La guerra in Ucraina passa dagli appelli agli annunci sulle armi in arrivo: cosa sta accadendo e quali sono le novità annunciate da Biden e da Zelensky.
Le città di Severodonetsk e Lysycansk sono assediate ormai da diverso tempo, ma al momento il controllo della Russia non è totale in queste due zone. Battaglie ancora in corso e combattimenti che non si placano. La guerra entra nelle città e complica l’evacuazione dei civili rimasti in questi luoghi, senza dimenticare il difficoltoso trasporto degli aiuti umanitari.
Proprio Joe Biden ha rilanciato un nuovo messaggio per spiegare la propria idea in merito alla guerra. Il presidente statunitense è infatti pronto a supportare l’Ucraina con nuove armi, ma ha dichiarato di non cercare una guerra fra la Nato e la Russia.
Proprio gli Stati Uniti hanno annunciato l’invio di nuove armi per fronteggiare l’Ucraina durante il conflitto contro la Russia. “Scelti più sistemi missilistici avanzati con munizioni che consentiranno di colpire con maggiore precisione obiettivi chiave sul campo di battaglia in Ucraina“, si legge in un intervento di Joe Biden pubblicato dal New York Times.
La zona di Severodonetsk è intanto al centro di continui bombardamenti. I russi hanno già preso il controllo della maggior parte della città. Le stesse truppe russe si stanno muovendo nelle zone di Donetsk e Lugansk per mantenere il controllo del territorio. Intanto dal Cremlino emergono idee offensive alquanto forti, con tanto di attacchi mirati, ma con dei precisi obiettivi. Fonti d’intelligence parlano del riconoscimento delle repubbliche separatiste, con tanto di conquista russa, come possibile svolta della guerra in Ucraina. Nel caso specifico ciò potrebbe essere un surplus per avviare gli eventuali negoziati.
Volodymyr Zelensky ha analizzato nel dettaglio quanto sta accadendo in Ucraina, con tanto di commento sulle nuove sanzioni inflitte alla Russia guidata da Vladimir Putin. La scelta ha delle immediate conseguenze anche sul fronte dell’embargo del petrolio russo.
“Infine, abbiamo i dettagli sul sesto pacchetto di sanzioni dell’Unione Europea alla Russia per questa guerra. Il pacchetto è stato concordato. La sua approvazione e l’entrata in vigore richiederanno un po’ di tempo. Ma gli elementi chiave del pacchetto sono già chiari, e soprattutto la sua direzione. I Paesi europei hanno accettato di limitare notevolmente le importazioni di petrolio dalla Russia. E sono grato a tutti coloro che hanno lavorato per raggiungere questo accordo. Il risultato pratico è meno decine di miliardi di euro, che la Russia ora non potrà utilizzare per finanziare il terrore“, ha ricordato il presidente ucraino.
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