Guerra Russia Ucraina. Le notizie di giovedì 16 giugno 2022. Gli aggiornamenti sul conflitto.
113esimo giorno di guerra, oggi Mario Draghi, Olaf Scholz ed Emmanuel Macron ribadiranno il sostegno all’Ucraina e tenteranno di proporre soluzioni che possano porre fine alle ostilità. I tre leader europei sono arrivati questa mattina a Kiev dove in giornata incontreranno il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
“Verrà portato un messaggio di forte solidarietà”, fanno sapere fonti di Palazzo Chigi. Messaggio chiaro da parte del Presidente francese: “Zelensky e i suoi funzionari dovranno negoziare con la Russia“. Ma la Casa Bianca ribadisce: “Spetta all’Ucraina decidere come finirà questa guerra”. Intanto sul campo di battaglia prosegue l’avanzata russa nell’est del Paese, le truppe di Mosca nella Regione di Lugansk attaccano da nove direzioni: si stringe la morsa su Severodonetsk.
23.35 – Le sanzioni contro Mosca “non si fermeranno fino a quando non ci sarà una soluzione equa accettata anche dall’Ucraina. E cosa sia giusto per l’Ucraina può deciderlo solo essa stessa, i suoi cittadini, il parlamento, il presidente. Nessuno in Europa potrà imporglielo“. Lo ha detto oggi il cancelliere tedesco Olaf Scholz, intervenendo da Kiev alla tv pubblica Ard. Scholz ha ripetuto che non può esserci una “pace come diktat“, che è “un’illusione di Putin“. In tema armi, Scholz ha detto che con Kiev era stato concordato di fornire più artiglieria con lunga gittata e che questo è esattamente ciò che sta accadendo ora, in coordinamento con i partner. Scholz ha ripetuto l’impegno tedesco a esportare obici semoventi PzH 2000 insieme ai Paesi Bassi, per cui è in corso un addestramento in Germania dei soldati ucraini. L’addestramento sarebbe anche iniziato all’uso dei semoventi antiaereo Gepard.
23.15 – La ministra dell’interno Luciana Lamorgese lancia un primo allarme sull’aumento dei flussi migratori anche per la crisi del grano legata alla crisi ucraina: “già ora vediamo incrementati i flussi migratori rispetto a prima, anche per la crisi alimentare, c’è il timore di avere un rischio di poverta’ ulteriore oltre a quella gia’ vissuta in Paesi dove c’e’ il gia’ il razionamento del pane, la preoccupazione certamente c’e’“, ha detto a margine di una visita a Washington.
23.00 – Gli Stati Uniti esortano Mosca a trattare i combattenti americani catturati in Ucraina come prigionieri di guerra e a garantire quindi un loro trattamento umano. Lo afferma il portavoce del Dipartimento di Stato Ned Price, dicendosi consapevole delle indiscrezioni su un possibile terzo americano scomparso in Ucraina.
22.33 – Apparizione del presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelenskiy, oggi tra le grandi aziende tecnologiche ad una conferenza a Parigi: è intervenuto sotto forma di ologramma con diretti riferimenti a Star Wars nel tentativo di ottenere aiuti nella lotta del suo Paese contro l’invasione della Russia. Lo riportano i media internazionali fra cui il Guardian. Zelensky ha detto a una folla di centinaia di persone alla fiera VivaTech, che l’Ucraina sta offrendo alle aziende tecnologiche un’opportunità unica per ricostruire il paese come democrazia completamente digitale. “È insolito che presidenti o capi di governo utilizzino un ologramma per rivolgersi in pubblico, ma questo non è l’unico aspetto di Star Wars che stiamo mettendo in pratica“, ha detto. “Sconfiggeremo anche l’Impero“, ha poi aggiunto, paragonando le forze russe ai cattivi di Star Wars.
21.52 – L’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani (Ohchr) ha reso noto che dall’inizio dell’invasione russa sono stati uccisi 4.481 civili. I feriti sono invece 5.565. Lo scrive Ukrinform. Secondo l’ultimo aggiornamento, le vittime includono 1.739 uomini, 1.159 donne, 119 ragazze e 125 ragazzi, oltre a 40 bambini e 1.299 adulti il cui sesso è ancora sconosciuto. La maggior parte dei civili uccisi è rimasta vittima di bombardamenti, missili e attacchi aerei.
21.40 – “Né la gloria né la libertà dell’Ucraina sono morte. Sono le prime parole dell’inno nazionale degli ucraini. Dico loro oggi da Kiev: potete contare sulla fratellanza dell’Europa affinché l’Ucraina rimanga libera“. Lo ha scritto su Twitter il presidente francese Emmanuel Macron, oggi in visita a Kiev, con il premier Mario Draghi ed il cancelliere tedesco Olaf Scholz.
21.30 – “Ad oggi potrei dire che la visita di Draghi, Macron e Sholz a Kiev è molto importante, ed avviene in un importante momento“: da una parte, a Kiev, “si stanno decidendo le sorti dell’Ucraina e dall’altra, in Europa, se questo Paese entrerà in Ue. Noi oggi abbiamo ricevuto la risposta a queste due domande e la risposta è positiva“. Lo ha detto Oleksandr Kornienko, vicepresidente del parlamento ucraino a Porta a Porta. “La società ucraina valuta in maniera molto positiva questa visita” ed è “molto grata al premier Draghi per la leadership“, perché la visita è stata possibile “anche grazie all’iniziativa italiana“, ha aggiunto.
21.10 – La Russia ha intenzione di resistere alle sanzioni occidentali e completare la sua missione nel Donbass. Lo afferma il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, con Cnn. “L’obiettivo numero uno è proteggere la popolazione del Donbass e Lugansk“, mette in evidenza Peskov osservando come l’ingresso della Finlandia e della Svezia nella Nbato “non porterà ulteriori benefici alla sicurezza del continente europeo. Al contrario, porterà ulteriori tensioni“, osserva Peskov.
20.35 – “Il cancelliere Scholz ha suscitato grandi aspettative con la sua visita e nel complesso le ha deluse“, lo ha detto a Welt Johann Wadephul, vice capogruppo parlamentare dell’opposizione tedesca Cdu-Csu. Vista la situazione in Ucraina, “sarebbe stato tempo di prendere finalmente un impegno chiaro per la consegna immediata di armi pesanti” a Kiev, ha commentato il politico cristiano-democratico. Wadephul ha poi aggiunto che “è un buon segnale solo l’impegno di Scholz per un immediato status di Ucraina e Moldavia a candidate all’ingresso in Ue“.
20.25 – Mosca deve garantire che la sentenza di morte pronunciata nella “cosiddetta Repubblica popolare del Donetsk” nei confronti del cittadino marocchino Brahim Saadoune non verrà eseguita. L’ingiunzione arriva dalla Corte europea dei diritti umani a cui l’uomo, condannato il 9 giugno, si è rivolto 2 giorni fa presentando una richiesta di misure urgenti nei confronti della Russia e anche dell’Ucraina. Nel rispondere positivamente, Strasburgo domanda inoltre alla Russia di assicurarsi che Saadoune sia detenuto in condizioni appropriate e che gli siano fornite le cure e le medicine necessarie. Mentre chiede all’Ucraina di fare quanto è possibile per garantire il rispetto dei diritti del cittadino marocchino.
20.20 – “A Zelenskyi voglio dire che è sulla strada giusta e tutti in Ucraina sono dalla sua parte“. Lo sostiene Ruslan Malinovskyi, giocatore ucraino dell’Atalanta intervenuto questa sera ai Colli di Bergamo Golf con la moglie Roksana alla serata di beneficenza ‘Malinovskyi Charity Night’. “Se chiedete a chiunque tra i miei connazionali, vi risponderanno che Zelenskyi non è scappato. Questo è un messaggio che lui ha mandato a tutta la Nazione: significa che vogliamo vivere in pace a casa nostra, vogliamo vivere in Europa e, con l’Europa, farci affari. Una scelta che gli ucraini hanno già fatto“, rimarca il centrocampista nerazzurro. Al presidente russo Putin, invece, solo poche parole: “Non c’è proprio niente che abbia voglia di dirgli, chi compie determinate azioni se ne assume la responsabilità, come noi giocatori dell’Ucraina ce ne assumiamo in Nazionale dando il 150% anche se la prima squadra che tifiamo è il nostro esercito – chiude -. E’ come avere un appartamento con terrazzo e un estraneo che pretende di vivere sul terrazzo. Il mio popolo ha cambiato mentalità anche nel calcio: come resistiamo all’aggressione e vogliamo proteggerci per vivere in pace, così nel pallone abbiamo abbandonato il ‘palla lunga e pedalare’ e ce la giochiamo sempre“.
20.05 – La Russia ritorce ancora una volta contro l’Occidente le accuse di “fake news” su quanto sta accadendo in Ucraina, ed è accaduto “negli anni passati”. Ma al contempo riconosce per bocca Serghei Lavrov, intervistato dalla Bbc, di non essere immacolata nel teatro di un sanguinoso scontro militare che il ministro degli Esteri di Vladimir Putin insiste a definire “non un invasione, ma un’operazione speciale” cui il suo Paese sarebbe stato costretto: e non se ne vergogna. Mentre ridicolizza la pretesa attribuita alla linea dura del governo di Boris Johnson di umiliarla e metterla “in ginocchio“.
20.00 – Domani il collegio dei commissari europei si riunirà per decidere sul parere dell’esecutivo Ue sulle domande per lo status di Paese candidato di Ucraina, Moldavia e Georgia. E’ quanto annuncia il portavoce della Commissione Ue, Eric Mamer.
19.50 – “Ci sono due settimane per sminare i porti e il raccolto arriverà alla fine di settembre, sono scadenze che ci avvicinano inesorabilmente al dramma“. Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio, Mario Draghi, nel corso di una conferenza stampa congiunta con i leader di Ucraina, Francia, Germania e Romania all’interno del complesso della presidenza a Kiev, riferendosi al rischio per la sicurezza alimentare a causa del blocco dell’export di grano dall’Ucraina.
“Per evitare questo terribile evento occorre organizzare corridoi sicuri per il grano perché la crisi in Ucraina non deve” mettere a repentaglio la sicurezza alimentare, ha aggiunto Draghi, auspicando una “risoluzione Onu” per risolvere la questione, ma sottolineando che “la Russia finora l’ha rifiutata“.
19.35 – “Regione di Kherson. Diversi km dalle posizioni russe. Decine di villaggi distrutti. I nostri ragazzi sono in posizione, con il morale alto. Respingiamo il nemico anche considerando le nostre risorse limitate. Ci manca una sola cosa, armi a lungo raggio. In ogni caso cacceremo i russi dal sud dell’Ucraina“. Lo ha scritto su Twitter il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak, allegando un filmato della sua vista in un villaggio distrutto della regione, “tre o quattro km” dai russi. “Non è possibile venire a patti con i russi” afferma. “Sono venuti qui per distruggere tutto“.
19.20 – Dopo aver incontrato il cancelliere tedesco Olaf Scholz a Kiev, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è detto “fermamente convinto che la Germania sarà d’aiuto nel venire incontro alle necessità dell’Ucraina di sistemi di difesa aerea“. Negli scorsi mesi Berlino era stata attaccata con durezza dalle autorità ucraine per la sua riluttanza a fornire armi pesanti.
19.00 – Sviluppato da Temerland, società di robotica ucraina (al lavoro anche su reti neurali avanzate, hardware e software di machine learning), Gnom è un robot di appena 50 chilogrammi lungo e largo 60 centimetri, che ha la missione di perlustrare di nascosto le postazioni russe ed essere di supporto al fuoco.
18.45 – “Le forze russe stanno usando mine in Ucraina che stanno causando vittime e sofferenze tra i civili, oltre a ostacolare la produzione alimentare“: lo riferisce l’organizzazione per la difesa dei diritti umani Human Rights Watch presentando un rapporto di 19 pagine intitolato “L’uso delle mine in Ucraina” e precisando che “la Russia è l’unica parte in conflitto nota per aver utilizzato mine antiuomo vietate, mentre sia la Russia che l’Ucraina hanno utilizzato mine anti-veicolo“.
Human Rights Watch fa sapere che nel suo rapporto sono descritti sette tipi di mine antiuomo che le forze russe in Ucraina sono accusate di aver usato dall’inizio dell’invasione e afferma che “l’Ucraina sembra rispettare i suoi obblighi come membro del trattato internazionale che vieta le mine antiuomo e che ha ratificato nel dicembre del 2005“.
18.25 – “La Russia non vuole negoziare la pace, non vuole la pace. Il suo scopo è rovinare l’Ucraina e l’intera Europa“, ha affermato il Presidente ucraino, Volodymir Zelensky, nella conferenza stampa che ha tenuto a Kiev con il premier Mario Draghi, il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, e il Presidente della Romania, Iohannis, sottolineando il suo apprezzamento per la visita dei leader europei alla vigilia del giorno in cui la Commissione presenterà la sua raccomandazione sulla concessione dello status di candidato all’Ucraina.
18.10 – In aprile Joe Biden disse al capo del Pentagono e al segretario di stato Antony Blinken di moderare la loro retorica nel sostenere l’Ucraina nella sua guerra contro la Russia, nel timore che aumentasse il rischio di un conflitto diretto con Mosca. Lo riferisce Nbc citando varie dirigenti ed ex dirigenti a conoscenza della telefonata di rimprovero. La tirata d’orecchie sarebbe arrivata dopo che i due ministri avevano evocato come obiettivi la vittoria dell’Ucraina e un indebolimento della Russia fino al punto da impedirle nuovi attacchi del genere.
17.50 – Il cancelliere Olaf Scholz è favorevole alla candidatura dell’Ucraina e della Moldavia per l’ingresso nell’Ue. Lo ha affermato a Kiev, secondo quanto riportano alcuni media tedeschi fra cui Ntv. “La Germania è per una decisione favorevole per l’Ucraina e questo vale anche per la Moldavia“, ha affermato.
17.25 – “Credo che oggi Macron e gli altri colleghi Draghi, Scholz e Iohannis siano tutti qui per sostenere in maniera aperta lo status di candidato. Il cancelliere lo ha sottolineato, tutto dipende da una decisione comune, quindi spero che i 27 siano capaci. Ma qui ci sono 4 grandi Paesi Ue che sono al nostro fianco. E’ un risultato storico“. Lo ha detto il leader ucraino Volodymyr Zelensky nella conferenza stampa nel giardino del palazzo presidenziale a Kiev.
17.00 – L’ufficio del Procuratore di Kherson ha comunicato che nell’esplosione del 15 giugno a Chornobayivka sono morte due persone e ne sono state ferite cinque. Secondo la polizia locale, l’esplosione è stata causata dall’arrivo di una bomba nemica che ha colpito il mercato, come pubblicato in una fotografia.
16.50 – “Cari amici, apprezziamo che siate oggi con noi, proprio alla vigilia di importanti eventi internazionali per tutti noi e per l’Europa. E sono molto grato che la visita sia iniziata a Irpin per vedere cosa hanno fatto gli invasori russi. La nostra forza è l’unità“. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelennsky nella conferenza stampa a Kiev con i leader Ue, parlando della necessità dell’Ucraina di avere “armi pesanti e moderne“: “Ci serve aiuto. Ogni arma è una vita umana salvata. Ogni proroga aumenta la possibilità per i russi di uccidere ucraini e distruggere le nostre città“.
16.22 – “Credo che oggi Macron e gli altri colleghi Draghi, Scholz e Iohannis siano qui per sostenere in maniera aperta lo status di candidato” all’Ue di Kiev, “il Cancelliere lo ha sottolineato: tutto dipende da una da una decisione comune. Quindi spero che i 27 siano capaci. Ma qui ci sono 4 grandi Paesi Ue al nostro fianco. E’ un risultato storico“. Lo ha dichiarato il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel corso della conferenza stampa congiunta con i leader europei a Kiev.
16.15 – “Dobbiamo arrivare ad una posizione condivisa sull’appoggio alla nostra integrazione nell’Ue. Lo status di candidato per l’Ucraina può rafforzare la libertà in Europa e diventare la decisione più importante del terzo decennio del XXI secolo“. Lo ha detto il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky nella conferenza stampa a Kiev con i leader Ue. “Capiamo che la strada verso l’Ue non è un solo passo, ma questa strada dovrà cominciare. Gli ucraini sono pronti a percorrere la strada per diventare Paese candidato”, ha aggiunto.
16.09 – “Siamo qui per portare sostegno incondizionato al popolo ucraino. Un popolo che si è fatto esercito per respingere l’aggressione della Russia e vivere in libertà. E l’Europa deve avere lo stesso coraggio che ha avuto Zelensky“. Così il Premier Mario Draghi nella conferenza stampa congiunta a Kiev con il Presidente ucraino e gli altri leader europei. “L’Ue ha dimostrato e dimostra ancora oggi una straordinaria unità per sostenere l’Ucraina in ogni modo – prosegue Draghi – lo hanno fatto i Governi, i Parlamenti e i cittadini. Voglio ricordare la grande solidarietà mostrata dagli italiani e da tutti gli europei per accogliere chi scappava dai bombardamenti”, conclude.
16.00 – “Accogliamo con favore la visita dei leader alleati europei a Kiev. Credo che sia importante dimostrare solidarietà, portare messaggi politici chiari e avere consultazioni con Kiev”. Lo ha dichiarato il Segretario generale della Nato Jens Stoltenberg a margine della riunione dei Ministri della Difesa dell’Alleanza.
15.55 – Un missile russo ha colpito una carrozza ferroviaria contente l’aiuto umanitario “World Cental the Kitchen”, destinato dai “centri di Yamariupol” ai residenti di Mariupol. Lo ha reso noto il Consigliere del sindaco di Mariupol Petr Andryushchenko. Lo riporta NEXTA.
15.27 – “Il messaggio più importante della nostra visita è che l’Italia vuole l’Ucraina nell’Unione europea, vuole che abbia lo status di candidato e sosterrà questa posizione nel prossimo Consiglio europeo”. Così il Presidente del Consiglio Mario Draghi nella conferenza stampa a Kiev con il Presidente ucraino e gli altri leader europei. “Zelensky sa che c’è una strada da percorrere, non è solo un passo”, aggiunge. “A Irpin ho sentito orrore e speranza, speranza per la ricostruzione e per il futuro – prosegue il Premier – noi oggi siamo qui per questo, per aiutare l’Ucraina a ricostruire il suo futuro. Vogliamo la pace ma l’Ucraina deve difendersi ed è l’Ucraina a dover scegliere la pace che vuole. Quella che ritiene accettabile per il suo popolo. Solo così può essere una pace duratura”, conclude.
15.15 – Allarme antiaereo a Kiev mentre nel palazzo presidenziale è in corso il vertice tra Mario Draghi, Emmanuel Macron, Olaf Scholz e il Presidente ucraino Volodimyr Zelensky. Anche in mattinata erano state sentite delle sirene poco dopo l’arrivo dei leader in nella Capitale ucraina.
15.03 – Secondo il Ministro della Difesa ucraino Oleksey Reznikov l’invio di nuove armi statunitensi permetterebbe all’Esercito ucraino di riprendere il controllo dei territori occupati dalle truppe russe, inclusi Crimea e Donbass. Lo riporta NEXTA.
14.55 – “Regione di Kherson. Diversi km dalle posizione russe. Decine di villaggi distrutti. I nostri ragazzi sono in posizione, di buon umore. Respingiamo il nemico, anche considerando le risorse limitate. Ci manca solo una cosa: armi a lungo raggio. In ogni caso espelleremo i russi dal sud del Paese”. Così su Twitter il Consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak.
14.48 – “Il Presidente francese Emmanuel Macron, il Cancelliere tedesco Olaf Scholz, il Primo Ministro italiano Mario Draghi e il Presidente romeno Klaus Iohannis sono a Kiev oggi. Apprezziamo la solidarietà verso il nostro Paese e il nostro popolo”. Questo il messaggio pubblicato dal Presidente ucraino Volodymyr Zelensky sul suo canale Telegram.
14.33 – “Le forniture di nuove armi occidentali all’Ucraina stanno costringendo le truppe” dei separatisti filorussi del Donbass “a non fermarsi ai confini della Repubblica di Donetsk“. Lo ha dichiarato il leader dell’autoproclamata Repubblica Denis Pushilin, citato da Ria Novosti.
13.27 – “La visita di oggi non solo è simbolica, ma politicamente cruciale in vista di ciò che decideremo la settimana prossima” sulla possibile adesione dell’Ucraina all’Unione europea. Lo ha detto al presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola commentando la missione a Kiev di Mario Draghi, Emmanuel Macron e Olaf Scholz. “Ci sono sempre diversi step” nel processo ma “noi deluderemmo non solo gli ucraini, ma noi stessi e la nostra Unione, se chiudessimo la porta a questo popolo così coraggioso”, ha spiegato Metsola durante una conferenza stampa a Praga.
13.13 – Il Governo britannico ha deciso di sanzionare il patriarca Kirill, leader della Chiesa russa ortodossa. Nella lista dei sanzionati da Londra sono stati inseriti anche il Difensore civico dei diritti dei bambini Maria Lvova-Belova e rappresentanti dell’Amministrazione della Regione di Kherson e dell’Esercito russo. Lo riporta la TASS.
13.00 – Secondo il Ministro della Difesa ucraino Oleksiy Reznikov sarebbero decine di migliaia gli ucraini uccisi durante l’invasione del Paese da parte dell’Esercito russo. Lo ha dichiarato in un’intervista rilasciata alla CNN. “Spero che il numero sia inferiore a 100mila”, ha aggiunto.
12.50 – Il Premier Mario Draghi, il Presidente francese Emmanuel Macron, il Cancelliere tedesco Olaf Scholz ed il Presidente rumeno Klaus Iohannis sono arrivati al palazzo presidenziale ucraino per incontrare il leader ucraino Volodymyr Zelensky.
12.29 – Nuovo attacco all’Occidente da parte dell’ex presidente russo Dmitry Medvedev che su Twitter commenta la visita a Irpin di Draghi, Macron e Scholz. “Gli appassionati europei di rane, salsicce e spaghetti adorano visitare Kiev. Con utilità zero. Promessa adesione all’Ue e vecchi obici in Ucraina, berranno gorilka e se ne torneranno casa in treno, come 100 anni fa. Tutto bene. Tuttavia questo non avvicinerà l’Ucraina alla pace. Il tempo scorre”, scrive Medvedev.
12.19 – “Abbiamo visto tutti queste immagini di una città devastata, una città eroica, perché è stato qui che gli ucraini hanno fermato l’Esercito russo, che stava avanzando su Kiev“. Lo ha detto il Presidente francese Emmanuel Macron in visita a Irpin insieme a Mario Draghi e Olaf Scholz. “Possiamo solo immaginare l’eroismo dell’Esercito, così come quello della popolazione ucraina”, ha aggiunto. Lo riporta Ukrinform. “L’Ucraina deve poter resistere e vincere” la guerra contro l’invasore russo, “la Francia è al fianco di Kiev, senza ambiguità, dal primo giorno”, ha concluso Macron.
12.04 – “La Russia è pronta ai colloqui con l’Ucraina” ma “i negoziati sono fermi su iniziativa di Kiev“ che “non ha ancora risposto alla bozza di trattato di Mosca”. Lo ha dichiarato il capo negoziatore russo Vladimir Medinsky, citato da Interfax.
11.44 – “Questo è un luogo di distruzione ma anche di speranza”. Lo ha detto il Premier Mario Draghi nel corso della visita a Irpin con Emmanuel Macron e Olaf Scholz. “Molto di ciò che mi hanno detto riguarda il futuro e la ricostruzione – prosegue Draghi – è un popolo che è stato riunito dalla guerra, che può fare cose che forse non avrebbe potuto fare prima del conflitto”, conclude.
11.39 – Le truppe filorusse dell’autoproclamata Repubblica popolare di Lugansk comunicano di essere entrate nel perimetro dell’impianto chimico Azot a Severodonetsk, dove i combattenti ucraini continuano ad opporre resistenza. Lo riporta la TASS.
11.33 – All’Ucraina “servono armi di difesa più efficaci”. Lo ha detto il Presidente francese Emmanuel Macron durante la visita a Irpin, a nord di Kiev, insieme al Premier Mario Draghi e al Cancelliere tedesco Olaf Scholz. “La Francia ha fatto la sua parte”, ha aggiunto Macron. “Ricostruiremo questa città, questo Paese devastato dalla guerra. Abbiamo già iniziato a collaborare e sosteniamo progetti” di ricostruzione, ha concluso.
11.27 – “La Russia continua ad attaccare selvaggiamente l’Ucraina. Grazie alla Macedonia del Nord per il pieno allineamento con le sanzioni dell’Ue. L’unità e la solidarietà dell’Unione europea sono la nostra forza più potente. Il vostro impegno nei confronti dei nostri valori comuni dell’Ue contribuisce a plasmare il nostro futuro comune”. Così su Twitter il Presidente del Consiglio europeo Charles Michel.
11.11 – Il Presidente romeno Klaus Iohannis è arrivato a Kiev per unirsi al Cancelliere tedesco Olaf Scholz, al Presidente francese Emmanuel Macron e al Premier Mario Draghi.
11.03 – “Avete il mondo dalla vostra parte”. Lo ha detto il Presidente del Consiglio Mario Draghi rivolgendosi alle autorità di Irpin, città nel distretto di Bucha, a nord ovest di Kiev, simbolo della guerra in Ucraina a causa dei massacri di civili scoperti dopo che la città è tornata sotto il controllo dell’Esercito di Kiev a fine marzo.
10.57 – Mario Draghi, Emmanuel Macron e Olaf Scholz sono arrivati a Irpin, nella Regione di Kiev, per vedere le conseguenze dei bombardamenti delle Forze Armate russe. Lo riporta NEXTA.
10.29 – E’ prevista per le 14 italiane (le 15 in Ucraina) una conferenza stampa congiunta del Premier italiano Mario Draghi, del Presidente francese Emmanuel Macron e del Cancelliere tedesco Olaf Scholz con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Il punto stampa seguirà il vertice tra i tre leader europei e Zelensky in programma presso il Palazzo presidenziale di Kiev.
10.22 – “Con Draghi e Scholz ci incontreremo con il Presidente Volodymyr Zelensky e andremo anche a Irpin, dove sono avvenuti omicidi”. Lo ha detto a BFMTV il Presidente francese Emmanuel Macron scendendo dal treno che dalla Polonia lo ha portato a Kiev. “Questo viaggio è molto importante per l’Ucraina, per l’Europa e per la stabilità globale“, ha aggiunto Macron. Lo riporta l’Ukrainska Pravda.
10.10 – “Non vogliamo solo dimostrare solidarietà, vogliamo anche assicurare che l’aiuto che diamo, finanziario e umanitario ma anche in termini di armi, proseguirà. E continueremo fino a quando sarà necessario alla lotta ucraina per l’indipendenza”. Lo ha detto il Cancelliere tedesco Olaf Scholz in occasione della missione in Ucraina insieme al Presidente francese Macron e al Presidente del Consiglio Draghi. Lo riporta la Bild.
10.01 – Due persone sono rimaste ferite a seguito di un attacco missilistico russo sull’Oblast di Donetsk. Lo rende noto il Governatore regionale Pavlo Kyrylenko, citato dal Kyiv Independent. I missili lanciati dall’Esercito di Mosca hanno colpito la città di Pokrovsk e il villaggio di Hryshyne.
09.59 – “Sono venuto per inviare un messaggio di unità europea e sostegno agli ucraini. Le prossime settimane saranno molto difficili“. Lo ha detto il Presidente francese Emmanuel Macron scendendo dal treno che dalla Polonia lo ha portato a Kiev assieme al Presidente del Consiglio Mario Draghi e al Cancelliere tedesco Olaf Scholz.
09.51 – Mario Draghi, Olaf Scholz ed Emmanuel Macron sono arrivati a Kiev: si tratta della prima visita in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa il 24 febbraio.
09.43 – “Classico ‘stile russo’: distruggere città, organizzare esecuzioni pubbliche, preparare annessioni, fingendo ancora di negoziare. Se Patrushev vuole un dialogo, le parole dovrebbero essere supportate da azioni: cessate il fuoco, ritiro delle truppe, chiusura dell’accordo di pace sul progetto russo in Ucraina”. Lo scrive su Twitter il Consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak.
09.33 – Il Ministero degli Esteri russo non ha informazioni sugli appelli di funzionari americani e britannici riguardanti i mercenari detenuti nel Donbass. Lo ha affermato questa mattina la rappresentante ufficiale del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova intervenendo sul canale Tv Live Soloviev.
09.22 – E’ durato circa un paio d’ore il vertice tra il Premier Mario Draghi, il Presidente francese Emmanuel Macron e il Cancelliere tedesco Olaf Scholz a bordo del treno che li sta portando a Kiev. I tre leader si sono incontrati in un vagone subito dopo la partenza del convoglio ieri sera, in vista dell’incontro di oggi con il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Obiettivo della visita è portare “un messaggio di unità e piena coesione dei Paesi Ue” nel condannare l’invasione russa dell’Ucraina. Lo riporta l’ANSA.
09.09 – Sono 318 i bambini rimasti uccisi in Ucraina dal giorno dell’invasione russa del Paese, 581 quelli feriti. Lo rende noto l’ufficio del Procuratore generale ucraino, sottolineando come il maggior numero delle vittime sia stato registrato nelle Regioni di Donetsk, Kharkiv, Kiev e Chernihiv. I bombardamenti di città e villaggi ucraini da parte delle forze armate russe hanno danneggiato 2mila istituzioni educative, 208 delle quali sono andate completamente distrutte.
Il conflitto tra Mosca e Kiev giunge al 113esimo giorno, nella giornata Mario Draghi, Olaf Scholz ed Emmanuel Macron incontreranno a Kiev il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky. I tre leader europei, arrivati in mattinata nella Capitale ucraina, ribadiranno il sostegno militare contro l’invasione russa e tenteranno di proporre strade che possano portare alla fine delle ostilità.
“Verrà portato un messaggio di forte solidarietà”, fanno sapere fonti di Palazzo Chigi. Mentre dall’Eliseo arriva un messaggio netto, secondo Macron: “Zelensky e i suoi funzionari dovranno negoziare con la Russia“. Ma la Casa Bianca ribadisce: “Spetta all’Ucraina decidere come finirà questa guerra”. Nel frattempo sul campo di battaglia prosegue l’avanzata russa, le truppe di Mosca nella Regione di Lugansk attaccano da nove direzioni: si stringe la morsa su Severodonetsk.
Immagina di aver finalmente sistemato tutto, di aver raggiunto la sicurezza finanziaria per te e…
Ti sei mai chiesto come le tue scelte alimentari possano influenzare il pianeta? Ogni volta…
RC Auto, il trucco per avere una polizza a prezzi stracciati: d'ora in poi non…
Quando arriva il freddo in Italia? In attesa che arrivi (per rimanere) prepariamoci mentalmente e…
WhatsApp è l'app di messaggistica di gran lunga più usata al mondo ma alcune funzioni…
Tutti pazzi per gli oggetti Ikea, ma questo che costa soltanto un euro è il…