La guerra in Ucraina continua senza sosta e adesso spuntano nuovi ultimatum. Putin chiede di arrendersi, Zelensky lancia appelli per ricevere armi più potenti contro Mosca.
Dagli Stati Uniti parla Antony Blinken che ha tracciato un bilancio sulle scelte future. “Il futuro dell’Ucraina dipende dal suo popolo. Le istituzioni democraticamente elette, a partire dal presidente Zelensky, dovranno determinare cosa è nel migliore interesse del Paese e della sua gente. Noi lo sosterremo“, ha ricordato il segretario di Stato americano.
L’intelligence britannica continua a confermare come i russi stiano controllando la maggior parte della città di Severodonetsk per poi concentrarsi sull’impianto Azot. I combattenti ucraini sono ancora nel bunker, ma l’idea della Russia è quella di attaccare in egual modo così come fatto con l’acciaieria Azovstal di Mariupol.
Guerra Ucraina, l’ultimatum della Russia | Peggiora la situazione a Severodonetsk
Intanto la Russia avrebbe chiesto alle forze militari ucraine, presenti nell’impianto chimico Azot di Severodonetsk, di arrendersi e non opporsi ancora una volta agli attacchi armati. A riportare la notizia è il The Guardian. Il generale russo Mikhail Mizintsev ha dichiarato che i combattimenti dovrebbero fermarsi a partire dalle ore 8 di mercoledì 15 giugno 2022. Sarebbero oltre 550 le persone ancora presenti all’interno della fabbrica: ad annunciarlo è il sindaco Oleksandr Stryuk.
“Nel corso dell’ultima giornata non sono avvenuti cambiamenti drastici nella battaglia per il Donbass. I combattimenti più feroci sono a Severdonetsk e in tutte le città e comunità vicine, come prima. Le perdite, purtroppo, sono dolorose. Ma dobbiamo resistere. Si tratta del nostro stato. È fondamentale resistere lì, nel Donbass“, ha commentato Zelensky.
Ucraina, nuovo messaggio di Zelensky
Volodymyr Zelensky ha intanto formulato una nuova richiesta all’Europa e agli Stati Uniti per quanto riguarda l’invio di nuove armi. Fronteggiare la Russia con moderni antimissili sarebbe per l’Ucraina un fattore importante, così come evidenziato dallo stesso presidente. “Il nostro Paese non ce l’ha ancora ad un livello sufficiente. Il ritardo con la sua disposizione non può essere giustificato. Lo sottolineerò costantemente quando parlo con i nostri partner“, ricorda Zelensky.
La guerra in Ucraina continua senza sosta e proprio per questo Zelensky chiede supporto anche con materiale bellico più potente e tecnologico. “Le prime richieste di sistemi antimissilistici le abbiamo fatte molto prima dell’invasione su vasta scala. E questa settimana si terranno tanti diversi colloqui importanti – e non solo con politici europei in grado di fornire all’Ucraina sistemi antimissilistici moderni“, ha concluso il presidente ucraino parlando nel consueto videomessaggio notturno.