Guerra Russia Ucraina. Le notizie di martedì 21 giugno 2022. Gli aggiornamenti sul conflitto.
118esimo giorno di guerra, le Forze Armate russe stringono la morsa attorno a Severodonetsk: l’Esercito di Mosca è entrato nella zona industriale e controlla la quasi totalità della città. L’impianto chimico Azot rimane l’ultimo baluardo di resistenza ucraina.
Mosca vuole mettere le mani sulla Regione di Lugansk entro la fine di giugno e raccoglie le forze per sferrare l’attacco decisivo a Kharkiv. Intanto oggi si terranno le comunicazioni di Draghi al Senato sul Consiglio europeo di giovedì, poi il voto sulle risoluzioni. La maggioranza continua a lavorare per un testo condiviso. Mentre il Movimento 5 Stelle chiede che il Parlamento sia “più coinvolto” in caso di ulteriore invio di armi a Kiev deciso con Nato e Ue.
23.10 – Joe Biden ha detto di “non temere fratture” nell’alleanza occidentale che sta sostenendo l’Ucraina contro la Russia. “Ma – ha aggiunto – penso che a un certo punto diventerà un gioco di attesa” tra “quello che i russi possono sostenere e quello che l’Europa sarà preparata a sostenere. E’ ciò di cui parleremo in Spagna“, ha concluso il presidente Usa, riferendosi al vertice Nato di fine mese a Madrid.
22.05 – “Quando si ricevono gli endorsement degli aggressori dell’Ucraina non si risponde con il silenzio, ma con l’indignazione. Non possiamo stare dalla parte sbagliata della storia“. Lo ha detto Luigi Di Maio in conferenza stampa.
21.55 – Kiev ha confermato che sono in corso i preparativi per colloqui a Istanbul che sblocchino le esportazioni di grano ucraino. “Posso confermare che i preparativi per tali colloqui sono in corso. Tuttavia, non lo considererei un fatto compiuto. L’unica cosa che posso dire è che i colloqui non si terranno ai massimi livelli“, ha spiegato il portavoce della presidenza ucraina Sergey Nikiforov, secondo quanto riporta Ukrinform. Oggi fonti della presidenza turca hanno reso noto che i colloqui tra Kiev e Mosca sulle esportazioni di grano ucraine potrebbero aver luogo la prossima settimana. Nel confronto, secondo media turchi, sarebbero coinvolti anche il presidente Recep Tayyip Erdogan ed il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres.
20.30 – “La Lituania è un membro della Nato e gli Usa sono al suo fianco. Il nostro sostegno è blindato“. Lo ha detto il portavoce del dipartimento di Stato americano, Ned Price, in un briefing con la stampa a proposito delle minacce di Mosca alla Lituania. “Sin dall’inizio dell’ingiustificata invasione russa dell’Ucraina abbiamo sottolineato l’importanza dell’articolo 5 della Nato, è il fondamento dell’Alleanza di cui la Lituania è membro“, ha ribadito.
20.20 – “Ho parlato con Josep Borrell in vista dello storico vertice Ue di questa settimana. Lo status di candidato dell’Ucraina all’adesione traccerà una linea di demarcazione dopo decenni di ambiguità e la fisserà nella pietra: l’Ucraina è Europa, non fa parte del ‘mondo russo’. Grazie all’alto rappresentante per aver sostenuto l’Ucraina nel nostro percorso“. Lo ha scritto su Twitter il ministro degli Esteri Ucraino Dmytro Kuleba.
20.16 – La Corte d’Appello di Kiev ha rilasciato Semen Semenchenko, un ex deputato ed ex capo del battaglione dei volontari del Donbass, da un centro di detenzione e lo ha posto agli arresti domiciliari. Il capo della direzione principale dell’intelligence Kyrylo Budanov ha chiesto il suo rilascio per mandarlo al fronte. Semenchenko è stato accusato di aver creato una compagnia militare privata illegale e ritiene che il suo caso sia motivato politicamente. Lo riporta Kyiv Independent.
20.10 – “Oggi pomeriggio ho parlato con il presidente Volodymyr Zelensky e ho espresso il sostegno del nostro paese per la concessione all’Ucraina dello status di candidata all’Unione europea. È un momento storico. La Spagna è al vostro fianco“: lo ha scritto su Twitter il premier spagnolo, Pedro Sánchez.
20.00 – L’esercito ucraino ha affermato di aver lanciato attacchi aerei sull’isola di Zmiinyi, nota anche come isola dei serpenti, causando “perdite significative” alle forze russe. In un post su Facebook, riferisce il Guardian online, il comando operativo meridionale dell’esercito ha affermato di aver condotto “attacchi mirati con l’uso di varie forze” sull’isola, ed ha aggiunto che “l’operazione militare continua e richiede il silenzio sulle informazioni fino alla sua conclusione“.
19.55 – L’attore è stato ospite al palazzo presidenziale dove ha incontrato il leader ucraino: “Avevi già fatto una grande carriera da attore ma adesso…“, gli ha detto. Un divertito Zelensky ha replicato: “Non così grande quanto la tua”.
19.40 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha firmato la legge sulla ratifica della Convenzione di Istanbul, il primo trattato internazionale che fissa standard legalmente vincolanti per contrastare la violenza di genere, ratificata ieri dalla Verkhovna Rada, il parlamento ucraino. Lo annuncia lo stesso Zelensky su Istagram. “Firmato. Legge sulla ratifica della Convenzione di Istanbul. il suo contenuto principale è semplice, ma estremamente importante. È un impegno a proteggere le donne dalla violenza e dalle varie forme di discriminazione. Condividiamo i valori europei. Per noi la vita e la salute umana sono i valori più alti“. Scrive il presidente ucraino.
19.20 – Mosca reagisce all’annuncio di lanciarazzi multipli M270 britannici, che seguono gli Himars promessi dagli Stati Uniti. Il capo della commissione Difesa della Duma, Kartapolov, ha citato infrastrutture strategiche come l’aeroporto della capitale ucraina e istituzioni come la Verkhovna Rada, la sede del Parlamento.
19.00 – Il Patriarca di Mosca Kirill ha visitato i soldati russi feriti durante i combattimenti in Ucraina presso il Centro nazionale di ricerca medica per le alte tecnologie mediche della clinica militare centrale del ministero della Difesa russo intitolato ad A.A. Vishnevsky a Krasnogorsk, nella regione di Mosca.
18.45 – L’Italia non passerà dal livello di preallarme a quello di allarme sulla situazione del gas. E’ questo, secondo quanto si apprende, il parere a livello tecnico del Comitato Tecnico Scientifico che si è riunito oggi al MiTe. La situazione è molto chiara, il monitoraggio è già alto e questo consente di prendere le eventuali misure necessarie già all’attuale livello di preallarme.
18.20 – Una linea di comunicazione d’emergenza è stata creata tra i ministeri della Difesa di Russia, Ucraina e Turchia per discutere della gestione dei corridoi navali per le esportazioni di grano dai porti ucraini. I rappresentanti che gestiranno questo canale verranno individuati tra i ranghi delle rispettive forze armate al livello di generali. Lo ha riferito la tv statale turca Trt.
18.00 – Il premier Mario Draghi “è un leader notevole. Porta stabilità all’ Italia. È un vero europeo e ha una grande esperienza ed è davvero importante cooperare in modo stretto. E ciò funziona molto bene con l’Italia“. Lo ha detto la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, in un’intervista esclusiva al Tg2. A chi gli chiedeva se c’è sinergia con il premier ha risposto “assolutamente” e ha spiegato di parlare con Draghi “su base quotidiana“. “Anche oggi ho già avuto una telefonata con lui, perché ci sono tanti argomenti da risolvere e su cui lavorare insieme“, ha aggiunto.
17.40 – Una delegazione militare turca si recherà in Russia questa settimana per colloqui sulla creazione di un corridoio nel Mar Nero attraverso il quale esportare il grano bloccato nei porti ucraini. Lo riferisce il quotidiano turco Haberturk, citando fonti della presidenza.
17.05 – “La discussione di oggi ci ha permesso di mostrare il largo consenso, direi anche il totale consenso, sull’avanzamento del dossier che concerne la possibilità di riconoscere al più presto all’Ucraina lo status di Paese candidato a entrare nell’Unione europea“. Lo ha dichiarato il ministro delegato agli Affari europei del governo francese, Clement Beaune, al termine del Consiglio Ue Affari generali. Inoltre “abbiamo ricordato il fatto che un processo di adesione non significa un’adesione immediata“, ha avvertito Beaune.
16.40 – Il dipartimento di Stato Usa ha confermato la morte di un secondo cittadino americano in Ucraina. Come riporta la Cnn, si tratta di Stephen D. Zabielski, 52 anni, ucciso a metò maggio in combattimento. “Siamo in contatto con la famiglia e abbiamo fornito tutta la possibile assistenza consolare“, ha detto un portavoce del dipartimento di Stato. Secondo il necrologio dell’uomo, pubblicata da The Recorder, un quotidiano di New York, Zabielski è morto il 15 maggio mentre combatteva nel villaggio di Dorozhniank. Poche settimane fa era arrivata la notizia dell’uccisione di un altro americano, l’ex marine Willy Joseph Cancel.
16.27 – Sono almeno 4.597 i civili rimasti uccisi in Ucraina dallo scoppio del conflitto dello scorso 24 febbraio. Lo rende noto l’Ufficio dell’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, precisando che tra le vittime ci sono almeno 1.186 donne e 313 bambini. I civili rimasti feriti sono almeno 5.711.
16.16 – La prima nave straniera, battente bandiera di Malta, ha lasciato il porto di Mariupol attraverso un corridoio predisposto dall’Esercito russo. La nave è stata scortata da navi militari russe ed è diretta a Novorossijsk. Lo riporta Ria Novosti.
16.05 – Un trattato di pace sarà possibile solo se l’integrità territoriale dell’Ucraina verrà ripristinata e la Russia sarà definitivamente sconfitta. Lo ha affermato il Consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podoliak in un’intervista al quotidiano moldavo NewsMaker. “A oggi, un trattato di pace è impossibile – spiega Podolyak – fermare la guerra oggi significa abbandonare completamente il ritorno del nostro popolo in Ucraina. Nessuno andrà, ad esempio a Kharkiv, Zaporizhia, Dnipro, Kryvyi Rih, in nessuna città lungo la linea di demarcazione, perché il cittadino ucraino ha capito che in qualsiasi momento la guerra potrebbe ricominciare con la stessa intensità. Un trattato di pace sarà possibile solo se l’integrità territoriale dell’Ucraina verrà ripristinata e la Russia definitivamente sconfitta”, conclude.
15.51 – “I Panzerhaubitze 2000 fanno finalmente parte dell’arsenale di obici da 155 mm dell’artiglieria ucraina. Apprezzo tutti gli sforzi della mia collega e Ministro della Difesa tedesco Christine Lambrecht per il sostegno. I nostri artiglieri porteranno questo calore sul campo di battaglia!”. Così su Twitter il Minsitro della Difesa ucraino Oleksi Reznikov.
15.33 – Dopo quasi 4 mesi dallo scoppio del conflitto in Ucraina “continuano ad emergere nuove atrocità” commesse a danno dei civili. Lo ha detto il Premier Mario Draghi in Senato per le comunicazioni in vista del Consiglio europeo. “Le responsabilità saranno accertate e i crimini puniti”, ha aggiunto Draghi. “Il conflitto in atto – ha proseguito il Premier – ha provocato una crisi umanitaria di dimensione straordinaria, sono a rischio le forniture di grano nei Paesi più poveri“, poiché nei porti ucraini sono bloccati “milioni di tonnellate del raccolto precedente”. Per questo è necessario quanto prima “liberare le scorte che sono in magazzino per sbloccare le forniture e fare spazio al nuovo raccolto che arriverà a settembre”.
Draghi ha sottolineato come la “crisi umanitaria” sia destinata a peggiorare “nei prossimi mesi” in quanto “la produzione di cereali potrebbe calare tra il 40 e 50% rispetto l’anno scorso”. Problematica per cui il Premier non vede “alternativa ad una risoluzione delle Nazioni Unite”. Infine il Presidente del Consiglio ha commentato la questione relativa ai rifornimenti di gas provenienti da Mosca spiegando come “negli ultimi giorni la Russia” abbia “ridotto le forniture di gas all’Ue e all’Italia” ma dall’inizio della guerra il Governo si è mosso con rapidità per “trovare fonti alternative” grazie alle quali “potremo ridurre già dall’anno prossimo la dipendenza dal gas russo”, conclude.
15.11 – Sono 137.385 le persone arrivate finora in Italia dall’Ucraina. Si tratta di 72.365 donne, 21.224 uomini e 43.796 minori. Le destinazioni principali sono Milano, Roma, Napoli e Bologna. Lo rende noto il Viminale su Twitter.
15.05 – L’Esercito russo è il più potente del mondo e vista la situazione attuale può essere ulteriormente rafforzato. Lo ha detto il Presidente russo Vladimir Putin, citato dalla TASS.
14.50 – Il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha avuto un colloquio telefonico con il Premier ungherese Viktor Orban. Zelensky ha ringraziato Orban “per il suo sostegno alla sovranità ucraina e per l’accoglienza degli ucraini durante la guerra”. Nel colloquio i due leader hanno concordato “lo sviluppo della cooperazione nel settore energetico” tra i due Paesi. “Sono grato per il sostegno” di Budapest a Kiev nel processo per il riconoscimento dello status di Paese candidato all’ingresso nell’Ue, ha scritto Zelensky che riferisce di aver invitato il Premier ungherese a visitare l’Ucraina.
14.00 – Il fronte di guerra che separa russi e ucraini è ormai lungo più di 2.500 chilometri. Lo riferisce il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky nell’ultimo messaggio postato sul suo canale Telegram. “Abbiamo a che fare con il male assoluto. E non abbiamo altra scelta che andare avanti e liberare il nostro intero territorio. Scacciare gli occupanti da tutte le nostre regioni. E anche se ora l’ampiezza del nostro fronte è di oltre 2.500 chilometri, sembra che l’iniziativa strategica sia ancora nostra“, sottolinea Zelensky.
13.17 – “Il contesto nel quale vi trovate ad agire, fortemente interdipendente, esalta la cooperazione tra Stati contro la criminalità finanziaria ed economica e per l’affermazione dei principi propri alla comunità internazionale. Si inserisce in questo ambito l’azione espressa nella esecuzione dei provvedimenti sanzionatori verso i soggetti che minacciano la pace e la sicurezza, come intervenuto in occasione dell’aggressione della Federazione Russa all’Ucraina“. Questo il messaggio inviato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al comandante generale della Guardia di Finanza Giuseppe Zafarana, in occasione del 248esimo Annuale della Fondazione.
13.05 – Tutte le prove che la Russia sta attraversando, associate a varie restrizioni dell’Occidente, saranno superate. Lo ha detto il Presidente russo Vladimir Putin in un discorso durante un incontro al Cremlino con i giovani diplomati dell’accademia militare. “Ora la Russia sta attraversando un’altra serie di prove – spiega Putin – e sappiamo tutti con quanta attenzione il mondo intero e il nostro Paese trattano ciò che sta accadendo. Ci sono restrizioni, ma verranno sicuramente superate“, conclude.
12.58 – Da oggi, 21 giugno, sul sito ufficiale del Governo tedesco è disponibile una lista degli armamenti che la Germania ha inviato o invierà in Ucraina. Lo rende noto lo stesso Esecutivo tedesco decidendo in questo modo di seguire la “prassi dei più stretti alleati, come gli Stati Uniti”. L’elenco comprenderà sia materiali e armi provenienti dalle scorte della Bundeswehr, sia le forniture dell’industria bellica tedesca rese possibili dai finanziamenti tedeschi. La lista sarà aggiornata regolarmente.
12.49 – Il super missile balistico intercontinentale Sarmat sarà operativo in Russia entro la fine dell’anno. Lo ha annunciato il Presidente russo Vladimir Putin durante un meeting al Cremlino con i giovani diplomati dell’accademia militare. Secondo il Ministero della Difesa russo il vettore sarebbe in grado di “penetrare ogni sistema di difesa missilistica esistente o futura” e lo stesso Putin aveva spiegato che la nuova arma a disposizione di Mosca darà garanzie di sicurezza alla Russia “contro le attuali minacce” e “farà riflettere coloro che ci stanno minacciando”.
12.40 – I militari russi hanno distrutto la scuola n.6 ad Avdiivka, città dell’Ucraina orientale nell’Oblast di Donetsk. Lo riferisce il capo dell’amministrazione militare regionale Pavlo Kyrylenko, secondo cui si tratterebbe della terza scuola della città distrutta dalle forze di occupazione. Lo riporta NEXTA.
12.33 – I “mercenari” americani catturati dalle Forze Armate russe potrebbero essere condannati a morte nella Repubblica popolare del Donetsk, ma Mosca non intende interferire con le decisioni del tribunale locale. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dalla TASS.
12.25 – La parte ucraina non ha cercato di offrire alla Russia la ripresa dei negoziati dopo la visita a Kiev del Cancelliere tedesco Olaf Scholz, del Presidente francese Emmanuel Macron e del Premier italiano Mario Draghi. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dalla TASS.
12.00 – Mosca risponderà presto alla decisione di Vilnius di dichiarare il blocco dei trasporti nella Regione di Kaliningrad e il popolo lituano subirà in maniera sensibile le conseguenze di queste misure. Lo ha detto il segretario del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa Nikolai Patrushev in visita a Kaliningrad. Lo riporta la TASS.
11.52 – Il capo della delegazione diplomatica Ue a Mosca Markus Ederer è arrivato al Ministero degli Esteri russo, dove è stato convocato per chiarire la questione relativa alle restrizioni al transito di alcune merci russe nella regione di Kaliningrad, introdotte dal Governo lituano. Lo rporta la TASS.
11.44 – L’ambasciatore italiano a Mosca Giorgio Starace ha lasciato il Ministero degli Esteri russo senza rilasciare dichiarazioni ai giornalisti presenti. Lo riporta la TASS.
11.37 – “Mondo russo significa: campi di concentramento, persecuzioni su base nazionale e 1001 metodi di tortura. Questo è un mondo in cui la vita umana non ha valore. L’Ucraina non ha mai voluto una guerra. Ma oggi lottiamo non solo per noi stessi, difendiamo la libertà in Europa e la sicurezza del mondo“. Lo scrive in un tweet il Consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak.
11.28 – “Dovrebbero essere consapevoli delle conseguenze e purtroppo seguiranno conseguenze“. Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri di Mosca Maria Zakharova, commentando al canale tv Solovyov Live la crisi di Kaliningrad sulle restrizioni al transito delle merci sul territorio lituano. Lo riporta la TASS.
11.11 – La Finlandia non è riuscita a raggiungere un accordo con la Turchia e molto probabilmente non potrà aderire alla Nato fino a settembre. Lo afferma il Presidente finlandese Sauli Niinisto, riporta NEXTA.
11.01 – Ucraina e Moldavia riceveranno lo status di candidati per l’adesione all’Ue durante il vertice del 23-24 giugno a Bruxelles. Le candidature dei due Paesi sono state approvate da tutti i membri dell’Unione europea. Lo riporta Bloomberg.
10.51 – “Utile incontro con il Presidente di Confindustria Carlo Bonomi. La guerra è tempo di sfide, ma anche tempo di opportunità. Daremo il benvenuto a più imprese italiane e le incoraggeremo a esplorare nuove opportunità che l’Ucraina ha da offrire”. Lo scrive su Twitter il Ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba.
10.46 – L’ambasciatore italiano a Mosca Giorgio Starace è stato convocato dal Ministero degli Esteri russo. Lo rende noto Ria Novosti. Starace, accompagnato dai membri della missione diplomatica, è appena entrato nell’edificio.
10.22 – “Ogni Paese ha il suo percorso, diversi passaggi devono essere compiuti” per l’ingresso nell’Ue “ma questo è il momento di dare questa speranza e non chiudere quella porta”. Lo ha dichiarato la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola in una conferenza stampa congiunta con il Presidente finlandese Sauli Niinisto. “Vogliamo che il Consiglio europeo apra questa porta all’Ucraina”, ha aggiunto.
10.10 – Tre persone sono morte e altre due sono rimaste ferite nel corso degli attacchi delle Forze Armate russe nella Regione di Kharkiv. Lo ha reso noto il Governatore regionale Oleh Syniehubov, citato dal Kyiv Independent. Una donna di 65 anni è stata uccisa in un attacco contro il villaggio di Kutuzivka, mentre una donna di 61 anni e un uomo di 49 anni sono morti nella città di Balakliya. I due civili rimasti feriti si trovavano nel distretto industriale di Kharkiv.
10.01 – “La Russia sta bloccando milioni di tonnellate di cereali di cui c’è un disperato bisogno in tutto il mondo. Per aiutare i nostri partner mobiliteremo altri 600 milioni di euro per evitare una crisi alimentare e uno shock economico. Ciò si aggiunge a un pacchetto dell’Ue di 3 miliardi di euro per la sicurezza alimentare globale”. Lo scrive su Twitter la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.
09.55 – Le Forze Armate russe hanno colpito il primo posto di blocco dell’impianto chimico di Azot. Lo rende noto il Governatore dell’Oblast di Lugansk Serhiy Haidai, precisando che mentre continuano feroci battaglie nella zona industriale di Severodonetsk, ci sono attualmente 568 persone, inclusi 38 bambini, rifugiati nello stabilimento. Lo riporta il Kyiv Independent.
09.44 – “Più dura la guerra, più è difficile competere per l’attenzione di centinaia di milioni di persone in diversi Paesi. Ma farò tutto il possibile affinché l’attenzione sull’Ucraina non si affievolisca“. Così il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky, citato da Ukrinform. “Le forze di invasione russe continuano a bombardare le città ucraine, il che dimostra che la Russia è un male che può essere fermato solo sul campo di battaglia“, ha aggiunto.
09.33 – Si svolgerà in autunno un referendum per stabilire se la Regione di Kherson, nel sud dell’Ucraina, diventerà parte della Federazione russa. Lo ha annunciato l’Amministrazione regionale filo-russa, citata da Ria Novosti.
09.25 – La Lituania, con le sue restrizioni al transito delle merci attraverso la Regione di Kaliningrad, aggrava la situazione della sicurezza alimentare. Lo ha affermato la rappresentante ufficiale del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova in onda sul canale TV LIVE Soloviev. “Non si tratta solo di consegne dalla Russia al territorio dei Paesi dell’Ue. Si tratta di consegne in transito attraverso il territorio dell’Unione europea e molte sono cose che poi servivano a varie Regioni del mondo, cioè all’Occidente collettivo – spiega Zakharova – un Paese che è membro della Nato, un Paese che è membro di tutti i legami euro-atlantici oggi crea ulteriori difficoltà nonostante questa comunità incolpi un Paese che non ha nulla a che fare con il problema della sicurezza alimentare“, conclude. Lo riporta la TASS.
09.15 – La televisione russa viene trasmessa adesso nell’intera Regione di Kherson, nel sud dell’Ucraina, attraverso 24 canali. Lo ha reso noto il Ministero della Difesa russo, citato dalla TASS.
09.09 – Mosca non si fiderà mai più dell’Occidente e la crisi in Ucraina sarà lunga. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, in un’intervista rilasciata all’emittente televisiva Nbc.
Il conflitto tra Mosca e Kiev giunge al 118esimo giorno, l’Esercito russo continua ad avanzare nella Regione di Lugansk: le truppe di Mosca sono entrate nella zona industriale di Severodonetsk e al momento controllano quasi tutta la città, eccezion fatta per l’impianto chimico Azot rimasto l’ultimo baluardo di resistenza ucraina.
Mosca vuole mettere le mani sulla Regione di Lugansk entro la fine del mese e concentra le forze per portare l’attacco decisivo a Kharkiv. Intanto oggi in Senato si terranno le comunicazioni di Draghi sul Consiglio europeo di giovedì, poi il voto sulle risoluzioni. La maggioranza lavora per un testo condiviso. E il Movimento 5 Stelle continua a chiedere che il Parlamento sia “più coinvolto” in caso di ulteriore invio di armi a Kiev deciso con Nato e Ue.
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