La guerra in Ucraina passa dal conflitto sul campo alle scelte diplomatiche. Zelensky continua a lanciare messaggi social, Putin invece non molla le mire espansionistiche.
Ci sono prove di ritorno alla vita prima del conflitto in quel di Kiev. La capitale ucraina ha riaperto per la prima volta dall’invasione la vendita dei biglietti per uno spettacolo al teatro. Già domenica 12 giugno 2022 si è registrato il sold out. La ricerca di un ritorno alla normalità va però di pari passo con gli evidenti problemi sul fronte bellico.
La Russia non placa l’ira dopo il mancato viaggio di Sergej Lavrov verso la Serbia. Il Cremlino si è letteralmente infuriato per quanto accaduto al ministro degli Esteri russo. Si tratta per Mosca di “azioni ostili da parte di diversi Paesi che hanno deciso di chiudere i loro spazi aerei“.
Volodymyr Zelensky ha dichiarato che le truppe sono impegnate nella difesa di Severodonestk. “Stiamo combattendo contro milizie numericamente maggiori. Stiamo tenendo duro. Ci sopravanzano numericamente e sono più forti“, ha commentato il presidente ucraino parlando a Kiev con un gruppo di giornalisti. Intanto la Russia ha iniziato a consegnare i corpi dei militari ucraini accusi nell’acciaieria Azovstal di Mariupol. Immediato il trasferimento di decine di corpi nella capitale e conseguente identificazione tramite test del DNA. Ad annunciarlo è Maksym Zhorin, comandante ed ex capo del reggimento Azov.
Nel frattempo gli Stati Uniti hanno lanciato nuove accuse contro la Russia per episodi di intimidazione nei confronti della stampa americana all’interno del territorio russo. A parlarne è Ned Price. “Alcuni giornalisti americani sono stati inviati a presentarsi al ministero degli esteri russo per spiegare loro le conseguenze della politica ostile da parte del loro governo nella sfera dei media“, ha accusato il portavoce del Dipartimento di Stato.
L’Ucraina sta combattendo la guerra e annuncia di aver respinto le navi russe. La situazione resta comunque molto complicata in diverse zone del Paese fra cui la parte nord-occidentale del Mar Nero. Il presidente ha parlato della difficile situazione che stanno vivendo Kiev e le altre città bombardate dai militari russi.
“Per l’attenzione all’Ucraina, alla nostra lotta per non diminuire la libertà, tutti devono continuare a parlare di quello che sta accadendo. Per favore condividete informazioni. Sostieni i nostri bisogni. Naturalmente, questo vale soprattutto per i giornalisti. E oggi, tra l’altro, voglio augurare loro di non essere bloccati nel nostro contesto interno ucraino. Più diciamo dell’Ucraina nel mondo, prima riusciremo a porre fine alla guerra. Dobbiamo liberare la nostra terra“, ha ricordato Zelensky.
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