherà in visita a Kiev per lanciare il gruppo e presentarne i primi membri“, ha detto Yermak, citato da Unian.
21.20 – “Abbiamo esaurito le parole per descrivere l’insensatezza, la futilità e la crudeltà di questa guerra. Nessun paese o comunità rimarrà intatto. Il ciclo di morte e distruzione deve fermarsi per il bene dell’Ucraina, della Russia e del mondo intero“. Lo ha detto il capo degli affari politici dell’Onu, Rosemary DiCarlo, durante la riunione del Consiglio di Sicurezza a cui partecipa in video conferenza anche il leader di Kiev Zelensky. “La depravazione della guerra e’ stata di nuovo in piena mostra ieri dopo l’attacco missilistico a Kremenchuk”, ha sottolineato DiCarlo, ribadendo che “i civili continuano a pagare un prezzo troppo alto in questo conflitto“. “Al 26 giugno l’Ufficio dell’Alto Commissario Onu per i diritti umani ha registrato 4.731 morti e 5.900 feriti nel Paese – ha aggiunto – E queste sono cifre basate su incidenti verificati, quelle effettive sono notevolmente superiori“.
21.10 – E’ di un civile ucciso e altri 8 feriti il bilancio dei bombardamenti russi di oggi sulla regione orientale ucraina di Donetsk. Lo ha riferito il governatore Pavlo Kyrylenko, citato dall’Ukrainska Pravda, precisando che i raid hanno colpito la località di Avdiivka. Inoltre, un civile è morto dopo essere stato ricoverato in ospedale a Kramatorsk insieme ad altre sette persone per le ferite riportate in precedenti attacchi nella vicina regione di Lugansk.
21.06 – Sei membri del Consiglio di Sicurezza Onu (Usa, Gran Bretagna, Francia, Norvegia, Irlanda e Albania), insieme all’Ucraina, hanno “condannato” gli attacchi contro i civili a Kremenchuk. Quindi hanno ribadito il “pieno sostegno all’indipendenza e integrità territoriale dell’Ucraina, condannando l’intensificazione degli attacchi missilistici della Russia nel Paese che prendono di mira infrastrutture civili e aree residenziali“. Hanno poi condannato anche qualsiasi violazione delle leggi umanitarie internazionali e ribadito l’appello a rispettare la Convenzione di Ginevra.
20.10 – Lo scrittore americano Stephen King ha affermato che gli attacchi missilistici della Russia su obiettivi civili in Ucraina sono da definire “attacchi terroristici“. “Gli attacchi russi contro obiettivi civili ucraini sono fondamentalmente attacchi terroristici. Slava ucraino! (gloria all’Ucraina”“, ha scritto King sul suo profilo Twitter. Lo scrittore aveva già ha condannato l’invasione russa dell’Ucraina e aveva affermato che avrebbe sospeso la cooperazione con le case editrici russe, ricorda Ukrinform.
19.55 – Non ci sarebbero sopravvissuti sotto le macerie del centro commerciale di Kremenchuk. Ad annunciare quanto accaduto è Denys Monastyrsky, ministro dell’Interno ucraino citato da Ukrinform. Il bollettino ufficiale parla di almeno 20 vittime accertate, ma il numero sarebbe ancora provvisorio.
18.40 – Rimosso gran parte delle macerie del centro commerciale distrutto a Kremenchuk, ma intanto il numero delle vittime aumenta. L’esplosione ha provocato almeno 20 vittime e 59 feriti. All’appello mancherebbero una quarantina di persone. A riportare la notizia è Serhiy Kruk, capo dei servizi di emergenza.
18.15 – Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha diffuso una nota congiunta insieme al collega spagnolo Pedro Sanchez. “La sicurezza transatlantica è la principale arma che abbiamo per difenderci dalla Russia“, ha dichiarato il capo della Casa Bianca. Il messaggio è arrivato al termine di un colloquio durato un’ora. Intanto per Biden è previsto l’incontro con il re Felipe VI. “La Russia ha commesso una violazione del diritto internazionale e un attacco frontale ai nostri valori condivisi“, ha ricordato il presidente della Spagna.
17.55 – Il bombardamento avvenuto a Kharkiv la morte di nove persone: aumenta il bilancio delle vittime di un bombardamento russo avvenuto nella giornata di lunedì 27 giugno. A riportare la notizia è Serhiy Bolvinov, capo del dipartimento investigativo della polizia, citato da Ukrinform.
16.45 – La città di Dnipro si trova nell’Ucraina centrale ed è luogo di bombardamenti aerei e attacchi da parte dell’artiglieria russa, stessa cosa dicasi per Mykolaiv. I residenti delle due città segnalano varie esplosioni. A confermare la notizia è Boris Fitalov, attuale sindaco di Dnipro, che ha rilasciato alcune dichiarazioni all’agenzia Unian. “Non lasciamo i rifugi. Non pubblichiamo foto o video“, ha dichiarato in un messaggio rivolto ai cittadini.
16.28 – “Stare con l’Ucraina per tutto il tempo necessario. Affrontare i picchi dei prezzi dell’energia. Proteggere il mondo da una crisi alimentare. Investire in infrastrutture di qualità. Le democrazie fanno questo. A maggior ragione quando sono unite. Questo è ciò per cui esiste il G7“. Così su Twitter la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.
Standing with Ukraine for as long as it takes.
Tackling energy prices spikes.
Protecting the world from a food crisis.
Investing in quality infrastructure.
Democracies deliver. Even more so when they are united.
This is what the @g7 stands for. pic.twitter.com/tTjLp94WIO
— Ursula von der Leyen (@vonderleyen) June 28, 2022
16.20 – “Di fronte al conflitto in Ucraina i Paesi del G7 continueranno ad agire con determinazione. La Russia non può e non deve vincere”. Lo scrive in un tweet il Presidente francese Emmanuel Macron.
Face au conflit en Ukraine, les pays du G7 vont continuer à agir avec détermination. La Russie ne peut pas et ne doit pas gagner.
— Emmanuel Macron (@EmmanuelMacron) June 28, 2022
Guerra Russia Ucraina, Lavrov: “Cosa pensa Zelensky? Non importa, decide Washington”
16.12 – Il Presidente russo Vladimir Putin è in Tagikistan. Lo riferisce la TASS, sottolineando come si tratti del primo viaggio all’estero dallo scoppio della guerra in Ucraina. Nella capitale Dushanbe Putin incontrerà l’omologo Emomali Rakhmon, poi partirà per il Turkmenistan.
16.05 – Quello che pensa il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky non ha importanza, perché non è lui che prende le decisioni, vengono prese a Washington. Lo ha affermato il Ministro degli Affari esteri della Federazione Russa Sergei Lavrov, citato dalla TASS. “Non proverò nemmeno a indovinare cosa pensa il Presidente Zelensky. E’ assolutamente irrilevante cosa pensa, cosa spera, non prende lui le decisioni. Le decisioni vengono prese a Washington e non a livello presidenziale”, ha spiegato Lavrov. “Le decisioni vengono prese da noti funzionari del Dipartimento di Stato americano e, probabilmente, anche nell’Amministrazione presidenziale”, ha aggiunto.
То, что думает Зеленский, неважно – не он принимает решения, заявил Лавров:https://t.co/YrqgIMEnoD
Видео: ТАСС/Ruptly pic.twitter.com/tdMbYpbSeX
— ТАСС (@tass_agency) June 28, 2022
Guerra Russia Ucraina, Stoltenberg: “Per le sanzioni a Mosca paghiamo il prezzo della libertà”
15.55 – Anche i Paesi della Nato stanno pagando un costo per le sanzioni contro la Russia ma si tratta del “prezzo della libertà”. Lo ha dichiarato il Segretario generale della Nato Jens Stoltenberg nel discorso introduttivo del vertice di Madrid. “Gli europei pagano un prezzo, non lo neghiamo, ma è un prezzo molto inferiore di quello che pagheremmo se Putin non fosse contrastato, è il prezzo che paghiamo per la libertà”, ha aggiunto.
15.37 – L’orrore del raid missilistico di ieri registrato dalle telecamere di videosorveglianza di un parco pubblico, poco distante dal centro commerciale di Kremenchuk distrutto da due missili russi. Il momento della deflagrazione viene ripreso da diverse angolazioni, un bagliore, in una frazione di secondo stormi di uccelli si alzano in volo disordinati, le foglie crollano a terra dai rami degli alberi e pezzi di macchinari iniziano a piovere dal cielo.
15.35 – Una coppia sta facendo jogging nel parco, al momento dell’esplosione lui cade a terra, si rialza, salta una staccionata e si lancia in un laghetto; lei scappa senza sapere bene in che direzione fuggire per trovare riparo. Nella sequenza successiva un uomo afferra un bambino, scappano a nascondersi insieme dietro un albero, poco dopo nell’inquadratura entra una famiglia, anche loro iniziano a correre in cerca di riparo. Tutto viene sconvolto, un normale pomeriggio di relax nel verde sconquassato dalla violenza dei missili. Questo è ciò che succede in Ucraina da oltre 120 giorni.
The moment of the explosion after the missile attack on the Amstor mall in Kremenchuk. pic.twitter.com/jwRavuyqtX
— ТРУХА⚡️English (@TpyxaNews) June 28, 2022
Guerra Russia Ucraina, Draghi: “Sanzioni necessarie per portare Mosca al tavolo della pace”
15.19 – “Questo G7 è stato veramente un successo. I nostri Paesi hanno riaffermato piena e grande coesione, grande unità di vedute in particolare per quanto riguarda la guerra in Ucraina e le sue conseguenze”. Lo ha detto il Premier Mario Draghi in conferenza stampa al termine del summit di Elmau, in Germania. Le sanzioni alla Russia “sono essenziali per portare Mosca al tavolo della pace, ma allo stesso tempo, come ha detto il Presidente Biden, dobbiamo essere pronti ad accogliere gli spazi dei negoziati”, ha aggiunto Draghi.
15.10 – Il Ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha definito “schizofrenico” l’operato dei leader occidentali che chiedono di spendere denaro del Fondo europeo per le forniture di armi all’Ucraina, oltre a dichiarare l’inammissibilità dei negoziati sul conflitto in questa fase. “Dichiarazioni sull’inammissibilità di qualsiasi negoziato nelle condizioni attuali vengono regolarmente fatte da Boris Johnson, da Olaf Scholz e da Josep Borrell – afferma Lavrov – chiedono costantemente di spendere più soldi del Fondo europeo in armi per l’Ucraina. La schizofrenia si manifesta qui in una certa misura”, conclude. Lo riporta la TASS.
Поставки Западом вооружений на Украину продлят конфликт на ее территории, заявил министр иностранных дел России Сергей Лавров:https://t.co/H8v6B22Xmy
Видео: ТАСС/Ruptly pic.twitter.com/Vft8gRIUtL
— ТАСС (@tass_agency) June 28, 2022
Guerra Russia Ucraina, Podolyak: “Mosca può porre fine al conflitto in qualsiasi momento”
14.54 – “Z-ultimatum di nuovo? L’Ucraina non ha iniziato questa guerra e non la finirà ‘per ordine’. Chi è a Mosca può porre fine alla guerra in qualsiasi momento, semplicemente tornando all’adeguatezza: smettere di lanciare missili sulle nostre città, ritirare le truppe e abbandonare la propaganda nucleare”. Lo scrive su Twitter il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak.
Z-ultimatums again? Ukraine did not start this war and will not end it “by the order”. Those in Moscow can end the war at any moment, by simply returning to adequacy: stop sending missiles at our cities, withdraw troops and abandon “nuclear propaganda”.
— Михайло Подоляк (@Podolyak_M) June 28, 2022
14.44 – Il Presidente francese Emmanuel Macron ha affermato di non condividere la “qualifica” della Russia come Stato che sponsorizza il terrorismo usata dal Presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Macron ha fatto questa precisazione al termine del G7 in Germania.
Guerra Russia Ucraina, G7: “Pechino faccia pressione su Mosca per fermare l’invasione”
13.25 – Il G7 chiede alla Cina di “fare pressione sulla Russia affinché cessi la sua aggressione militare e ritiri immediatamente e incondizionatamente le sue truppe” dal territorio ucraino. E’ quanto si legge nel comunicato finale del summit di Elmau, in Germania. I leader del G7 ribadiscono la necessità di “cooperare” con Pechino “sulle sfide globali, come il clima, la biodiversità e altri importanti temi multilaterali”.
13.00 – La guerra in Ucraina finirebbe “prima della fine della giornata odierna” se Kiev ordinasse alle sue “unità nazionaliste di deporre le armi”. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, dopo che ieri il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky aveva auspicato la conclusione del conflitto entro la fine dell’anno. Lo riporta la TASS.
Guerra Russia Ucraina, Peskov: “Prove di atti di terrorismo di Kiev in Donbass”
12.10 – Gli investigatori della Federazione Russa, DPR e LPR stanno preparando una serie di prove di atti di terrorismo e genocidio contro gli abitanti del Donbass da parte dell’Ucraina. Lo ha annunciato questa mattina il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dalla TASS. “I nostri investigatori, così come le autorità investigative della Repubblica popolare di Donetsk, la Repubblica popolare di Lugansk, stanno portando avanti diverse indagini – spiega Peskov – ci sono molti specialisti che lavorano, una quantità enorme di lavoro. Il risultato sarà una serie di prove di atti che rasentano il terrorismo e il genocidio, in relazione ai residenti delle repubbliche menzionate”, conclude.
11.55 – “I terroristi russi stanno tentando vilmente di vendicarsi di Kharkiv. Bombardamenti massicci ogni notte. Solo perché i suoi abitanti sono stati i primi a svalutare il mondo russo”. Lo scrive su Twitter il Consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak. “Ogni nuovo proiettile è un grido di sconfitta e disperazione russa. Ogni nuovo giorno è un simbolo di coraggio della grande città ucraina”, aggiunge.
RF terrorists are vilely trying to take revenge on Kharkiv. Massive shelling every night. Only because its residents were the first to devalue the “🇷🇺 world”. Each new projectile — a cry of Russian defeat and despair. Every new day — a courage symbol of the big Ukrainian city. pic.twitter.com/1taSbpchNb
— Михайло Подоляк (@Podolyak_M) June 28, 2022
Guerra Russia Ucraina, G7: “Aggressione di Mosca sta aggravando la crisi alimentare”
11.47 – Mosca “metta fine senza condizioni al blocco dei porti ucraini sul Mar Nero“, smettendo di “distruggere infrastrutture portuali di trasporto, terminali e silos per il grano” e di “appropriarsi in modo illegale di prodotti agricoli e attrezzature ucraine”. E’ quanto si legge nella dichiarazione finale del G7 in Germania sul tema della sicurezza alimentare globale.
“La guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina – si legge ancora nella dichiarazione – compreso il blocco delle rotte di esportazione del grano ucraino, sta drammaticamente aggravando la crisi alimentare; ha innescato interruzioni della produzione agricola, delle catene di approvvigionamento e del commercio che hanno portato i prezzi mondiali di cibo e fertilizzanti a livelli senza precedenti per i quali la Russia ha un’enorme responsabilità”, conclude.
Guerra Russia Ucraina, Mosca: “A Kremenchuk colpito deposito di munizioni”
11.07 – Conversazione telefonica tra il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il Segretario Generale della Nato Jens Stoltenberg. Lo rende noto lo stesso Zelensky su Twitter parlando di “posizioni coordinate alla vigilia del summit Nato di Madrid“ in colloquio nel quale è stata sottolineata “l’importanza di un potente sistema di difesa missilistica per l’Ucraina per prevenire gli attacchi terroristici russi”.
Had a phone conversation with NATO Secretary General @jensstoltenberg. Coordinated positions on the eve of the #NATOSummit in Madrid. Stressed the importance of a powerful missile defense system for Ukraine to prevent Russian terrorist attacks. #StopRussia
— Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) June 28, 2022
10.57 – L’Esercito russo ieri a Kremenchuk “ha colpito un deposito di munizioni e l’esplosione ha innescato un incendio nel centro commerciale in disuso“. Questa la versione dei fatti proposta dal Ministero della Difesa russo, in seguito alla distruzione del centro commerciale che ha provocato almeno 18 vittime nella Regione di Poltava.
Guerra Russia Ucraina, Zelensky: “Attacco premeditato a centro commerciale, atto terroristico”
10.33 – Il Presidente russo Vladimir Putin ha assicurato all’omologo brasiliano Jair Bolsonaro che Mosca si impegna a garantire al Brasile forniture ininterrotte di fertilizzanti russi. Lo rende noto il Cremlino in un comunicato in cui ha riferito che la Russia si impegna “ad assolvere al proprio impegno di assicurare forniture ininterrotte di fertilizzanti russi agli agricoltori brasiliani”.
09.55 – “L’attacco russo al centro commerciale di Kremenchuk è uno degli atti terroristici più temerari della storia europea. Una città tranquilla, un normale centro commerciale con al suo interno donne e bambini, civili. Prima dell’annuncio dell’allarme aereo c’erano circa mille persone”. Lo ha dichiarato nel consueto messaggio alla Nazione il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky, sottolineando come la maggior parte dei presenti sia riuscita a mettersi in salvo. “Non è stato un errore dei missili”, ha aggiunto Zelensky parlando di “attacco premeditato”.
Guerra Russia Ucraina, Medvedev: “Terza guerra mondiale se la Nato invade la Crimea”
09.22 – Il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha reso noto di aver invitato gli Stati Uniti a riconoscere la Russia come uno Stato sponsor del terrorismo. “Ho fatto appello agli Usa affinché riconoscano la Russia come sponsor del terrorismo”, ha detto il Presidente ucraino in un videomessaggio pubblicato sul suo canale Telegram. “La relativa risoluzione è stata approvata dalla Commissione del Senato degli Stati Uniti e la decisione legale può essere presa dal Dipartimento di Stato. Una decisione del genere è ovviamente necessaria e dovrebbe essere sostenuta dall’intero mondo democratico. L’ho detto ai partecipanti al vertice del G7 che ha avuto luogo in Germania“, ha aggiunto Zelensky. Lo riporta la TASS.
Зеленский попросил США признать РФ страной – спонсором терроризма.
Соответствующая резолюция одобрена комитетом Сената США, а юридическое решение может быть принято Государственным департаментом, подчеркнул президент Украины:https://t.co/T7mLVkv865 pic.twitter.com/x8Bi5JpqVm
— ТАСС (@tass_agency) June 27, 2022
09.09 – Per la Russia l’eventuale adesione dell’Ucraina alla Nato rappresenta un pericolo maggiore rispetto a quella di Svezia e Finlandia. Lo ha affermato il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev, citato dalla TASS, in un’intervista ad Argumenty i Fakty. “Per noi la Crimea fa parte della Russia, e questo è per sempre – aggiunge Medvedev – qualsiasi tentativo di invadere la Crimea equivarrebbe a una dichiarazione di guerra contro il nostro Paese. Se uno Stato membro della Nato fa una tale mossa, porterà a un conflitto contro l’intera Alleanza del Nord Atlantico, alla terza guerra mondiale, un disastro totale”, conclude.
Guerra Russia Ucraina, la cronaca del 125esimo giorno di conflitto
Il conflitto tra Mosca e Kiev giunge al 125esimo giorno, dopo le bombe su Kiev, nel pomeriggio di ieri l’Esercito russo ha colpito un centro commerciale a Kremenchuk, città nel cuore dell’Ucraina, nella Regione di Poltava, a circa 300 chilometri dalla Capitale. Il Presidente Zelensky ha reso noto che al suo interno si trovavano oltre mille civili, il bilancio è di 18 vittime e più di 80 feriti.
Intanto oggi, su richiesta di Kiev, si terrà una riunione del Consiglio di sicurezza Onu, mentre nel G7 è stato trovato l’accordo per dare “con urgenza” mandato ai Ministri dell’Energia di studiare l’applicazione del price cap sull’energia russa, con il provvedimento che comparirà nel comunicato finale del summit di oggi a Elmau, in Baviera. In più, oggi nel vertice Nato di Madrid si stabilirà che le forze di risposta rapida saliranno a circa 300mila unità.