Partita Iva, al via le sanzioni. Cambia tutto a partire da estate inoltrata, il rischio sono pesanti multe: cosa evitare.
Partita Iva, le sanzioni ai contribuenti sono dietro l’angolo. La causa potrebbe risiedere in alcuni vizi di forma in grado di cambiare atteggiamento e situazioni di fronte al commercialista: colui che gestisce – in quanto figura preposta – le nostre finanze. Da Luglio dovrà prestare attenzione a un dettaglio in più.
Oltre alla differenza di tassazione tra regime forfettario e standard, con occhio di riguardo verso i minimi, occorre sapere che si modificherà l’approccio di messa in ordine e catalogazione delle singole fatture. Sta per partire, infatti, la fatturazione elettronica. Significa più agevolazioni, ma anche maggiore attenzione durante l’anno.
Partita Iva, cosa cambia dal 1° Luglio: come evitare le sanzioni
I dispositivi elettronici funzioneranno come dei cassettini, ognuno dovrà scegliere il proprio, e in base alla scelta fatta il commercialista dovrà regolarsi riguardo la classificazione del materiale. Ci sono diversi portali a cui attingere, ma la novità non è tanto nei servizi quanto nelle opportunità. Il commercialista dovrà, quindi, interagire con queste nuove chiavi d’accesso in grado di fornire un quadro generale sulla situazione corrente: niente più scambi di carta e riordino matto e disperato. Basterà inserire – ciclicamente – le fatture nel portale attraverso il proprio profilo.
Chi, dal 1° Luglio, non si adegua a questa sburocratizzazione rischia pesanti multe. Si parla di 77,47 euro in più sulle spese. Una sorta di mora evitabilissima a patto che si agisca per tempo. Rivolgersi, quindi, ai patronati e ai CAF di appartenenza. In modo tale da non incappare in brutte sorprese di sorta. La dichiarazione dei redditi non sarà più un problema, a patto che le scadenze vengano rispettate: Luglio spartiacque verso il futuro dei forfettari, a Gennaio toccherà agli altri. Maggiore immediatezza, sempre più trasparenza.