Guerra in Ucraina, giorno 123. Questa mattina all’alba la capitale Kiev si è svegliata con colpi di missili che l’hanno raggiunta. A darne conferma qualche minuto dopo l’impatto è stato il sindaco Vitaly Klitschko, secondo cui quei razzi dovevano spaventare gli ucraini in vista del vertice Nato di martedì. Uno dei 14 missili piovuti sulla città ha colpito un edificio di 9 piani che si è disintegrato.
Sotto le macerie sono rimasti alcuni cittadini mentre almeno i soccorritori hanno estratto tre persone, poi portate in ospedale. Anche una bambina è stata strappata viva ai calcinacci e dopo qualche ora in cui si è temuto che sua madre fosse morta, anche lei è stata ritrovata viva.
Le operazioni si soccorso sono state particolarmente complicate. Perché i primi tre piani dell’edificio si sono sbriciolati mentre la parte in alto ha preso fuoco. I soccorritori hanno dovuto lavorare in fretta per liberare le persone sotto le macerie. Prima che le fiamme divorassero l’intera struttura e diventasse troppo difficile lavorare. E fino a che l’ultima vittima non era estratta, non si poteva usare l’acqua per le fiamme, per evitare di togliere l’ossigeno sotto le macerie.
Intanto, i russi avanzano a sud dell’Ucraina. L’esercito di Mosca ha totalmente conquistato, ormai, Severodonetsk, la cittadina di Borivske e Lysychansk. Ora, tutti gli sforzi sono per conquistare Kramatorsk e per prendere il controllo totale delle vie di rifornimento che portano a Donetsk.
In questo modo avrebbero il totale dominio sull’intero Donbass. L’esercito ucraino ha spostato la sua linea del fronte più indietro e intanto si sta riorganizzando. Secondo quanto riporta il New York Times, in Ucraina sono arrivati agenti segreti della Nato per aiutare l’esercito ucraino in termini di intelligence, strategia militare e addestramento tattico.
Tra gli obiettivi degli 007 occidentali anche quello di coordinare lo smistamento degli armamenti che stanno arrivando in Ucraina.
“Non è il momento di mollare”, ha detto il premier inglese Boris Johnson. Londra, infatti, fornirà altri 525 milioni di sterline in garanzie per l’ottenimento di prestiti. Johnson ha invitato anche gli altri Paesi del G7 a confermare il sostegno a Kiev affinché possa vincere la guerra. Martedì a Madrid è prevista la riunione dei Paesi Nato.
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