La Commissione per l’occupazione e gli affari sociali del Parlamento europeo (Empl) ha annunciato su Twitter l’avvenuto accordo sulla direttiva Ue per il salario minimo. Intanto è prevista a Strasburgo la conferenza stampa dove verranno illustrati tutti i dettagli
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen ha annunciato con un post su Twitter il raggiungimento dell’accordo sulla direttiva Ue per il salario minimo.
“Abbiamo promesso una legge per garantire salari minimi equi nell’Ue. Con l’accordo politico raggiunto oggi portiamo a termine il nostro compito. Le nuove regole tuteleranno la dignità del lavoro e faranno in modo che il lavoro paghi”.
Raggiunta stanotte l’intesa tra Consiglio, Parlamento e Commissione Ue per l’approvazione dei salari minimi equi in Europa. Il provvedimento è stato a lungo atteso in Italia. I commenti sono diversi e alcuni hanno riacceso il dibattito tra maggioranza e opposizione di governo sul tema del lavoro.
Quello raggiunto questa notte a Strasburgo è un accordo storico e importante per l’intera società. Per la prima volta in Europa vengono fissati dei criteri che stabiliranno equità per i salari minimi. Inoltre, l’accordo andrà a contrastare la concorrenza sleale.
Il ministro Andrea Orlando lo ha definito l’accordo “un assist per i lavoratori”. Anche se il dibattito politico sul tema ha fatto riemergere negli ultimi giorni qualche tensione all’interno della maggioranza e del governo.
Di visione più ottimistica il commissario Ue al Lavoro Nicolas Schmit, il quale ha dichiarato che “a Bruxelles sono certi che l’impatto della direttiva non sarà negativo per la creazione dei posti di lavoro e per l’occupazione”.
Lo stesso Schmit ha ricordato come in Germania, dopo l’introduzione dei salari minimi, l’occupazione è anzi aumentata.
La direttiva dell’Ue punterà a fissare salari minimi “adeguati ed equi”. L’idea delle istituzioni europee sull’accordo (ancora in fase di approvazione) è quella di rispettare le diverse tradizioni di welfare dei Ventisette paesi europei, arrivando, allo stesso tempo, a garantire:
Anche se il testo sarebbe ormai siglato da un accordo di massima raggiunto tra Francia e Germania, resterebbero da definire solo alcuni dettagli tecnici. La nuova direttiva europea potrebbe quindi essere approvata in via definitiva entro questo mese.
Come riporta l’Ansa, il segretario della Cgil Maurizio Landini ha dichiarato: “Se finalmente tutta l’Europa si rende conto che salari bassi e lavoratori precari senza diritti mettono in discussione tenuta social, bisogna ascoltarla”.
Enrico Letta, segretario del PD, ha invece denunciato il grave problema del lavoro povero in Italia. “Noi siamo a favore del salario minimo, nella logica della direttiva Ue. Il salario minimo serve a togliere il più possibile dal tavolo le fattispecie di lavoro povero”.
Di parere contrario è invece il vice presidente di Forza Italia Antonio Tajani che ha detto: “Si rischia di abbassare gli stipendi piuttosto che aumentarli”. Così come ha sottolineato anche la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni che ha detto: “È un’arma di distrazione di massa, quando andrebbe tagliato il cuneo fiscale”.
Infine, l’ex presidente del Consiglio e leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte ha definito “indegno” cercare di abolire il reddito di cittadinanza: “Dobbiamo lavorare affinché questo non accada introducendo anche il salario minimo”.
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