Renato Zero al vetriolo in diretta con Mara Venier: il cantautore non risparmia le critiche alla conduttrice, poi il duro attacco a Sanremo.
Ripartire da Zero. Facile a dirsi, meno a farsi. Ci prova il celebre cantautore che tornerà a Settembre con un concerto evento al Circo Massimo. La manifestazione – presentata in pompa magna – racchiuderà lavori vecchi e nuovi dell’artista che ritrova Roma come palcoscenico, oltre che città natale, dove esprimersi al meglio. Il cantautore è pronto a stupire come al solito e lo dimostra, in anticipo, da Mara Venier: Renato Zero, ospite a Domenica In Show, affronta diversi argomenti fra carriera e vita privata.
Non risparmia critiche velate alla presentatrice che accoglie di buon grado la “tirata d’orecchi”: “Mi manchi”, dice la Venier. Renato Zero non esita nella risposta: “Ah, ti manco? – chiede stupito – ogni tanto potresti chiamarmi invece di aspettare che ti chiami io. Dovresti invitarmi a mangiare l’Amatriciana. L’hai fatta assaggiare a tutti”. Allora la “Zia” più famosa della televisione italiana replica: “Vorrà dire che farò la Amatriciana solo per te”.
Renato Zero duro con Mara Venier: “Chiamami ogni tanto!”. Poi l’attacco a Sanremo
Chiusa questa parentesi, tutto sommato bonaria, l‘attenzione si sposta sul Festival di Sanremo: il cantante qui va giù pesante. “Non lo sopporto – ammette – è la lotteria che tutte le feste si porta via. L’artista non è fatto di classifiche: è la somma delle sue esibizioni. Ho partecipato due volte: la prima per presentare Fonopoli, un progetto che ha incontrato il favore di tutti ma non è mai andato in porto, ma a noi non ci ferma nessuno. Comincerò su una palafitta – prosegue – ma me la devo leva’ ‘sta soddisfazione. La seconda volta non ho scusanti: nemmeno io so perchè l’ho fatto, forse per vendetta?”.
Insomma, l’artista non si risparmia: la maturità dei suoi anni gli consente di parlare con sincerità e senza filtri. Non che Renato Zero abbia mai avuto sovrastrutture, però in passato la diplomazia imperava leggermente di più. Ora, che vive la rendita di un successo senza tempo, si concede dei lussi – anche sul piano dialettale – che pochi possono permettersi. Non solo nella musica. Ripartire da Zero, forse, è questa cosa qui.