Bimba di 6 mesi rimane intrappolata in auto sotto il sole: la madre stava caricando il bagagliaio quando si è attivata la chiusura automatica. Messa in salvo grazie all’intervento di un Carabiniere fuori servizio.
Sono le 17.30 di un pomeriggio afoso, una donna ha appena sistemato sua figlia, di appena sei mesi, sul seggiolino della sua auto. Si sta apprestando a caricare il bagagliaio quando, in una frazione di secondo, scatta la chiusura automatica della vettura, con le chiavi all’interno dell’abitacolo.
La madre della piccola, una 39enne di Giussano, in provincia di Monza e Brianza, si accorge di non riuscire ad aprire la vettura da sola. Urla a squarciagola, chiede aiuto ai passanti. Nell’auto, una Volkswagen Tiguan, ferma da diverse ore sotto al sole rovente, la temperatura è altissima. La bimba è in pericolo di vita, si agita e piange. Momenti di tensione in Piazza Attilio Lombardi (dedicata al Carabiniere medaglia d’oro al valore militare Attilio Lombardi, tragicamente morto a 20 anni mentre sventava una rapina in banca), la piccola inizia a mostrare i primi segni di sofferenza per il caldo insostenibile. Sta per perdere i sensi.
Bimba intrappolata in auto sotto al sole: il salvataggio del Carabiniere fuori servizio e i soccorsi
Fortunatamente le grida della donna attirano l’attenzione di un Carabiniere della Stazione di Giussano, in quel momento fuori servizio. Senza indugi il militare raccoglie il primo oggetto che trova in terra e sfonda il vetro posteriore sinistro, consentendo l’apertura del portellone dell’autovettura. Immediatamente sul posto giunge una pattuglia dei Carabinieri di Carate Brianza e i soccorsi del 118, insieme ai Vigili del Fuoco, allertati dai passanti.
La piccola viene sottoposta ai primi controlli sul posto, a scopo precauzionale. Nessuna conseguenza, la bimba sta bene, per lei non è necessario il trasporto al Pronto Soccorso.
Meno fortunato il Carabiniere, trasferito in Ospedale per tagli e ferite riportate alla mano destra a causa di alcune schegge di vetro penetrate in profondità. L’uomo, dopo aver ricevuto le opportune cure, è stato dimesso nella serata stessa con una prognosi di dieci giorni.