Abramovich, che fine hanno fatto i soldi del Chelsea | Com’è stata reinvestita la somma

Abramovich, dopo la cessione del Chelsea l’oligarca russo reinveste i soldi come aveva detto: che fine ha fatto quel patrimonio.

Abramovich, atto secondo. L’oligarca russo riparte dalla cessione della sua ex squadra, il Chelsea, la società è passata di mano. Closing dalle cifre esorbitanti che l’uomo non avrebbe neanche visto. Infatti, per evitare di essere inghiottito dalle sanzioni per la guerra in Ucraina, quel capitale è stato reinvestito in altro modo.

Abramovich USA
Che fine hanno fatto i soldi del Chelsea (ANSA)

Attività benefiche, non solo. Primo soccorso alle vittime della guerra e aiuti concreti per chi non ce la fa ad andare avanti dopo l’esplosione del conflitto. In molti la considerano come una mossa per lavarsi la coscienza. In realtà a confermare tutto sarebbe un funzionario di Kiev che, nel corso del programma “The Voice of America”, annuncia che Abramovich non è stato con le mani in mano. C’è di più: l’uomo snocciola una serie di numeri che coincidono con centinaia di migliaia di vite salvate.

Abramovich, dove sono i soldi del Chelsea: il report fa chiarezza

Una redenzione un po’ tardiva secondo molti che avrebbero preferito Abramovich lontano da Putin piuttosto che invischiato nelle prime fasi del conflitto, al punto da essere presente anche alle primissime trattative di pace poi naufragate. Il problema è che l’ex Patron del Chelsea ha accusato il colpo sul piano economico, quindi ora cerca in ogni modo e con ogni mezzo di fare dietrofront. I più non ci credono, intanto però qualche numero sembra essere dalla sua parte.

Abramovich USA
L’oligarca russo reinveste i soldi della cessione dei Blues (ANSA)

Il patrimonio del Chelsea non è più un problema dato che è stato reinvestito in attività benefiche: resta solo – che poi è la parte più difficile – ricostruirsi una credibilità. L’oligarca con il calcio ha chiuso, ma se vuole continuare ad avere un ruolo primario nel business deve trovare un nuovo canale economico: le idee e i mezzi non gli mancano, anche se non naviga in acque tranquille come prima. Il fiuto per gli affari, quello – davvero – non tramonta mai.

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