Guerra in Ucraina, giorno 95. I russi continuano ad avanzare nel Donbass e nelle ultime ore tutti le forze militari si sono concentrate su Severodonesk.
La città pare sia già sotto il controllo di Mosca. Nella notte lo ha scritto su Telegram il leader ceceno Ramzan Kadyrov e la notizia è stata poi ripresa dall’agenzia Tass. Impossibile per ora capire se davvero la città è stata conquistata ma le parole di Kadyrov sembrano indicare proprio questa possibilità.
“La città è liberata. I residenti possono stare tranquilli: d’ora in poi non saranno più in pericolo”, ha detto attraverso il suo canale di messaggistica online. La notizia non è confermata da altri media e nello stesso tempo la controffensiva ucraina sta lottando per tamponare l’avanzata russa, soprattutto a ovest.
“Le forze ucraine hanno distrutto oltre il 30% dei moderni carri armati russi dall’inizio dell’invasione”, ha detto il consigliere del ministro dell’interno ucraino, Viktor Andrusiv. “Prima della guerra contro l’Ucraina, la Russia aveva circa 3mila carri armati moderni. Ma ora Mosca è costretta a rimettere in servizio i vecchi carri armati di progettazione sovietica T-62, risalenti agli anni ’70”.
L’invasione russa dell’Ucraina si sta concentrando ormai solo nel Donbass, con qualche battaglia vinta dai soldati di Mosca. Severodonesk sarebbe una città importante da conquistate per Putin, perché il primo vero grande centro abitato della regione di Lugansk.
Guerra Ucraina, il ceceno Kadyrov: “Severodonesk conquistata”. Avanzata russa a ovest
Per Kiev, perderla potrebbe essere un problema, che potrebbe spingere a nuova controffensiva ucraina. Armata con le nuove dotazioni che stanno arrivando da quattro Paesi occidentali.
Intanto, dal Cremlino hanno detto che non ci sarà un referendum per l’annessione alla Russia della regione ucraina di Kherson. Non finché saranno in corso pesanti scontri. Lo ha sottolineato il vice capo civile-militare dell’amministrazione nominata da Mosca, Kirill Stremousov.
“Annunceremo più avanti quando avrà luogo una sorta di votazione o plebiscito, ma non sarà oggi e non sarà domani. Perché il nostro compito principale è ristabilire l’ordine e organizzare un sistema amministrativo nella regione di Kherson”, ha detto Stremousov.