Guerra Russia Ucraina. Le ultime notizie di mercoledì 1 giugno 2022. Gli aggiornamenti sul conflitto.
Novantottesimo giorno di guerra, nell’est dell’Ucraina prosegue senza sosta l’avanzata dell’Esercito di Mosca ma gli Stati Uniti si preparano a fornire a Kiev un nuovo pacchetto di armi. Si stringe la morsa Russa sul Donbass: vicina alla resa la città di Severodonetsk.
Intanto oggi sarà formalizzato a Bruxelles dagli Ambasciatori dei 27 il sesto pacchetto di sanzioni Ue contro la Russia per la guerra in Ucraina. Sì al price cap come misura temporanea: “Siamo stati accontentati”, ha commentato Draghi. Zelensky si è detto “grato a tutti coloro che hanno lavorato per questo accordo”, spiegando che in questo modo Mosca avrà “decine di miliardi di euro in meno per finanziare il terrorismo”.
23.25 – La leggenda del calcio brasiliano Pelé ha chiesto al presidente russo Vladimir Putin di porre fine all’invasione dell’Ucraina da parte del suo esercito, nel giorno in cui la Nazionale di calcio del paese dilaniato dalla guerra si gioca le sue chance per un posto nella Coppa del Mondo.
22.25 – Esplosioni sono state segnalate nell’area della città di Stryiskyi, nell’oblast di Leopoli, nell’Ucraina occidentale, a poche decine di chilometri dal confine con la Polonia. Lo rende noto il governatore della regione, Maksym Kozytskyi, citato dal Kyiv Independent, senza fornire al momento ulteriori informazioni. La zona, finora relativamente risparmiata dai bombardamenti russi, ospita molti degli sfollati interni in fuga dall’est del Paese.
20.20 – “Non ho visto nessun testo concreto” su una bozza del Consiglio di Sicurezza per una missione navale volta ad agevolare la ripresa dell’export di grano ucraino dai porti del Mar Nero, “ma non sarei sorpreso se ne venisse presentato uno“. Lo ha detto l’ambasciatore dell’Albania all’Onu Ferit Hoxha, presidente di turno del Cds, rispondendo ad una domanda dell’ANSA. “Ci sono vari sforzi fatti dentro e fuori il Consiglio e il segretario generale e l’Onu sono coinvolti“, ha aggiunto.
19.55 – Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha annunciato a Washington che “nei prossimi giorni” convocherà una riunione con i dirigenti di Svezia, Finlandia e Turchia per tentare di superare l’opposizione di Ankara all’ingresso dei due Paesi nordici nell’Alleanza. “Siamo in stretto contatto con la Turchia, un alleato importante in seno alla Nato, e con i due Paesi che hanno depositato la loro candidatura per entrare nella Nato, la Finlandia e la Svezia“, ha detto.
19.45 – Ci sono circa un migliaio di militari impegnati che utilizzano oltre 100 mezzi, tra i quali i lanciamissili balistici intercontinentali Yars. La notizia è arrivata poco dopo che Joe Biden ha annunciato il nuovo pacchetto di assistenza militare a Kiev che comprende anche missili a medio raggio
19.23 – Joe Biden ha ufficializzato un “nuovo significativo pacchetto di aiuti” agli ucraini che li “armerà con nuove capacità e armamenti avanzati, compresi i sistemi Himars con le munizioni, per difendere il loro territorio dall’avanzata russa“. Lo rende noto la Casa Bianca. Il presidente Usa loda “il coraggio e la risolutezza degli ucraini nel difendere il loro paese e la loro democrazia contro l’aggressione russa” e ribadisce l’impegno a continuare a fornire armi a Kiev.
19.00 – La domanda di sale in Ucraina è aumentata di 30 volte dopo che il monopolista nella produzione di sale, l’impresa statale ‘Artemsil’ nella regione di Donetsk, ha sospeso i suoi lavori a causa delle ostilità. Allo stesso tempo il ministero dell’Economia ha definito la carenza di merce nei negozi come la conseguenza del ‘classico panico‘, assicurando che non ci saranno problemi relativi alla carenza di sale sugli scaffali.
18.35 – Al momento la guerra in Ucraina appare destinata a durare “ancora molti mesi“. E’ la previsione del segretario di Stato americano, Antony Blinken, espressa in conferenza stampa congiunta con il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. “Potrebbe essere finita domani se la Russia scegliesse di porre fine all’aggressione ma non vediamo alcun segno di questo al momento“, ha aggiunto Blinken, “finché andrà avanti, vogliamo garantire che l’Ucraina abbia in mano ciò che le serve per difendersi e vogliamo assicurare che la Russia senta una forte pressione da più Paesi possibili per porre fine all’aggressione“.
18.18 – Mosca dice “falsità” quando sostiene che le sanzioni occidentali le impediscono di esportare cereali in quanto le restrizioni “prevedono esenzioni per il cibo“. Lo ha dichiarato il segretario di stato americano, Antony Blinken, in conferenza stampa congiunta con il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. Blinken ha assicurato che “sono allo studio tutte le rotte alternative possibili” per sbloccare le esportazioni di grano ucraino.
18.10 – Rischi di un’escalation con la Russia? Per il segretario di Stato Usa Antony Blinken il modo “migliore” per evitarla è che Mosca “fermi l’aggressione contro l’Ucraina“. Ma al momento, ha aggiunto, gli Usa prevedono ancora “molti mesi” di conflitto.
17.50 – Alla cerimonia di questa sera al Quirinale in occasione del 2 giugno, non ci saranno gli ambasciatori di Russia e Bielorussia accreditati in Italia. In serata è prevista una breve dichiarazione del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, cui seguirà un concerto eseguito dall’ Orchestra del Teatro “La Fenice” diretta dal Maestro Myung Whun Chung. La scelta segue quanto deciso ai primi di maggio a Bruxelles di non coinvolgere ad eventi di questo tipo, come le feste nazionali, i rappresentanti dei due Paesi.
17.30 – L’Ucraina ha “assicurato” che non utilizzerà i nuovi missili forniti dagli Usa per colpire obiettivi in Russia: lo ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken, confermando quanto riferito dai media.
17.15 – Denis Pushilin, il leader dell’autoproclamata Repubblica filorussa di Donetsk nel Donbass, ha smentito di essere stato ferito a Lyman. Lo riporta l’agenzia di stampa russa Tass. La notizia del suo ferimento era stata riportata dai media ucraini. Il ministero della Salute della Repubblica di Donetsk aveva riferito di non avere alcuna informazione sul ferimento di Pushilin. “Va tutto bene. Il governatore di San Pietroburgo e io siamo stati a Mariupol, abbiamo firmato un accordo di gemellaggio’‘, ha dichiarato. Sui social è stato diffuso il video della firma dell’accordo tra il governatore di San Pietroburgo Alexander Beglov e il capo dell’amministrazione di Mariupol nominato dai russi, Konstantin Ivashchenko.
17.00 – “La Commissione europea ha concluso che la Croazia è pronta ad adottare l’euro il primo gennaio 2023, e porterà a venti il numero degli Stati membri dell’eurozona“. E’ quanto si dichiara nella Relazione sulla convergenza 2022 della Commissione europea, il documento che valuta i progressi di Bulgaria, Repubblica Ceca, Croazia, Ungheria, Polonia, Romania, Ungheria e Svezia, verso l’adozione della moneta unica.
Di questi sette Paesi, che si sono impegnati legalmente ad adottare l’euro, solo la Croazia rispetta i quattro criteri di convergenza: criterio della stabilità dei prezzi, criterio relativo alle finanze pubbliche, criterio del tasso di cambio, criterio del tasso di interesse a lungo termine.
16.40 – “Se il viaggio a Mosca è ancora in piedi? Ma se mi hanno linciato ancora prima di partire… Io sto lavorando da Roma e da Milano. Se volevo incontrare Putin? Mai parlato di Putin, non lo sento da anni, il ministro degli Esteri è uno dei contatti in corso“. Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini interpellato da alcuni giornalisti nei pressi del Senato. A chi gli chiede se Lavrov aveva già dato il suo consenso ribatte: “Diciamo che se io volessi potrei andarci domani, a Mosca, a Istanbul“.
16.28 – Il leader dell’autoproclamata Repubblica Popolare di Donetsk Denis Pushilin è stato ferito a Liman. Lo ha reso noto il Consigliere del Ministro dell’Interno ucraino Viktor Andrusiv.
16.15 – C’è il rischio di coinvolgimento di Paesi terzi nel conflitto in Ucraina. Lo ha affermato il Ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, citato da Ria Novosti. “Tali rischi, ovviamente esistono – spiega Lavrov – è ciò che il regime di Kiev richiede, categoricamente e in modo professionale, ai suoi alleati occidentali. In primo luogo, questo va oltre tutti i limiti della decenza e della comunicazione diplomatica, e in secondo luogo, questa è una provocazione diretta trascinare l’Occidente nelle ostilità“, conclude.
16.07 – Le dichiarazioni del Cancelliere tedesco Olaf Scholz secondo cui la Germania diventerà “la principale forze militare dell’Unione europea” testimoniano il ritorno delle aspirazioni di dominio tedesche. Lo ha dichiarato il Ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, citato dalla TASS.
15.51 – La Turchia contribuirà a sminare i porti ucraini. Lo ha detto il Ministero degli Esteri russo Sergei Lavrov, citato da Ria Novosti. “Dopo una conversazione con il Presidente turco Tayyip Erdogan, è stato raggiunto un accordo: i colleghi turchi cercheranno di aiutare a organizzare lo sminamento dei porti ucraini per liberare le navi bloccate”, ha spiegato Lavrov.
15.41 – La Russia non ha problemi a rifornire di grano il mercato dei cereali. Lo ha detto il Ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, citato da Ria Novosti.
15.34 – Le informazioni sulle forniture di armi a Kiev dovrebbero essere mantenute il più riservate possibile. Lo ha detto il Consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak, citato da Ukrinform. Podolyak ha poi osservato che l’Ucraina sta ottenendo tutte le armi di cui ha bisogno ma non nei tempi auspicati da Kiev.
15.28 – Per otto anni Kiev ha scelto di ignorare l’applicazione degli accordi di Minsk e questo si è dimostrato “un fattore decisivo che ha condotto alla situazione attuale”. Lo ha dichiarato il Ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov in conferenza stampa a Riad.
15.11 – Gli orfani del Donbass potranno ricevere in Russia tutte le cure mediche e il supporto sociale necessario. Lo ha affermato il Presidente russo Vladimir Putin, citato dalla TASS, sottolineando che le autorità del Paese si occuperanno anche della loro educazione e li aiuteranno a trovare famiglie amorevoli.
15.01 – “Dobbiamo uscire dalla dipendenza energetica dalla Russia. Lo abbiamo fatto con il carbone e ieri con il petrolio. E lo dobbiamo fare con il gas. Non solo sostituendo la Russia con fornitori affidabili, come i nostri amici degli Usa, ma soprattutto con le rinnovabili“. Lo ha dichiarato la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen intervenendo al Congresso del Partito Popolare Europeo a Rotterdam.
14.44 – I militari russi sono entrati nel centro di Severodonetsk. Lo riferisce il portavoce del Ministero della Difesa ucraino Oleksandr Motuzyanyk, citato da Unian. “Gli scontri continuano e il nemico ha raggiunto il centro di Severodonetsk cercando di prendere piede lì – spiega Motuzyanyk – hanno concentrato lì le loro massime riserve per raggiungere il confine della Regione di Lugansk. Il loro principale obiettivo tattico ora è prendere il pieno controllo della città di Severodonetsk e circondare Lysychansk“, conclude.
13.41 – Mosca e Pechino aumenteranno la quota delle valute nazionali negli accordi bilaterali. Lo ha affermato il Ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, citato da Ria Novosti, nel corso della settima conferenza internazionale “Russia e Cina: la cooperazione in una nuova era”. “In un momento in cui gli Stati Uniti e l’Unione Europea hanno trasformato le loro valute in uno strumento di ricatto, intendiamo sviluppare un’infrastruttura finanziaria indipendente e aumentare in modo significativo l’uso del rublo e dello yuan negli accordi tra i nostri Stati. Essi già rappresentano un quarto del nostro fatturato commerciale”, ha sottolineato Lavrov.
13.22 – Il posto dell’Ucraina è in Europa. Lo ha detto la Presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola intervenendo al Congresso del Partito Popolare europeo. “Parliamo spesso di valori ma è tempo di sottolineare cosa significa. Parlare di libertà significa scegliere chi votare senza avere conseguenze – prosegue Metsola – serve coraggio a dire che il posto dell’Ucraina è in Europa e che dobbiamo guardare a Paesi come la Georgia e la Moldavia. Serve coraggio per rendere l’Unione europea indipendente dall’energia russa e aggiungere risorse alla nostra sicurezza difensiva e energetica”, conclude.
13.07 – Mosca non crede al Presidente ucraino Volodymyr Zelensky quando afferma che Kiev non attaccherà il territorio della Federazione Russa se riceverà i sistemi missilistici a lancio multiplo (MLRS) americani. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dalla TASS. “Per avere fiducia, è necessario avere esperienza di casi in cui queste promesse sono state mantenute. Sfortunatamente, non esiste alcuna esperienza del genere”, ha aggiunto Peskov.
12.55 – “La Russia non potrà che aumentare la sua forza, indipendenza e sovranità”. Lo ha detto il Presidente russo Vladimir Putin in un discorso per la Giornata internazionale per la protezione dei bambini. “State vivendo e crescendo in un momento molto dinamico, in cui il mondo sta cambiando rapidamente – ha detto Putin rivolgendosi ai giovani – sono fiducioso che in questo mondo complicato, la Russia non potrà che aumentare la sua forza, indipendenza e sovranità”, ha precisato. Lo riporta la TASS.
12.43 – Gli Stati Uniti stanno deliberatamente gettando benzina sul fuoco continuando a fornire sostegno militare a Kiev. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato da Ria Novosti.
12.36 – Mosca non esclude la possibilità di un incontro tra Putin e Zelensky. Lo riferisce il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato da Ria Novosti. Un futuro incontro tra i due Presidenti non è escluso aprioristicamente, ma dovrà essere finalizzato e preparato da un documento che dovrà essere firmato da entrambi.
12.08 – Mosca valuta “in modo estremamente negativo” il nuovo pacchetto di sostegno militare degli Stati Uniti all’Ucraina. Lo ha detto il vice Ministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov a Ria Novosti. Il Presidente americano Joe Biden ha affermato che gli Stati Uniti forniranno all’Ucraina sistemi missilistici “più avanzati” per colpire “obiettivi strategici” russi e questo viene considerato dal Cremlino “un fatto puramente negativo, perché inutili sono i tentativi di presentare la decisione come contenente un elemento di autocontrollo”, ha aggiunto Ryabkov.
11.59 – Mosca annuncia di aver completato il test del missile ipersonico Zircon, che potrà essere dispiegato entro la fine dell’anno su una nuova fregata della Flotta del Nord. Lo ha reso noto il comandante della Flotta Alexander Moiseev precisando che la fregata Ammiraglio Golovko sarà la prima nave da guerra ad essere regolarmente armata con il missile Zircon.
11.53 – La fregata Ammiraglio Golovko equipaggiata con armi ipersoniche entrerà in servizio nella Flotta settentrionale russa entro la fine dell’anno. Lo ha detto il Comandante ammiraglio della Flotta Alexander Moiseev, citato dalla TASS. “Secondo i piani del programma statale di armamento, ci aspettiamo di ricevere la terza fregata di questo Progetto (22350), la Ammiraglio Golovko, entro la fine di quest’anno”, ha precisato Moiseev.
11.44 – “Per favore, non si usi il grano, alimento di base, come arma di guerra”. Questo l’appello lanciato questa mattina da Papa Francesco al termine dell’udienza generale. Bergoglio ha fatto riferimento allo stop delle esportazioni di grano dovuto al blocco dei porti ucraini.
11.35 – Ogni giorno in Ucraina in media più di 2 bambini vengono uccisi e oltre 4 feriti, la maggior parte in attacchi con armi esplosive in aree popolate. Lo rende noto l’Unicef, secondo quanto riportato dal Kyiv Independent. Unicef Ucraina ha dichiarato il 1 giugno che 3 milioni di bambini in Ucraina e più di 2,2 milioni di bambini nei Paesi che accolgono i rifugiati hanno bisogno di assistenza umanitaria.
11.22 – “Dio è dalla nostra parte”, Putin e la Russia sono “il male oscuro“. Lo ha detto il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel corso dell’intervista rilasciata all’emittente statunitense Newsmax. Zelensky ha ribadito che l’Ucraina e il suo popolo rappresentano il “perimetro difensivo” del mondo contro l’aggressione e le ambizioni imperialiste di Vladimir Putin.
10.01 – Oltre metà di Severodonetsk è “ora occupata dalle Forze Armate russe, tra cui i combattenti ceceni”. Lo ha reso noto l’Intelligence militare britannica nel suo ultimo aggiornamento sulla situazione in Ucraina. “Le operazioni di terra russe rimangono strettamente focalizzate”, si legge nel report, “con il peso della potenza di fuoco concentrato in un piccolo settore dell’Oblast di Lugansk. Nel corso del 30-31 maggio, i combattimenti si sono intensificati nelle strade di Severodonetsk” con “le forze russe che si sono avvicinate al centro della città”.
09.54 – Mosca lancia esercitazioni con missili nucleari. Circa mille militari e più di 100 veicoli sono coinvolti nelle operazioni. Lo riferisce il Ministero della Difesa russo, citato da NEXTA.
09.37 – “Non siamo pronti a cedere nessuno dei nostri territori, perché i nostri territori sono i nostri territori. E’ la nostra indipendenza, la nostra sovranità: questo è il problema”. Lo ha dichiarato il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un’intervista rilasciata al sito statunitense Newsmax. “Ci sono alcune difficoltà con alcuni territori. Ci sono alcuni dettagli, ma tutte queste difficoltà potrebbero essere discusse e quelle discussioni sarebbero necessarie per fermare la guerra”, ha aggiunto Zelensky.
09.25 – Dopo 98 giorni di guerra sono circa 30.700 i soldati russi rimasti uccisi in Ucraina. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, diffuso su Twitter. L’Esercito ucraino riferisce inoltre di 1361 carri armati russi, 3343 mezzi corazzati e 659 sistemi d’artiglieria distrutti. Le Forze Armate russe hanno anche perso 208 aerei, 175 elicotteri, 2290 autoveicoli, 13 unità navali e 519 droni.
09.15 – Gli Stati Uniti non cercano la guerra tra Nato e Russia. Così il Presidente americano Joe Biden in un editoriale sul New York Times pubblicato il 31 maggio. “Per quanto non sia d’accordo con Putin e trovi le sue azioni un oltraggio, gli Stati Uniti non cercheranno di provocare la sua cacciata a Mosca“, scrive Biden. “Finché gli Stati Uniti o i nostri alleati non verranno attaccati – prosegue – non saremo direttamente coinvolti in questo conflitto, né inviando truppe americane a combattere in Ucraina né attaccando le forze russe”, conclude. Lo riporta il Kyiv Independent.
09.03 – L’Ucraina non ha intenzione di attaccare la Russia. Lo ha detto il Presidente Zelensky nel corso di un’intervista all’emittente statunitense Newsmax commentando la notizia circolata nelle ultime ore secondo cui Kiev potrebbe utilizzare i sistemi missilistici Himars che riceverà dagli Usa per colpire obiettivi sul territorio russo. “So che la gente negli Stati Uniti sta dicendo, o qualcuno alla Casa Bianca sta dicendo, che potremmo usarli per attaccare la Russia, ma non abbiamo intenzione di farlo. Non siamo interessati alla Federazione Russa, non stiamo combattendo sul loro territorio“, ha spiegato Zelensky.
Il conflitto tra Mosca e Kiev giunge al novantottesimo giorno, nella parte orientale del Paese prosegue costante l’avanzata delle Forze Armate russe ma gli Washington si prepara a inviare in Ucraina un nuovo pacchetto di armi. Si stringe la morsa Russa sul Donbass: vicina alla resa la città di Severodonetsk.
Intanto oggi sarà formalizzato a Bruxelles dagli Ambasciatori dei 27 il sesto pacchetto di sanzioni dell’Unione europea nei confronti di Mosca per l’invasione dell’Ucraina. Sì al price cap come misura temporanea: “Siamo stati accontentati”, ha commentato Draghi. Zelensky si è detto “grato a tutti coloro che hanno lavorato per questo accordo”, perché in questo modo Putin avrà “decine di miliardi di euro in meno per finanziare il terrorismo”.
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