Se tutto andrà come deve, l’Agenzia delle entrate inizierà la caccia agli evasori attraverso i controlli incrociati a luglio. Il nuovo algoritmo è pronto, si attende solo l’ok del Garante per la privacy. Come funzionerà il nuovo algoritmo che scoverà i “furbetti”
Il nuovo algoritmo sviluppato dal fisco per trovare i contribuenti italiani a più alto rischio evasione sarebbe pronto. Dovrebbe entrare in azione a luglio e prevede controlli incrociati su bollette e costi.
Come riporta il Messaggero: “Questa volta dovrebbe essere quella giusta visto che lo schema di decreto ministeriale è già stato trasmesso al Garante per la privacy”. Come funzionerà il nuovo algoritmo che incastrerà gli evasori fiscali.
Il governo ha dato l’ok, ora il nuovo algoritmo è quasi pronto ad entrare in azione. Ciò che si aspetta, al momento, è solo il via libera del Garante della privacy. Insomma, se tutto andrà come deve da luglio l’algoritmo del fisco entrerà in azione per scovare gli evasori.
L’obiettivo è sottoporre i contribuenti a controlli ferrati e costanti con l’attivazione di tutti gli algoritmi che permettano attraverso le banche dati del Fisco di cacciare gli evasori fiscali.
L’azione incrociata delle informazioni per scovare i furbetti del fisco rientra nel piano di ripresa e resilienza del governo. La base di questa azione governativa è spingere i contribuenti all’adempimento spontaneo.
Verranno inviate lettere in cui verrà informato il cittadino di saldare il conto prima che venga avviato un accertamento formale. L’impegno con l’Europa da parte dell’esecutivo è di aumentare del 15% l’invio di tali lettere. Si prevede l’invio delle missive per oltre 2,5 milioni di contribuenti.
Così al centro dell’Agenzia delle Entrate e della Guardia di Finanza entreranno diversi dati. Si agirà sia attraverso i conti correnti, sia attraverso le carte di credito, alle spese per lo sport, ai registri immobiliari e mobiliari fino alle spese sanitarie.
In modo particolare, come riporta Il Messaggero, il nuovo algoritmo del fisco funzionerà attraverso la creazione di due liste di contribuenti dove verranno individuati due tipologie di evasori.
Da specificare che in entrambi i casi non verranno indicati i nomi reali dei contribuenti ma solo degli pseudonimi. Solo nel momento in cui verrà inviata la lettera informativa verrà reso noto il nome.
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