Matrimoni, attenzione ai neo-sposi. La stangata è dietro l’angolo. In particolar modo per il ricevimento e la sala.
Il matrimonio agevola il passaggio della vita da uno stato singolo a un nucleo collettivo: sancisce un’unione sul piano religioso, ma anche su quello pragmatico e maggiormente atteso. Da due entità distinte si diventa una coppia a tutti gli effetti, anche burocraticamente. Prima non era possibile, adesso anche le coppie di fatto hanno alcuni diritti riconosciuti. È stata una battaglia durata tempo e ha portato via numerosi iter legislativi.
Tornando, però, alle nozze, il problema è l’organizzazione: occorre pagare con i dispositivi elettronici. Questo è quello che ha imposto il Governo Draghi che terrà il pugno duro anche sui ricevimenti dei grandi eventi. Manifestazioni come le nozze impiegano grandi numeri di manodopera, sala, cucina e ricevimento: tutto pagato e saldato in anticipo, ma come? Assolutamente non in contanti.
Matrimoni, stangata sulle nozze: il provvedimento che spiazza
Non è che prima chiunque pagava certe cifre cash, venivano usati dispositivi elettronici, ma magari si usava fare metà e metà. Alcune cose con la carta e il posse, mentre altre brevi mano. Ora non sarà più possibile perchè nelle sale ricevimenti ci saranno controlli periodici attraverso registri specifici: qualora non dovessero esserci correlazioni tra gli eventi in programma e i saldi dichiarati, la struttura rischierà multe salatissime. Così come chi ha effettuato il pagamento in maniera errata. Si vuole evitare l’eccessiva circolazione di denaro contante per evitare lo sviluppo e l’ampliamento del malaffare.
Provvedimento che potrebbe costar caro: da 2000 a 50.000 euro di multa a seconda del tipo di ricevimento e organizzazione. La busta, da parte dei parenti, dovrà essere elargita con parsimonia. Mai più ingenti somme tra un tavolo e l’altro. Soprattutto se poi una parte degli introiti vanno agli organizzatori. D’ora in poi, il must oltre all’abito bianco e allo smoking sarà il bancomat.