Con il via libera del governo al nuovo decreto del presidente della Repubblica, molte pratiche legate all’esame della patente e agli automobilisti in genere, saranno semplificate. Ecco come e cosa cambia per chi ha un’automobile
Sbrigare le faccende inerenti la propria automobile rimanendo sdraiati sul divano di casa è possibile già per molte pratiche con lo Sportello telematico dell’automobilista, attivo dal 2000.
Lo strumento ha semplificato la vita ai cittadini ma con il via libera del governo al Dpr sarà possibile semplificare ancora di più le pratiche auto attraverso la dematerializzazione delle banche dati.
Esame patente, modifiche in arrivo per gli automobilisti | Ecco cosa cambia
Il ministro della PA, Renato Brunetta ha detto: “Con il Dpr aiutiamo ogni automobilista del Paese a fare presto e bene ogni tipo di pratica amministrativa, con risparmio di tempo e denaro”.
Il futuro sembra un po’ più roseo e possibile per tutti coloro che sono automobilisti in Italia. Per esempio, sarà possibile effettuare il cambio di proprietà di un’autovettura attraverso un dialogo on-line tra venditore ed acquirente. In tal modo si eviteranno le interminabili file presso sportelli e uffici.
Mentre, per ciò che concerne l’esame di guida, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Enrico Giovannini ha dichiarato, così come porta il Messaggero.
“Entro autunno ridurremo i tempi di attesa per la parte teorica della patente A”.
Infatti, proprio per l’esame della patente A, diverse modifiche sono in arrivo.
Sempre il ministro Giovannini, ha sottolineato come il governo è al lavoro per modificare le modalità di esame e validità della patente.
“Nello specifico per gli esami della patente A in quanto l’accesso progressivo alla patente A non ha mostrato alcun effetto positivo sulla sicurezza stradale pur comportando un onere amministrativo notevole”.
Inoltre, il ministro ha dichiarato anche che, attraverso il decreto MIMS del 27/10/2021, è stato ridotto notevolmente il numero delle domande delle prove di esame per la patente. I quesiti scendono così da 40 a 30, accorciando i tempi di gestione da 30 a 20 minuti. Giovannini dice:
“Questo ha permesso di incrementare fino al 20% il numero di sedute giornaliere presidiate da ogni esaminatore, senza che questo determini un peggioramento della qualità dell’esame”.
Infine, il governo ha anche approvato il Dpr che serve per l’operatività del nuovo Piano, integrato di attività e organizzazione e che include nel nome della semplificazione, alcuni dei documenti di programmazione delle singole amministrazioni, dal lavoro agile alla parità di genere.