Tra quattro anni i giochi olimpici invernali dovrebbero sbarcare in Italia. Il condizionale è d’obbligo dopo il grido d’allarme lanciato nelle scorse ore dall’organizzazione dell’evento.
La fondazione Milano-Cortina 2026, dopo due anni di attività, ha un deficit che preoccupa e chiede il sostegno del governo.
Il bilancio di previsione dell’organizzazione prevedeva circa 550 milioni di euro in arrivo da sponsor. Una cifra importante che avrebbe dovuto rappresentare, nei piani del business plan della fondazione, un terzo del budget totale. Al momento l’organizzazione starebbe trattando circa 280 milioni dieuro di contratti da sponsorissazioni.
Per adesso però nessuna firma in vista. Soldi, dunque, che non arrivano e situazione che preoccupa gli organizzatori di Milano-Cortina 2026: la Regione Lombardia e il Veneto, il Comune di Milano di Beppe Sala e quello di Cortina, le province autonome di Trento e Bolzano.
Milano-Cortina 2026, mancano i soldi. Il grido d’allarme dell’organizzazione
Una situazione che ha allertato i vertici delle olimpiadi italiane che hanno chiesto aiuto al governo con una lettera presentata questo pomeriggio.
Olimpiadi Milano-Cortina: Sala, Zaia&C. scrivono a Draghi: “Non ci sono soldi né sponsor”. Le solite lacrime di coccodrillo di chi ha voluto il cemento a ogni costo
𝐋𝐞𝐠𝐠𝐢 𝐢𝐥 𝐅𝐚𝐭𝐭𝐨 𝐐𝐮𝐨𝐭𝐢𝐝𝐢𝐚𝐧𝐨 👉 https://t.co/7eOLwr7iO2 #edicola #21giugno #primapagina pic.twitter.com/kcznAwPCXt— Il Fatto Quotidiano (@fattoquotidiano) June 21, 2022
Destinatario Palazzo Chigi a cui si chiede chiarezza sul “l’attuale assetto della governance, che sta mostrando alcune criticità” anche se il vero problema, come sempre, è la liquidità: “Tra gli elementi di maggior complessità vi è quello della raccolta delle sponsorizzazioni, che sembra ancora non pienamente implementata”.
Conti dunque che non tornano, una situazione che sta creano panico tra le istituzioni: “C’è il rischio di veder gravare una parte dei costi dell’evento sugli enti pubblici”, commentano i diretti interessati. “Per approfondire questi temi e affrontare insieme le citate criticità, siamo a chiederle cortesemente di incontrarci”.