L’unica tappa del tour dei Rolling Stone in Italia è a Milano e il concerto a San Siro ha stregato tutti. Una notte magica quella di ieri che inizia con il ricordo a Charlie Watts e si conclude nei bis con l’omaggio all’Ucraina
La serata della sola data italiana della rock band più amata di sempre a Milano inizia con il ricordo alla memoria di Charlie Watts.
Il concerto allo stadio San Siro si apre con un commosso Mick Jagger che dice: “E’ il primo tour senza di lui”. E durante i bis anche l’omaggio all’Ucraina. Una notte che ha incantato, commosso e fatto scatenare gli oltre 57mila spettatori.
Non è stato un semplice concerto ma un evento di portata mondiale. La serata di musica con i Rolling Stone a Milano ha visto la partecipazione di oltre 57mila spettatori arrivati da ogni parte d’Italia per il rock di Mick Jagger.
La band britannica si è esibita allo Stadio San Siro nella serata di ieri (21 giugno) portando con sé l’animo rock e la ribellione dell’anima.
Il concerto inizia con l’omaggio a Charlie Watts e poi “Street Fighting Man”. Mick Jagger, con un outfit tendente al nero, dice commosso, dopo il video ricordo a Watts: “È il primo tour senza Charlie e ci manca tantissimo”.
Così le due canzoni in scaletta “19th Nervous Breakdown” e “Tumbling Dice” sono una dedica al batterista scomparso.
I Rolling Stone non sono superstiziosi e si è visto dalla camicia viola indossata da Keith Richard. Per Ronnie Wood invece il colore predominante è il verde smeraldo. Insomma un mix di colori arcobaleno che a primo acchito sembrerebbe non centrare nulla con il rock duro che esige colori dark, ma gli Stone sono un’altra cosa, è chiaro.
Il brano “Dead Flowers” suonato alla chitarra da Jagger ha il gusto di una ballad e le note rendono il pezzo quasi country con un tocco di romanticismo in più.
San Siro non è mai stato così luccicante, migliaia di puntini brillano e invadono ogni spazio. Mick Jagger guarda il pubblico e dice: “Milano sei commossa per il caldo? Ora tocca a voi!” e lancia “Can’t Always Get”.
La serata va avanti a colpi di rock’n’roll e sul palco compare un Jagger multicolore con la ritmata “Miss You”. Il pubblico è delicato nell’accompagnamento. Il finale è lunghissimo ma a San Siro non si sono visti né fuochi artificiali né immagini che distraggono sui videowall. No, sul palco c’era solo il rock, quello vero.
Il concerto si approssima alla fine ma non prima di condividere con gli oltre 57mila fan un altro giro di chitarra. Il primo momento è leggenda con “Start Me Up” e Jagger ricorda che il loro primo concerto in Italia risale a 55 anni fa e ringrazia il pubblico di esserci ancora.
Sul maxischermo compare l’iconica linguaccia simbolo della band ma colorata di blu e giallo. Un omaggio all’Ucraina e poi le immagini drammatiche della guerra, i bombardamenti e ciò che ne rimane. Così i Rolling Stone hanno scelto di dire stop alla guerra. Il saluto finale della band? Non poteva che essere sulle note di Satisfaction, cantata all’unisono da tutto San Siro.
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