Maxi rissa tra le case popolari, sessanta persone coinvolte armate di bastoni | Tra i feriti un bimbo di 2 anni

La maxi rissa tra le case popolari è avvenuta nella serata di ieri, venerdì 10 giugno. Sessanta le persone coinvolte, alcune armate di bastoni. Tra i feriti anche un bambino di appena 2 anni

La situazione nell’interland milanese sta diventando insostenibile. I casi di violenza in strada stanno aumentando sempre più.

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Maxi rissa nel milanese, oltre 60 persone coinvolte (Ansa)

Dopo l’ultimo evento di aggressione avvenuto nella giornata di ieri, la presidente del Municipio 8, Giulia Pelucchi, ha detto la sua alla Regione Lombardia, accusata di non fare nulla in merito.

“Regione Lombardia, se ci sei, batti un colpo. Nel frattempo speriamo non accada l’irreparabile”.

Maxi rissa tra le case popolari, sessanta persone coinvolte armate di bastoni | Tra i feriti un bimbo di 2 anni

L’escalation di violenza nelle periferie milanesi non si arresta. Ieri sera l’ultimo caso che ha visto il coinvolgimento di almeno una sessantina di persone, residenti nelle case popolari di via Bolla a Milano.

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Maxi rissa tra le case popolari di Milano, oltre 60 le persone coinvolte (Ansa)

Una folla di persone si è riversata in strada verso le 21.30, alcuni armati anche di bastoni. Per fermare la maxi rissa è dovuta intervenire la polizia. Sul posto sono stati medicati un ragazzo minorenne (17 anni) e due donne di 21 e 44 anni. Mentre tra i feriti anche un bambino di appena due anni, portato per accertamenti in ospedale.

Secondo quanto dicono i sanitari, il piccolo non avrebbe riportato grandi ferite o traumi evidenti. Placata la rissa al civico 40 di via Bolla sono arrivate le tre ambulanze del 118 e un’auto del personale medico.

I motivi per il quale sarebbe iniziata la rissa in strada sono al vaglio degli inquirenti al momento, ma quegli alloggi di proprietà Aler (l’azienda regionale che gestisce gli alloggi di edilizia popolare) nel quartiere Gallaratese vivono da anni tra degrado e abusivismo.

La convivenza tra i condomini è molto spesso conflittuale. Una vera e propria emorragia di rabbia e odio culminata, ieri sera, in violenza. Non è il primo caso che si registra in via Bolla. A febbraio, come riporta Repubblica, anche la politica era tornata a discutere per un incendio divampato nelle cantine dei palazzi popolari.

Ad intervenire sul posto per sedare la rivolta con una decina di volanti sono stati gli agenti della polizia, inviati dal questore Giuseppe Petronzi. Il ripristino dell’ordine pubblico è avvenuto intorno alle 23.20.

La situazione di degrado in quel quartiere è stata descritta dalla presidente del Municipio 8, Giulia Pelucchi che accusa la Regione Lombardia:

“Questa settimana in via Bolla c’è stata un’escalation di risse il cui culmine è in corso stasera. Botte, spranghe, coltelli, bombe carta, spari. Il denominatore comune di questi avvenimenti è sempre il solito: la totale indifferenza della proprietà di queste case, delle sue occupazioni abusive, la mancanza di volontà nel proporre soluzioni e la riqualificazione di questi stabili. La storia è nota e abbiamo chiesto mesi fa una commissione sul tema, ci hanno risposto di attendere in attesa di avere notizie su ciò che ne sarà della riqualificazione. Purtroppo il tempo è scaduto, da un po’. Regione Lombardia, se ci sei, batti un colpo. Nel frattempo speriamo non accada l’irreparabile”.

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