Nations League, l’Olanda è pronta a ripartire. L’iniziativa della Nazionale Oranje fa commuovere, tifosi spiazzati.
L’Olanda insegna calcio. L’ha sempre fatto, precorrendo i tempi in passato, torna a farlo nel presente quando cambiano gli imperativi. Ora la parola d’ordine è costruzione dal basso: le nuove leve devono creare un corso altrettanto soddisfacente a quello di un tempo. Nuovi campioni, altre esigenze. Il mercato del futuro parte dai giovani: gli Oranje questo concetto l’hanno capito molto bene. Al punto che per i prossimi impegni la Nazionale è andata oltre: Amsterdam chiama, Roma risponde.
Mancini imita il corso olandese e chiama tutti i rappresentanti del vivaio nelle prime partite di Nations League: lo “schiaffo” contro la Germania fa male, ma se si vuole costruire è forse il momento di prendersi qualche rischio. Gli olandesi, oltre ai rischi, si prendono i meriti: la Federazione non solo convoca ogni volta nuovi volti, ma chiede a questi ultimi di partecipare a un’iniziativa commovente.
Nations League, Olanda detta la linea: l’iniziativa
Recarsi agli allenamenti con la maglia del primo club che ha creduto in loro da adolescenti. Una trovata incredibile che dimostra quanto il calcio professionistico passi anche e soprattutto per le realtà di quartiere. Dove nascono i veri campioni del futuro. Non a caso il Barcellona gli ultimi anni ha attinto copiosamente dal calcio olandese.
In loro si sviluppa una voglia di rivalsa e appartenenza che mettono anche sul campo. Funziona tutto, a partire dalle gerarchie tecniche: la scalata comincia dal basso. Costruzione, appunto, quello che tutti guardano con interesse. Gli Oranje dettano la linea tramite iniziative dedicate. Chissà quanti altri avranno davvero il coraggio di seguirla. Oltre la nostalgia, c’è la lungimiranza. E in questo Amsterdam può dire ancora molto.