La scena politica italiana subisce uno scossone importante. La notizia arriva nella serata di martedí con il Movimento 5 Stelle che cambia fisionomia e perde il titolo di primo partito italiano.
A dare lo scossone decisivo uno dei membri più rappresentativi del partito guidato da BeppeGrillo,il ministro degli esteri LuigiDi Maio.
Fra baci, abbracci e strette di mano, molti dei parlamentari del M5s si sono presentati all’Hotel Bernini di Roma per sostenere il ministro degli esteri Luigi Di Maio. Una conferenza stampa al termine della giornata in cui si è concretizzata una importante spaccatura nel Movimento.
Una scissione che si è materializzata con la raccolta di firme per creare un nuovo gruppo alla Camera e una componente del Misto al Senato. Una cinquantina di deputati e senatori, fra di loro ci sono la viceministro dell’Economia Laura Castelli, Simone Battelli, Davide Serritella, Carla Ruocco, Simone Valente, Francesco D’Uva, Vincenzo Presutto e Primo Di Nicola, che da oggi iniziano un nuovo percorso assieme al Ministro degli esteri Di Maio.
Proprio il titolare del dicastero esteri ha annunciato la sua uscita dal Movimento 5 Stelle confermando il sostegno al governo Draghi.
“Quella di oggi è una scelta sofferta che mai avrei immaginato di dover fare. Oggi io e tanti lasciamo il M5s che da domani non sarà più la prima forza politica del Paese” ha detto Luigi Di Maio. “Da oggi inizia un nuovo percorso. Per fare progredire l’Italia da Nord a Sud abbiamo bisogno di aggregare i migliori talenti e le migliori capacità, perché uno non vale l’altro” ha aggiunto il ministro incontrando la stampa all’Hotel Bernini di Roma.
“Faccio parte del governo e credo che l’operato di Draghi sia un orgoglio e continueremo a sostenerlo con lealtà e impegno” ha aggiunto Di Maio. “Non ci possiamo permettere passi falsi, dobbiamo costruire il futuro di tutti i cittadini. Ai colleghi e amici dico mettiamoci in cammino, insieme per il futuro, che sarà di tutti coloro che vorranno condividere questo progetto e saranno i benvenuti” ha commentato il ministro degli esteri.
“Dovevamo necessariamente scegliere da che parte stare della storia, con l’Ucraina aggredita o la Russia aggressore. Le posizioni di alcuni dirigenti del M5s hanno rischiato di indebolire il nostro Paese“. ha continuato Di Maio “In questi mesi la prima forza politica in Parlamento aveva il dovere di sostenere il governo senza ambiguità. Abbiamo scelto di fare un’operazione verità, partendo proprio dall’ambiguità in politica estera del M5s. In questo momento storico sostenere i valori europeisti e atlantisti non può essere una colpa“. ha concluso il ministro degli esteri aggiungendo “Pensare di picconare la stabilità del governo solo per ragioni legate alla crisi di consenso è da irresponsabili“.
“Quella di oggi è stata una giornata molto importante, al Senato è stata votata la risoluzione che rafforza il governo e il presidente Draghi che andrà al prossimo consiglio europeo con il forte sostegno delle forze politiche che sostengono l’Esecutivo. Dopo settimane di ambiguità, turbolenze e attacchi oggi siamo arrivati a un voto netto” la chiusa di Di Maio.
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