Mentre si attende l’autopsia sul corpo della piccola Elena Del Pozzo, il padre della bambina, Alessandro del Pozzo, attacca l’ex moglie autrice dell’omicidio.
L’uomo non crede ad un raptus da parte della donna che a suo dire avrebbe agito con premeditazione.
Domani è in programma l’interrogatorio di garanzia per Martina Patti, davanti al Gip. La linea di difesa “non è ancora decisa”. “Valuteremo insieme” se rispondere alle domande del giudice o avvalersi della facoltà di non rispondere, sottolinea il penalista Gabriele Celesti, avvocato della madre di Elena. L’avvocato ha precisato che domani mattina non ci sarà invece l’autopsia sul corpo della bambina, ma soltanto l’incarico ai periti.
E intanto l’ex marito Alessandro Del Pozzo continua a non darsi pace per la morte della sua bambina e si scaglia contro la donna.
Secondo Dal Pozzo la donna non avrebbe agito a causa di un raptus ma avrebbe preso Elena dall’asilo un’ora prima perché sarebbe stata preparata mentalmente.
“Sono distrutto mi sento un vuoto dentro incolmabile ho sempre promesso a mia figlia che l’avrei tenuta al sicuro come ogni buon padre farebbe, avrei dato la vita al posto suo, l’ho chiesto a Dio, ma non accetta sostituzioni! Non potevo mai e, dico mai, pensare che l’avrei dovuta proteggere proprio da sua madre. Tutti parlano dell’amore della mamma, ma nessuno parla mai dei sacrifici che fa un papà… Martina è un mostro non meritava una figlia come Elena speciale e unica in tutto! Elena vive! Ogni giorno! Dentro il mio cuore…“. ha detto il padre di Elena in una dichiarazione affidata alla sorella Vanessa.
L’uomo ha poi accusato l’ex moglie: “Ho sentito parlare di pazzia e di gelosia morbosa ma non ho sentito parlare di cattiveria e di sadismo. Come si può reputare un raptus quello che ha fatto Martina?! Un omicidio premeditato e studiato in ogni particolare! I momenti di pazzia sono susseguiti da momenti di lucidità! Non si è nemmeno pentita di aver ucciso la bambina! Bensì ha messo Elena dentro dei sacchi della spazzatura, l’ha sotterrata, si è ripulita e ha ripulito, ha inventato un sequestro creandosi un alibi e ha colpito la sua macchina per inscenare un aggressione! 24 ore di bugie“. ha aggiunto Alessandro Dal Pozzo.
“Un omicidio – ripete il padre di Elena – in cui ci si crea pure un alibi e si occulta il corpo non può essere un raptus di pazzia! Ho sentito parlare l’avvocato di Martina il quale può solo fare questo… parlare e sprecare fiato perché davanti alla realtà non ci sono parole che possano cambiarla!“.
“Amo mia figlia – ha conclsuo il padre della bambina nella dichiarazione scritta – più di ogni altra cosa al mondo. Era uguale a me in tutto e per tutto! Me l’ha uccisa! Me l’ha portata via… non perché non volesse che legasse con la mia compagna, ma perché voleva mettermela contro… le parlava male di me ogni giorno ed Elena me lo veniva a raccontare!! Non ci sarebbe potuta riuscire perché io ed Elena siamo una cosa sola e lei la odiava per questo!!! Ha tentato tanto di parlare male di me fino al giorno che ha capito che non ci sarebbe riuscita e ha studiato come ammazzarla!!! Distruggendo la sua innocente vita…“
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