Novità importanti emergono dal processo per l’omicidio di Niccolò Ciatti, ragazzo ucciso nel 2017 durante una vacanza con gli amici: condanna per Rassoul Bissoultanov. Tutte le novità.
La decisione dei giurati non lascia dubbi e riaccende i riflettori sulla morte di Niccolò Ciatti, giovane 22enne ucciso durante una serata in discoteca a Lloret de Mar, in Spagna. Le indagini su uno degli autori del pestaggio arriva dopo tanti colpi di scena, adesso è tempo invece di scelte importanti da prendere.
Il tribunale di Girona vede imputati Bissoultanov e anche Movsar Magdomagov. Per entrambi si tratta di una decisione che potrebbe cambiare lo stato delle cose. Ora è il momento soltanto di attendere un altro aspetto delicato della vicenda che anche la famiglia del giovane attende da cinque anni.
La giuria popolare ha optato per la condanna di Rassoul Bissoultanov, assoluzione invece per Magdomagov. Ai giudici spetterà il compito di decidere la condanna da infliggere all’imputato per il delitto di Niccolò Ciatti: Bissoultanov rischia da 15 a 25 anni di carcere per omicidio volontario. Il pubblico ministero ha chiesto 24 anni di reclusione, si attende la decisione definitiva.
Nel frattempo i giurati si sono espressi e hanno chiesto la condanna per Bissoultanov, nonché deciso di non sospendere la pena e nemmeno concedere l’indulto. Si tratta di una decisione che arriva a cinque anni di distanza dalla morte del giovane avvenuta dopo una brutale aggressione fuori da una discoteca di Lloret de Mar. Un calcio mortale inferto alla testa e la morte del 22enne italiano. La vicenda è piena di colpi di scena fra ricorsi, mandato di arresto europeo, scarcerazioni e persino l’estradizione in Italia.
Una tranquilla serata del 5 agosto 2017 si trasforma in una tragedia. In discoteca con gli amici, poi la brutale aggressione. Un dramma consumato nel giro di pochissimo tempo, letale il calcio alla testa che ha provocato il decesso di Niccolò Ciatti. Le condizioni subito molto gravi dopo il ricovero nell’ospedale di Girona, dopo l’arrivo dei genitori dall’Italia il decesso del ragazzo.
Nel mezzo della vicenda tre cittadini ceceni, uno dei quali identificato come l’autore del calcio mortale. A luglio 2019 il tribunale di Blanes dà il via al processo solo per Bissoultanov, con tanto di accusa per omicidio volontario. La famiglia però non si è mai arresa, nemmeno in quel momento, chiedendo pene esemplari per “paramilitari professionisti della morte“: dopo la richiesta della famiglia processo anche per Magdomadov. Carcere per Bissoultanov, a luglio 2021 la libertà con obbligo di firma ogni settimana a Girona.
A seguire anche arresto in Germania per Bissoultanov, in osservanza del mandato di arresto europeo e conseguente richiesta di estradizione in Italia, precisamente nel carcere di Rebibbia, ma a dicembre 2021 la Corte d’Assise disposta la scarcerazione del ceceno. L’imputato ha chiesto recentemente di essere giudicato dalla giurisdizione spagnola, attaccando quella italiana: ora è arrivato proprio da Girona la condanna dei giurati iberici.
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