Il bilancio provvisorio della sparatoria avvenuta in una discoteca di Oslo durante il Gay Pride è di due morti e 21 feriti. La polizia norvegese non esclude possa trattarsi di un attacco omofobo
Alla vigilia del Gay Pride in programmazione per oggi in Norvegia, un uomo ha aperto il fuoco sulla folla. Il bilancio provvisorio delle vittime riporta due morti e ben 21 feriti, di cui tre in condizioni gravi.
L’attentato è accaduto, secondo quanto riporta il Washington Post, in un locale notturno del centro della capitale norvegese, Oslo, il London Pub.
L’uomo che ha sparato all’impazzata uccidendo due persone e ferendone altre 19 è stato fermato dalla polizia norvegese. L’attacco è avvenuto alla vigilia della parata Gay in programmazione per oggi nella città di Oslo (Norvegia).
In particolare l’attentatore ha aperto il fuoco in un locale notturno noto per essere una delle discoteche gay più famose della capitale norvegese, lo storico London Pub. Tra le 21 vittime ferite, tre sarebbero ricoverate in ospedale in condizioni gravi.
La polizia norvegese non esclude che possa essersi trattato di un attacco omofobo. Dopo l’accaduto, gli organizzatori dell’Oslo Pride si definiscono “scioccati da quanto avvenuto”.
Al momento, gli investigatori, non hanno reso noto il possibile movente che ha spinto il killer ad agire violentemente. Il portavoce della polizia, Tore Barstad, citato dalla Nrk (emittente tv norvegese), ha riferito che le prove raccolte fanno pensare che l’autore della strage abbia agito da solo solitario.
Infine, oltre all’attacco al London Pub, il portavoce della polizia ha parlato anche di alcuni feriti in altri due locali: un fast food e un jazz club entrambi vicini.
Gli inquirenti hanno sequestrato due armi, usate nell’attacco. La testimonianza di un sopravvissuto alla strage ha raccontato di aver visto arrivare un uomo che ha estratto una pistola da una borsa e ha iniziato a sparare.
Le scene dell’attacco sono tre: il London Pub, il jazz club Herr Nilsen e un fast food. La polizia ha riunito tutti i testimoni oculari in un hotel nelle vicinanze.
L’emittente tv norvegese, Nrk, ha divulgato il racconto di Morten Sommerstad, un uomo che ha assistito alla sparatoria all’interno del London Pub: “Appena ho avvertito che era stato sparato un colpo, sono stato colpito da una scheggia di vetro. Poi si sono susseguiti diversi colpi, sono scappato nel bar interno ed ho cercato di portare il maggior numero possibile di persone con me: c’era il panico in discoteca”.
Infine, la testimonianza di un altro uomo che riferisce: “Sembrava una scena di guerra, con numerose persone a terra con ferite alla testa: il killer sapeva dove sparare”.
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