Bonus 200 euro, l’incentivo promosso dal Governo Draghi è realtà: l’una tantum dovrebbe agevolare pensionati e lavoratori. In che modo.
È il momento dei 200 euro. Il Governo attua il provvedimento promosso nei mesi scorsi: misura che farà felice – per così dire – 31,5 milioni di cittadini, ma c’è ancora qualcosa da chiarire. Soprattutto in merito alla procedura da attuare. Non è vero, infatti, che verrà automaticamente erogato sul conto corrente.
Occorre presentare una certificazione specifica affinché la somma in questione venga addebitata e riconosciuta: un bonus da richiedere in maniera corretta. Evitare errori o sviste di sorta. Tutto si farà attraverso operazioni concordate tra INPS e Agenzia delle Entrate, ma un ruolo cardine l’avranno anche i datori di lavoro che dovranno consegnare certificazioni specifiche in grado di attestare quanti hanno già ricevuto il bonus.
Bonus 200 euro, la procedura per richiederlo: cosa bisogna fare
Per i dipendenti, infatti, funziona che la somma preposta la anticipa il datore di lavoro e successivamente viene restituita sotto forma di contributi o rimborsi. Questo agevola il raccordo con le varie aziende. Centri nevralgici che dovranno tenere il polso della situazione per poi non arrivare impreparati: il lavoro passa anche dalle novità sul piano economico. Gli incentivi sono uno sprone ulteriore alle attività.
Tutto il contrario, al cospetto di pensionati: i 200 euro vengono erogati previa richiesta specifica da consegnare entro e non oltre determinati termini. L’autocertificazione si trova sul sito dell’INPS, la procedura è semplice: sarà sufficiente compilare e inoltrare la domanda. I soldi arriveranno in caso di iter andato a buon fine. Quest’iniziativa è destinata a ripetersi – ha detto Draghi – dopo aver stanziato una prima tranche di 31 milioni e mezzo di euro. Il resto è in divenire, ma la misura è ai blocchi di partenza. Saranno importanti le reazioni dopo lo start.