È entrata nel vivo la convention dell’Nrs, la potente lobby delle armi in America. A tre giorni dalla strage di bambini a Uvalde in Texas. I vertici dell’associazione hanno lanciato un messaggio opposto a quello che si aspettava l’amministrazione Biden. Quest’ultima è stata attaccata pesantemente dall’amministratore delegato della lobby.
La convention ha osservato un minuto di silenzio per le vittime della strage nella scuola elementare in Texas, ma allo stesso tempo ha ribadito che la colpa non è della vendita di armi in America.
“Tutti i membri della Nra piangono i morti di un mostro criminale che ha causato un dolore inimmaginabile“: Lo ha detto l’ad della National Rifle Association, il gruppo che promuove la vendita di armi negli Usa, aprendo la convention di Houston, ricordando la strage di Uvalde. Ma i familiari delle vittime della strage in Texas e di altre carneficine in America si aspettavano di sentire anche parole che potessero andare verso una limitazione di armi negli Usa. Lo stesso presidente degli Stati Uniti, subito dopo l’attacco armato di martedì aveva chiesto al Congresso di agire per fermare la potente lobby delle armi
E proprio Joe Biden, nel corso della convention, è stato preso di mira dai dirigenti della lobby e indirettamente anche da alcuni politici repubblicani che hanno deciso di partecipare alla convention, continuando a sostenere la vendita e la distribuzione di armi negli Stati Uniti.
Come il senatore Ted Cruz che si è presentato sul palco della manifestazione difendendo la libertà di acquistare armi.
“Le elite della politica e delle grandi aziende ci dicono che la colpa del male che si è manifestato a Uvalde e altrove è delle armi. Ma togliere le armi alle persone responsabili non renderà gli Stati Uniti più sicuri” le parole del senatore repubblicano. “Per alcune persone, in alcune zone del Paese, possedere le armi è una questione di sopravvivenza“, ha attaccato.
A fargli eco i vertici della Nsr: “Abolire il secondo emendamento non è la risposta, le proposte di Biden sul controllo delle armi limitano il diritto umano fondamentale degli americani di autodifendersi” ha detto l’ad del gruppo, Wayne LaPierre. “Non siamo d’accordo con Biden“, ha aggiunto riferendosi alla frase del presidente sul fatto che il “secondo emendamento non è assoluto“. “Eliminare il diritto all’autodifesa non è la risposta“, ha ribadito. “Il governo federale non può legiferare contro il male“, ha attaccato.
Ma in tanti si sono ritrovati all’esterno del centro congressi di Houston dove ha avuto luogo la convention. Manifestanti per protestare contro la violenza armata. Tanti i familiari di persone che sono state uccise dalle armi, tra le quali molte madri che hanno dovuto seppellire i loro figli. Alla protesta ha preso parte anche il candidato democratico al posto di governatore in Texas, Beto O’Rourke, che ha fatto un breve intervento ricordando le vittime delle stragi di Uvalde, Sandy Hook e Parkland.
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