L’incendio avvenuto nel quartiere Malagrotta sta preoccupando e non poco la popolazione. La possibile nube tossica preoccupa e non poco: cosa dicono gli esperti e quali consigli seguire con attenzione in questi casi.
Il quartiere Malagrotta presenta ancora fitta coltre di fumo e fiamme in corso di spegnimento da parte dei vigili del fuoco. L’incendio è partito durante il pomeriggio di mercoledì 15 giugno 2022 con grande apprensione da parte dei cittadini. Le fiamme sono infatti divampate nell’impianto di trattamento dei rifiuti che si trova a Roma.
Il Campidoglio ha già allertato un vertice d’urgenza per fare la conta dei danni provocati dalle fiamme. L’intervento tempestivo ha evitato un disastro di natura ambientale a causa delle fiamme. Intanto è prevista l’attivazione di un nuovo piano rifiuti per la capitale inevitabile anche dopo l’incendio avvenuto nell’impianto di trattamento meccanico-biologico.
Il possibile rischio di nube tossica riguarda proprio l’incendio divampato negli impianti dell’ex discarica di Malagrotta. A parlarne è Angelo Coppola, professore di Malattie dell’apparato respiratorio all’Università internazionale medica UniCamillus, che ha parlato durante una trasmissione radiofonica in onda su New Sound Level. “Dobbiamo distinguere due tipi di effetti diretti dovuti all’esposizione alle diossine, quelli acuti e cronici. Gli effetti acuti dipendono molto dalla modalità e soprattutto dal tipo di esposizione: possono verificarsi sulla cute se si viene investiti oppure essere respiratori che vanno dal broncospasmo, dalle infiammazioni delle vie aeree fino a conseguenze più importanti tipo le polmoniti da inalazione“, ha ricordato l’esperto.
Coppola ha invitato la popolazione a proteggersi dall’esposizione diretta con la nube. Il consiglio dell’esperto è quello di allontanarsi dalla zona in cui si trova il fumo tossico. Consigliata la mascherina per evitare anche di venire a contatto diretto con l’agente inquinante. Nella zona è intanto programmato un’opera di bonifica dei terreni. “Le diossine possono contaminare gli alimenti derivati dal grasso animale, quindi le carni, o i prodotti vegetali che non vengono bonificati. Le diossine sono molecole stabili che possono avere dei tempi di eliminazione molto molto lunghi, anche di anni“, continua Angelo Coppola.
Durante il pomeriggio anche il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha effettuato un sopralluogo nel quartiere capitolino per comprendere la situazione. Il primo cittadino ha assicurato che i vigili del fuoco sono a lavoro per domare le fiamme, ma l’incendio sarebbe ormai sotto controllo. “Per precauzione questa notte ho firmato un provvedimento a tutela della salute dei cittadini“, ha dichiarato Gualtieri in un messaggio social.
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