Il 15 giugno è il giorno dell’addio definitivo alle mascherine. Da mercoledì, infatti, scade l’obbligo di indossarle al chiuso, cosa che fino a oggi è stato necessario fare, anche in situazioni di scarso affollamento.
Era stato deciso mesi fa, quando il virus sembrava aver rallentato la corsa ma ora i contagi sono in leggere risalita. Ecco perché nel governo ci sono ancora molte discussioni su alcuni paletti che dovrebbero restare. In particolare, alcuni ritengono che ci sono ancora situazioni in cui è prudente continuare a indossare le mascherine. Ma quali sono?
Per esempio a bordo dei mezzi di trasporto: treni, treni a lunga percorrenza, aerei, autobus. E forse anche a scuola. Su questo punto c’è ancora molto disaccordo. Lo scontro è tra chi ormai sostiene che le mascherine non servano più e che non è più necessario indossarle in nessuna circostanza.
E quelli che, invece, sono cauti e pensano che sia opportuno non abbassare definitivamente la guardia. Tra questi c’è proprio il ministro della Salute Roberto Speranza che sta spingendo, ancora una volta, per una linea prudentista.
Covid, dal 15 giugno addio mascherine al chiuso | Cosa pensa Speranza
D’altronde, in questi due anni di pandemia abbiamo intervallato periodi in cui le mascherine erano pressoché abolite e periodi in cui, di fretta e furia, sono stati obbligatorie.
Il virus non è ancora sconfitto del tutto e molti virologi sostengono che non lo sconfiggeremo mai. Ma il rischio è ritrovarsi a settembre con un tremendo aumento dei casi e l’aumento dei pazienti in ospedale e in terapia intensiva.
Proprio per evitare questo, si tenderebbe e lasciare l’obbligo di indossare mascherine in determinati casi. La discussione è ancora in corso. Quel che è certo è che mercoledì 15 al supermercato, al chiuso in generale, si potrà respirare tranquillamente, mostrando a tutti il sorriso.