La guerra in Ucraina sul campo da un lato, quella diplomatica dall’altro: Zelensky è determinato e parla di “settimana storica”: cosa sta accadendo e quali potrebbero essere le conseguenze.
Il blocco del grano è uno dei principali problemi che a breve sarà discusso dall’Unione europea. L’obiettivo è quello di sbloccare una situazione grave visto che, da quando è iniziata la guerra, oltre 20 milioni di tonnellate risultano ancora ferme nei porti. L’Ucraina è uno delle principali fornitori di grano in tutto il mondo, da qui le conseguenze per l’emergenza alimentare.
Intanto cresce l’attesa per l’incontro dei ministri degli Esteri dell’Ue programmato in Lussemburgo. L’argomento principale sarà trovare una soluzione per le tonnellate di grano ferme ancora in Ucraina a causa del blocco dei porti sul Mar Nero. L’emergenza si fa sentire e adesso l’Unione europea prova a correre ai ripari.
Nel frattempo l’ex ministro della Difesa in Australia, Peter Dutton, ha promesso navi da trasporto personale e altri 20 veicoli di fantasia. Gli M113AS4 sono stati caricati su un aereo ucraino dopo l’annuncio rilanciato diverse settimane fa. L’ambasciatore dell’Ucraina in Australia, Vasyl Myroshnychenko, ha comunque chiesto ulteriori aiuti militari. Si segnalano missili a lungo raggio che possono colpire obiettivi a una distanza di 150 km e munizioni visto che le scorte si stanno esaurendo.
Lo stesso presidente dell’Ucraina ha parlato di forze nemiche dirette verso Kharkiv, nonché di attacchi mirati per peggiorare ulteriormente la precaria situazione del carburante. Il Donbass è il fronte del conflitto più acceso, ma anche in altra zone la situazione si fa sempre più incandescente. Zelensky parla di resistenza in città come Avdiivka Krasnohorivka, Lysychansk e Severodonetsk. “Il nostro esercito resiste. E sono grato a tutti coloro la cui forza oggi significa la nostra vittoria domani“, ha ricordato Zelensky.
Volodymyr Zelensky ha condiviso sui social una novità importante sul fronte dell’adesione ucraina all’Unione europea. Da un lato c’è grande soddisfazione per quanto potrebbe accadere, dall’altro preoccupazione per la reazione veemente da parte della Russia. Vladimir Putin è infatti profondamente contrariato su questa scelta intrapresa dal governo di Kiev.
“Inizia una settimana storica. Una delle più importanti dal 1991. Una settimana in cui sentiremo la risposta dell’Unione Europea sullo status di candidato all’Ucraina. E in una settimana del genere, dovremmo aspettarci una maggiore attività ostile dalla Russia. In modo intenzionale – dimostrativo. E non solo contro l’Ucraina, ma anche contro l’Europa. Ci stiamo preparando. Avvisiamo i partner. E siamo grati a tutti quelli che oggi sono la nostra vittoria di domani“, ha ricordato il presidente ucraino durante il videomessaggio notturno.
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