Gennaro Gattuso è in procinto di diventare il nuovo allenatore del Valencia, ma nella cittadina spagnola monta la protesta: spunta addirittura un apposito hashtag così come avvenuto con il Tottenham.
L’ex allenatore di Milan e Napoli torna in corsa dopo la breve parentesi Fiorentina e spera di aprire un nuovo ciclo sulla panchina del Valencia. Tutto pronto, ma i tifosi boicottano la scelta e attaccano la società per la decisione di affidare la panchina al mister. C’è un motivo ben preciso sul perché parte della tifoseria non voglia Gennaro Gattuso.
L’hashtag #nogattuso popola parte del mondo del web e attacca in primis quanto accaduto. Il protagonista di una simile scelta non è proprio uno qualunque, ma un personaggio alquanto conosciuto negli ambienti calcistici a Valencia. Qualche semplice commento e la polemica è servita.
Gennaro Gattuso e l’hashtag che spopola a Valencia | Cosa sta accadendo
Il protagonista è l’ex vicepresidente del Valencia, Miguel Zorío, che ha parlato attraverso una nuova dichiarazione circolata nel giro di pochissimo tempo. Il portavoce della piattaforma “Marea Valencianista” ha chiesto ai tifosi di unirsi contro la scelta di Gennaro Gattuso, così come fatto in passato dal Tottenham. Il messaggio è diretto anche per il presidente. “Lim, Valencia non vuole allenatore xenofobo e omofono. I tifosi del Tottenham gli hanno impedito di firmare per aver pasticciato con donne, omosessuali e neri“, si legge in una nota di Marea Valencianista.
LIM, VALENCIA NO QUIERE A UN ENTRENADOR XENÓFOBO Y HOMÓFOBO: la afición del Tottenham impidió su fichaje por meterse con las mujeres, los homosexuales y los negros. #VCF #ValenciaCF #NOaGatusso pic.twitter.com/sHHHQBsQMh
— Marea Valencianista (@mareavcf) June 2, 2022
Intanto l’ex presidente non molla e chiede di non far firmare il tecnico italiano. Gennaro Gattuso e il presidente Peter Lim si sono incontrati a Singapore insieme all’agente Jorge Mendes. Tutto pronto per un contratto biennale da 3 milioni di euro a stagione più bonus al raggiungimento di alcuni obiettivi.
La risposta di Ringhio
Già dopo la decisione presa in passato dal Tottenham, con tanto di proteste dei tifosi, lo stesso Gattuso aveva scelto di difendersi. “Mi hanno descritto diversamente da come sono e non c’è stato niente da fare, non ho avuto la possibilità di difendermi. E ho dovuto accettare una storia che mi ha fatto più male di una sconfitta o un esonero. Sui social è possibile dar forza a qualsiasi falsità“, ha commentato tempo fa l’allenatore calabrese. Le polemiche nel mondo del calcio esistono da sempre e il caso Gattuso non fa eccezione.