Mosca non prende bene la decisione americana di rifornire l’Ucraina con nuove armi ancora più potenti: il clima nella guerra si fa sempre più teso.
Da Washington arrivano intanto segnali in merito ad una soluzione per liberare il grano dal blocco che sta avvenendo proprio nei porti ucraini. Il conflitto non si ferma e di recente un missile ha ferito almeno cinque persone a Leopoli. Fonti ucraine parlano invece di due imbarcazioni russe colpite nella zona del Mar Nero.
Joe Biden ha intanto ufficializzato l’invio di un nuovo pacchetto di aiuti bellici all’Ucraina. La Casa Bianca ha parlato di “nuove capacità e armamenti avanzati, compresi i sistemi Himars con le munizioni, per difendere il loro territorio dall’avanzata russa“. Gli Stati Uniti hanno ribadito l’intenzione di rifornire Kiev, con nuove armi sempre più sofisticate, fin quando il conflitto non cesserà.
Nel frattempo gli ambasciatori dei 27 Paesi dell’Ue sono stati convocati per approvare il sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia, ma adesso sarebbe sopraggiunto qualche problema. A riportare la notizia è l’agenzia ANSA. L’Ungheria ha formalmente chiesto di escludere il patriarca Kirill dalla lista delle sanzioni europee, aprendo di fatto una nuova trattativa.
Al via quindi i contatti dei vari Stati, proprio con Budapest, al fine di raggiungere un accordo nel minor tempo possibile. Sul fronte del conflitto si registrano bombardamenti a Stryiskyi, nell’ooblasto di Leopoli, non molto distante dal confine con la Polonia. La notizia è stata resa nota dal The Kyiv Independent.
Si registra anche la caduta di Severodonetsk con i russi che sono entrati nel centro della città. La zona della regione di Lugansk è sempre più territorio in mano all’esercito di Mosca. Impossibile praticamente uscire dalla città per circa 12mila persone, con tutte le conseguenze del caso visto il conflitto in corso.
Il presidente ucraino ha tracciato un nuovo bilancio, con tanto di numeri, in merito a quanto sta accadendo durante il conflitto. Sono praticamente oltre tre mesi di conflitto e nulla sembra lascia presagire un cessate il fuoco definitivo, anzi. Il commento del capo politico di Kiev è preciso e offre anche dei numeri.
“Durante i 98 giorni dell’invasione russa, 689 bambini sono rimasti feriti a causa degli attacchi degli occupanti. E questi sono solo quelli che conosciamo. Non abbiamo ancora tutte le informazioni del territorio attualmente occupato. Ma da quanto si sa oggi – 446 bambini rimasti feriti, 243 bambini morti. 139 scomparve. 243 bambini! Memoria eterna a tutti quelli a cui è stata tolta la vita dalla guerra russa contro di noi, contro gli Ucraini, contro l’Ucraina“, ha ricordato Volodymyr Zelensky nel consueto videomessaggio notturno.
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