Gianluca Vacchi, imprenditore celebre per i suoi balletti social, finisce al centro della cronaca: denunciato con accuse gravissime.
Gianluca Vacchi, balletti e non solo. Il noto imprenditore che, da anni, porta avanti diverse attività, è diventato celebre sui social grazie a particolari performance video. Noti, infatti, i suoi exploit sulla barca in estate. Balli incredibili che racchiudono lo spirito di un uomo senza tempo, pronto a mettersi in gioco da ogni punto di vista: fisico perfetto, vestiti firmati, look sgargiante.
Sembra avere la vita in mano, tutta apparenza: ad aprire gli occhi – secondo le ultime ricostruzioni – è una delle collaboratrici domestiche che lavora per lui. La donna, stufa di certe dinamiche, lo avrebbe denunciato: le accuse sono gravissime. Si parla di violenza, ma la questione sembrerebbe essere molto più profonda.
Gianluca Vacchi, accuse pesantissime: la denuncia della collaboratrice domestica
La 44enne ripercorre, nella citazione civile, 4 anni di “inferno” – testuali parole – mentre lavorava per lui in Sardegna: una vera e propria Odissea fra pretese e incertezze. Non solo sul piano contrattuale. Veniva, infatti, chiesto loro di firmare un contratto di riservatezza: il plurale deriva dalla certezza – secondo la ricostruzione della donna – che Gianluca Vacchi avrebbe sfruttato la propria coercizione nei confronti di altre donne. L’accordo di riservatezza era dovuto alla possibilità – anzi, l’obbligo – di non divulgare quello che avveniva in barca o altrove.
Terminato il contratto, però, la colf 44enne rompe il silenzio e squarcia la cortina di fumo attorno a un personaggio controverso: “Dovevamo andare a tempo ai suoi balletti. Altrimenti scattavano multe salatissime – racconta la collaboratrice – lo stesso se non riuscivamo a trovare i suoi vestiti. Una volta, per un video venuto male, ha scagliato una lampada per le riprese contro il muro”. Episodi di violenza e condizioni di lavoro sui generis. Una vicenda che resta da appurare, siamo solo alle prime battute, ma le conseguenze rischiano di essere pesantissime. “Enjoy”, una volta, forse. Ora Vacchi sorride meno.
