Sarebbe stato l’uso costante di droghe, unito ad una personalità narcisistica a condizionare le azioni di Alberto Genovese. L’imprenditore è finito in carcere nel novembre del 2020 per aver abusato di una modella 18enne nel corso di una festa nel suo attico ‘Terrazza Sentimento’. E di un’altra ragazza 23enne ad Ibiza.
Alberto Genovese sarebbe affetto da una cronica intossicazione da stupefacenti, un deficit psicologico e da disturbi anche narcisistici. Tutto questo avrebbero influito sulla sua capacità di intendere e di volere quando avrebbe abusato delle ragazze. È questo, a quanto si è saputo, l’esito di una consulenza depositata dalla difesa dell’imprenditore. Genovese è imputato per due violenze sessuali davanti al gup Chiara Valori.
I casi per i quali Genovese è finito a processo sono due. A luglio del 2020, insieme alla fidanzata Sarah Borruso, avrebbe abusato di una modella 23enne, sua ospite durante una vacanza ad Ibiza. Il 10 ottobre, invece, durante una festa nel suo attico vista Duomo, ribattezzato ‘Terrazza Sentimento’, aveva abusato di una 18enne ospite alla festa, dopo averla segregata per ore e stordita con le droghe.
Genovese verrà processato con il rito abbreviato
Il gup di Milano Chiara Valori ha ammesso la richiesta di Genovese di essere processato con rito abbreviato condizionato alla possibilità di produrre una serie di documenti. Tra questi anche le relazioni mediche sulla sua dipendenza dalle droghe e sulle su condizioni psicologiche.
Nella prossima udienza del 27 giugno verrà sentita una psicologa, consulente della difesa. Poi toccherà all’imprenditore farsi interrogare in aula. La tesi della difesa, sostenuta dall’ultima relazione medica depositata l’11 aprile scorso, va nella direzione di un vizio parziale di mente. Genovese, in pratica, quando avrebbe commesso gli abusi sulle ragazze non sarebbe stato lucido La sentenza potrebbe arrivare il 19 settembre.