Guerra Russia Ucraina. Le notizie di venerdì 27 maggio 2022. Gli aggiornamenti sul conflitto.
Novantatreesimo giorno di guerra, prosegue l’avanzata delle Forze Armate di Mosca: l’Esercito russo stringe la morsa su Severodonetsk ed “è al momento in vantaggio” nella Regione di Lugansk, come ha ammesso ieri il Generale ucraino Oleksiy Gromov.
Zelensky torna a parlare di “genocidio” nel Donbass, mentre gli Stati Uniti si preparano a inviare a Kiev i missili a lungo raggio che potrebbero permettere all’Ucraina di arginare l’avanzata russa nella Regione di Lugansk. Nel frattempo Mario Draghi ha sentito il Presidente russo Putin: “La crisi alimentare che si sta avvicinando avrà proporzioni gigantesche e conseguenze terribili”, ha spiegato il Premier. La replica di Mosca: “E’ Kiev che blocca i porti, siamo pronti a collaborare a patto che siano eliminate le sanzioni“.
23.45 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha promesso che il Donbass sarà “di nuovo Ucraina“, in un momento in cui le forze russe stanno guadagnando terreno nella regione. Parlando nel consueto videomessaggio serale, ripreso dalla Cnn, il leader ha ammesso che al momento la situazione in Donbass è “molto difficile”: “Ecco perché dobbiamo aumentare le nostre difese, aumentare la resistenza, così che il Donbass torni a essere Ucraina. Anche se la Russia porterà tutta la sofferenza e la distruzione nel Donbass noi ricostruiremo ogni città, ogni comunità“.
20.46 – La Russia dovrebbe collaborare con le indagini della Corte penale internazionale sui presunti crimini di guerra commessi durante l’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca, ha detto venerdì il procuratore del tribunale all’Afp. “L’invito è lì. La mia porta è aperta e continuerò anche a bussare alla porta della Federazione Russa“, ha detto il procuratore della Cpi Karim Khan in un’intervista al tribunale dell’Aia
20.00 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha avuto una “conversazione telefonica con il Primo Ministro Mario Draghi e lo ha Informato sulla situazione al fronte“. “Ci aspettiamo ulteriore supporto per la difesa dai nostri partner“, ha scritto Zelensky su Twitter. Zelensky nel corso della telefonata con il premier italiano Mario Draghi “ha sollevato il problema dell’approvvigionamento di carburante. Sono stati discussi i modi per prevenire la crisi alimentare. Dobbiamo sbloccare i porti insieme“. Nel frattempo, il presidente russo Vladimir Putin ha detto al cancelliere austriaco Karl Nehammer, con cui ha avuto una conversazione telefonica, che Kiev ostacola il processo negoziale con la Russia. Lo riferisce il Cremlino, come riporta la Tass. I tentativi di incolpare la Russia per i problemi con le forniture alimentari sono “infondati”.
19.55 – Il Cremlino starebbe pianificando una seconda offensiva a Kiev in autunno, dopo quella fallita a fine febbraio all’inizio della guerra, nella convinzione di poter ottenere una vittoria su larga scala. Lo rivela il sito indipendente Meduza, secondo cui fonti vicine al Cremlino e all’amministrazione Putin parlano di una fiducia diffusa nella leadership di Russia Unita, il partito di governo, su una possibile vittoria in Ucraina prima della fine dell’anno. “Alla fine li ridurremo in poltiglia. L’intera faccenda sarà probabilmente conclusa entro l’autunno“, ha detto una fonte.
19.50 – “Nell’ultimo mese i combattimenti sono cambiati. La guerra ora è diversa. I russi accumulano grandi quantità di artiglieria su un piccola zona e colpiscono le nostre posizioni. La difficoltà è che noi dobbiamo difendere un confine lungo più di 1000 km e il nemico è libero di scegliere dove avanzare. Noi dobbiamo avere le armi per difenderci e fare la controffensiva. Perciò la guerra non finirà presto se non riceveremo armi necessari“. Ad affermarlo è il consigliere del ministro degli Interni dell’Ucraina Anton Geraschenko in un diretta sui social.
19.40 – Dopo l’Ucraina, a dover temere è la Polonia? A farlo pensare è Ramzan Kadyrov, capo della Repubblica Cecena e leader dei miliziani del Paese, secondo quanto si vede in un video diffuso da un giornalista della Bbc che mostra il leader ceceno dire di essere “interessato” a Varsavia e che “se arrivasse l’ordine (da Mosca), in sei secondi vi mostreremmo di che cosa siamo capaci”. Dal video, che però non è chiaro quando sia stato girato, sembra emergere come il leader ceceno Ramzan Kadyrov sarebbe pronto ad attaccare la Polonia
19.10 – “E’ stato osservato che Kiev sta facendo ostruzionismo nel processo di negoziati tra rappresentanti russi e ucraini“. Lo riferisce il Cremlino, come riporta l’agenzia Tass, riguardo quello che il presidente russo Vladimir Putin ha detto al cancelliere austriaco, Karl Nehammer, con un’accusa agli ucraini a più di tre mesi dall’invasione russa dell’Ucraina, dall’annuncio di quella che per il leader russo è una “operazione militare speciale”.
18.55 – Il raccolto di grano In Ucraina è stimato quest’anno pari a 19,4 milioni di tonnellate, circa il 40% in meno rispetto ai 33 milioni di tonnellate previsti mentre al contrario sale la disponibilità in Russia dove la produzione aumenta del 2,6% per raggiungere 84,7 milioni di tonnellate delle quali circa la metà destinate all’esportazioni (39 milioni di tonnellate). E’ quanto emerge dall’ analisi della Coldiretti in riferimento all’importante colloquio tra Putin e Draghi sulla necessità di sbloccare il traffico navale sul Mar Nero.
18.40 – Matteo Salvini potrebbe andare a Mosca nei prossimi giorni. E’ quanto filtra da fonti del partito, sottolineando che nessun viaggio è stato ancora organizzato. Nel pomeriggio una nota della Lega ha ribadito l’impegno del segretario per arrivare a un tavolo per la pace: “Anche la Lega, e io personalmente, insistiamo e insisteremo per far tornare le parti in conflitto al tavolo dei negoziati e per un cessate il fuoco, per evitare che la guerra faccia altri morti, prosegua o peggio ancora si estenda“.
18.20 – L’Occidente ha mosso contro la Russia “una guerra totale“. E’ l’accusa rilanciata dal ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, che denuncia come le potenze occidentali stiano “cancellando la Russia e tutto quanto è collegato” con il Paese, anche scrittori, compositori e altre figure culturali. “L’Occidente ha dichiarato guerra contro di noi contro tutto il mondo russo. La cultura di cancellare la Russia e tutto quanto è collegato con il nostro Paese sta già raggiungendo un punto di assurdità” ha detto Lavrov. Secondo il capo della diplomazia di Mosca, gli Stati Uniti e “i loro satelliti stanno raddoppiando, triplicando, quadruplicando gli sforzi per contenere il nostro Paese“, usando “la più ampia gamma di strumenti, dalle sanzioni economiche unilaterali ad una diffusa falsa propaganda nello spazio mediatico globale”.
18.00 – Va avanti l’impegno del premier Mario Draghi per lo sblocco delle esportazioni di grano dall’Ucraina, per scongiurare una crisi alimentare che potrebbe avere conseguenze disastrose. Come anticipato ieri, dopo aver sentito Vladimir Putin, Draghi ha sentito oggi il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky. “Il colloquio si è focalizzato sugli ultimi sviluppi della situazione sul terreno, con particolare riguardo alle regioni orientali del Paese” informa Palazzo Chigi. Draghi ha assicurato “il sostegno del governo italiano all’Ucraina in coordinamento con il resto dell’Unione Europea”. Il Presidente Zelensky ha espresso apprezzamento per l’impegno da parte del governo italiano e ha concordato con il Presidente Draghi di continuare a confrontarsi sulle possibili soluzioni”
17.40 – Il presidente russo, Vladimir Putin, in una conversazione telefonica con il cancelliere austriaco, Karl Nehammer, “ha definito infondati i tentativi di trasferire a Mosca la responsabilità della crisi alimentare globale e ha indicato le vere ragioni di questa situazione“. Lo si legge in una nota del Cremlino. “Si è svolto un approfondito scambio di opinioni su questioni relative alla sicurezza alimentare globale. Vladimir Putin ha sottolineato che i tentativi di rendere la Russia responsabile delle difficoltà con l’approvvigionamento di prodotti agricoli ai mercati mondiali sono infondati“, afferma il comunicato, secondo il quale Putin ha fornito “spiegazioni dettagliate delle vere cause di questi problemi, sorti, tra l’altro, a causa delle sanzioni anti-russe da parte degli Stati Uniti e dell’Unione europea“.
17.20 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che quasi la metà delle esportazioni di grano dell’Ucraina è attualmente bloccata perché la Russia continua a ostacolare le principali rotte di esportazione del Paese attraverso il Mar Nero e il Mar d’Azov, definendo la situazione una potenziale “catastrofe” per la sicurezza alimentare globale. “Oggi 22 milioni di tonnellate di grano sono tenute nei silos. Non possiamo fornirli ai mercati internazionali, dove sono necessari proprio in questo momento“, ha detto rivolgendosi a un think tank indonesiano di politica estera in un forum online, come riporta Cnn.
Il presidente ucraino ha anche detto che le stime delle Nazioni Unite secondo cui la carestia potrebbe colpire altri 50 milioni di persone quest’anno sono una stima “conservativa“: “La carestia non arriva da sola, è sempre accompagnata da un caos politico che esacerba la situazione, rovina la vita delle persone, creando condizioni insicure per la gente comune“, ha dichiarato. “A luglio, quando molti Paesi esauriranno le scorte del raccolto dell’anno scorso, sarà evidente che la catastrofe sta davvero arrivando“.
16.50 – In una guerra che ha distrutto intere famiglie, fa tremare il capitolo orfani. “Il numero di bambini che hanno perso i loro genitori, e che dunque sono rimasti orfani, è ancora difficilmente calcolabile. Noi dal 24 febbraio ne abbiamo identificati 1000. Più di 800 li abbiamo temporaneamente collocati in famiglie“. Lo dice all’Adnkronos il ministro delle Politiche sociali dell’Ucraina, Maryna Lasebna ed aggiunge: “Gli orfani e i minori rimasti senza cura genitoriale in Ucraina sono all’incirca 68 mila. Circa 63.500 sono stati assegnati a famiglie adottive, orfanatrofi di tipo familiare ecc“.
Ad aggravare il quadro, è la deportazione forzata registrata dal Governo ucraino sia di orfani che di famiglie con bambini verso i territori temporaneamente occupati o nella Federazione russa. “Ma è impossibile definire il numero esatto delle deportazioni, in quanto non abbiamo informazioni dai territori occupati e dalle città accerchiate. Abbiamo messo appunto un coordinamento interministeriale di indagine e contrasto di questo fenomeno che si rapporta con l’Ufficio del Presidente, il Parlamento e altri organi del Governo oltre alla comunità internazionale“.
16.25 – Il blocco da parte della Russia delle esportazioni di grano ucraino potrebbe favorire reti terroristiche in altre parti del mondo e potrebbe richiedere l’intervento militare Usa per evitare la destabilizzazione dei mercati. A lanciare l’allarme davanti alla Commissione Servizi armati del Senato Usa è stato il generale americano Christopher Cavoli, comandante delle forze Usa in Europa e Africa e prossimo comandante delle forze Nato in Europa.
16.16 – Colloquio telefonico tra il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il Premier Mario Draghi. Lo comunica lo stesso Zelensky in un tweet. “Ho informato il Presidente Draghi sulla situazione in prima linea. Ci aspettiamo ulteriore supporto per la difesa dai nostri partner. E’ stato sollevato il problema dell’approvvigionamento di carburante. Sono stati discussi i modi per prevenire la crisi alimentare. Dobbiamo sbloccare insieme i porti ucraini”, scrive Zelensky.
16.08 – Sono oltre 4mila i civili rimasti uccisi in Ucraina dallo scorso 24 febbraio. Lo rende noto l’Ufficio dell’Alto commissario Onu per i diritti umani che ha registrato almeno 4.031 morti e 4.735 feriti tra i civili. Tra le vittime ci sono almeno 261 bambini.
16.00 – I problemi più gravi legati alla guerra tra Russia e Ucraina saranno all’ordine del giorno dell’incontro dei capi di Stato e di Governo europei del 30-31 maggio. Al vertice parteciperà il Presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky. Lo afferma in una lettera di invito ai leader europei il Presidente del Consiglio europeo Charles Michel. Lo riporta Ukrinform.
15.46 – Vladimir Putin sta provando a incolpare l’Occidente per la crisi alimentare innescata dall’invasione russa dell’Ucraina. Lo ha dichiarato il Cancelliere tedesco Olaf Scholz intervenendo alla Giornata Cattolica di Stoccarda. “Questa narrazione putiniana deve essere rivista – aggiunge Scholz – abbiamo deciso di assistere la vittima di questa guerra di aggressione. La guerra di Putin è diretta contro l’ordine di pace scaturito dal ‘mai più’ che ha seguito due devastanti guerre mondiali. Putin vuole invece tornare alla legge del più forte“, conclude.
15.33 – “Dovremmo parlare dei cambiamenti climatici, dell’intelligenza artificiale o cercare pianeti lontani. Invece parliamo di città bombardate, donne violentate e grano rubato come se vivessimo all’epoca di Gengis Khan. Tutto perché un Paese ha deciso di distruggere un’intera nazione in Europa e appropriarsi della sua terra”. Così il Consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak su Twitter. “La Russia ha dimostrato di essere un Paese barbaro che minaccia la sicurezza mondiale: illogico, incoerente e inadeguato – prosegue Podolyak – rende ogni persona in Europa più povera, provocando carestie in Asia e nuovi conflitti. Dobbiamo fermare la Russia insieme, usando la forza per preservare l’ordine mondiale“, conclude.
15.17 – I colloqui con Kiev proseguono ma sono di basso profilo. Lo ha dichiarato il negoziatore e Presidente del comitato per gli affari internazionali della Duma Leonid Slutsky. “Questo formato forse non è finito”, ha aggiunto Slutsky, citato dalla TASS.
15.00 – Il Cancelliere austriaco Karl Nehammer avrà oggi un colloquio telefonico con il Presidente russo Vladimir Putin. Lo ha annunciato lo stesso Nehammer su Twitter. “Dopo i colloqui con il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky, il Premier ucraino Denis Shmygal, il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres e il Presidente turco Tayyip Erdogan, questo pomeriggio parlerò al telefono con il presidente russo Putin“. “Questo è il contributo dell’Austria nel quadro della sua politica attiva di neutralità. Solo il dialogo può aprire la strada alla pace in Ucraina“, ha aggiunto.
14.37 – Kiev non è ansiosa di parlare con la Russia di Vladimir Putin, ma deve affrontare la realtà e un incontro sarà necessario per porre fine al conflitto. Lo ha affermato il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky intervenuto in videocollegamento a una conferenza in Indonesia. “Ci sono cose da discutere con il leader russo. Non sto dicendo che il nostro popolo sia ansioso di parlare con lui, ma dobbiamo affrontare la realtà. Cosa vogliamo da questo incontro? Rivogliamo le nostre vite. Rivogliamo la vita di un Paese sovrano all’interno del proprio territorio. Ma la Russia non sembra essere pronta per colloqui seri“, ha spiegato Zelensky.
13.37 – Il Presidente russo Vladimir Putin ha definito le pressioni esercitate da una serie di Paesi ostili come “un’aggressione di fatto”. Lo riporta la TASS.
13.20 – I Ministri di Energia e Clima del G7, con la partecipazione per la prima volta del Giappone, si impegnano a porre fine ai finanziamenti pubblici a centrali elettriche a combustibili fossili all’estero entro la fine del 2022. E’ quanto si legge nel comunicato finale diramato al termine del vertice in corso a Berlino. I Paesi del G7 riferiscono che “a seguito dell’attacco russo all’Ucraina, il sostegno finanziario per società e cittadini colpiti da prezzi dei combustibili fossili in forte aumento è ora sull’agenda politica di molti Stati”.
13.11 – L’Occidente ha dichiarato alla Russia “una guerra totale”. Lo ha detto il Ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, che spiega come le potenze occidentali stiano “cancellando la Russia e tutto quanto è collegato” con il Paese. “L’Occidente ha dichiarato guerra contro di noi – dice Lavrov – contro tutto il mondo russo. La cultura di cancellare la Russia e tutto quanto è collegato con il nostro Paese sta già raggiungendo un livello di assurdità”, conclude.
12.57 – La Russia sta facendo in Ucraina “progressi lenti ma tangibili”. Lo ha detto il Premier britannico Boris Johnson in relazione all’avanzata delle Forze Armate di Mosca nel Donbass. Secondo Johnson il Presidente Vladimir Putin “sta continuando a rosicchiare terreno” pagando però un “caro prezzo per se stesso e per l’Esercito russo”. E’ “vitale ora sostenere militarmente gli ucraini”, ha aggiunto. Lo riporta Bloomberg Uk.
12.50 – Dall’inizio della guerra dell’invasione russa dell’Ucraina dello scorso 24 febbraio, 241 bambini sono morti e 438 sono rimasti feriti. Lo riporta NEXTA.
12.40 – Dieci persone sono morte e almeno 35 sono rimaste ferite da un missile lanciato dall’Esercito russo sulla caserma della Guardia Nazionale nel distretto di Dnipro. Lo ha reso noto il capo militare della Regione Gennady Korban, citato dall’Ukrainska Pravda. Secondo Korban ha riferito di tre missili lanciati dalla Regione di Rostov, uno dei quali ha colpito il bersaglio.
12.33 – La guerra economica scatenata dall’Occidente contro Russia e Bielorussia non impedirà un’ulteriore integrazione nell’Unione economica eurasiatica (EAEU). Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dalla TASS. “Ci sono difficoltà associate alla guerra economica contro almeno due membri dell’EAEU, Russia e Bielorussia. Ma questo non può interferire e non interferirà con l’ulteriore sviluppo e rafforzamento di questo formato”, ha aggiunto.
12.21 – La maggior parte della città di Lyman nell’Oblast di Donetsk è sotto il controllo dell’Esercito russo. Lo rende noto il governatore dell’Oblast di Donetsk Pavlo Kyrylenko, citato dal Kyiv Independent. In corso pesanti combattimenti intorno alla città, le truppe ucraine si sono ritirate su una nuova linea di difesa nell’area di Lyman, ha aggiunto Kyrylenko.
11.55 – I colloqui di pace con l’Ucraina sono congelati per volere di Kiev, ciò contrasta con le parole di Zelensky sulla necessità di negoziati al più alto livello. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dalla TASS. Secondo Peskov la leadership ucraina rilascia costantemente dichiarazioni che non chiariscono se Kiev sia pronta ad adottare un approccio sobrio e considerare il reale stato delle cose.
10.36 – L’esportazione delle merci dai porti ucraini è impedita dall’elevato numero di mine sovietiche, tra le 400 e le 500, che i militari russi hanno disseminato nel Mar Nero. Lo ha reso noto il portavoce dell’Amministrazione militare regionale di Odessa Sergiy Bratchuk, citato dalla BBC, sottolineando come Mosca abbia “creato una crisi alimentare nel mondo” e stia usando un “alibi informativo” facendo ricadere sull’Ucraina la responsabilità della carenza di cibo.
10.27 – “Il catastrofico svolgersi degli eventi potrebbe ancora essere fermato se il mondo trattasse la situazione in Ucraina dovrebbe. Se i potenti del mondo non flirtassero con la Russia, ma insistessero davvero per porre fine alla guerra“. Lo ha detto il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante il suo ultimo videomessaggio alla Nazione. Lo stesso Zelensky ha poi attaccato l’Unione europea a causa del mancato accordo sul sesto pacchetto di sanzioni a Mosca: “Da settimane il mondo non osa bloccare il sistema bancario russo”, le sue parole.
10.11 – Sono circa 70 i cadaveri ritrovati questa mattina nell’ex stabilimento di Oktyabr, a Mariupol. Lo riferisce il Consigliere del Sindaco Petro Andryushchenko. “Le persone sono rimaste tra le macerie dell’edificio dopo il bombardamento. I corpi sono stati chiusi in sacchi di plastica e portati per la sepoltura in una fossa comune nel villaggio di Stary Krym“, ha spiegato Andryushchenko.
10.03 – Nella giornata di ieri un ragazzo di 12 anni è rimasto ucciso a seguito dell’esplosione di un proiettile lasciato in strada nella zona di Kalmiusky, a Mariupol, vicino alla scuola numero 30. Lo comunica il Consigliere del sindaco Petro Andryushchenko allertando i cittadini: “Le armi russe continuano a uccidere i bambini a Mariupol anche dopo le operazioni attive. Fate attenzione. Ogni giorno, dite ai bambini di non toccare oggetti sospetti. Soprattutto proiettili, missili e altre armi”. Lo riporta Unian.
09.55 – “Questo è il sistema lanciafiamme russo Solntsepek. Alcuni partner evitano di fornire le armi necessarie per paura dell’escalation. Escalation, davvero? La Federazione russa usa già le armi non nucleari più pesanti contro l’Ucraina, bruciando vive le persone. Forse è il momento di rispondere e darci i lanciarazzi multipli MLRS?”. Questo il messaggio su Twitter del Consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podoliak.
09.45 – Mosca vuole “ridurre in cenere” il Donbass. Lo ha detto il Presidente ucraino, Volodymyr Zelensky commentando la posizione di svantaggio dell’Esercito ucraino nei confronti delle Forze Armate russe nell’est del Paese. “L’attuale offensiva degli occupanti nel Donbass può rendere la Regione disabitata. Vogliono ridurre in cenere Popasna, Bakhmut, Lyman, Lysychansk e Severodonetsk. Come Volnovakha, come Mariupol“, ha aggiunto. Lo riporta la CNN.
09.33 – Nella Regione di Kiev sono stati ritrovati 14 corpi di militari russi. I cadaveri sono stati esumati dagli specialisti della squadra di ricerca “Evacuation 200” nel villaggio di Sitnyaki, vicino a Makarov, e a Moshchun. Lo riporta Ukrinform.
09.22 – La dell’Ucraina orientale di Severodonetsk (l’unica nel Lugansk ancora sotto il controllo di Kiev) è sotto i bombardamenti incessanti delle Forze Armate russe. Il 60% delle abitazioni è completamente distrutto e il 90% degli edifici è stato danneggiato. Lo ha reso noto il Sindaco Oleksandr Stryuk, citato dalla BBC. Stryuk ha aggiunto che fino a oggi sono state uccise almeno 1.500 persone.
09.09 – Sono 29.750 i soldati russi rimasti uccisi durante la guerra in Ucraina. Lo sostiene il Ministero della Difesa di Kiev precisando che solo nell’ultima giornata 150 militari di Mosca hanno perso la vita. Nel bollettino odierno, si registrano inoltre 1.322 carri armati russi distrutti e 3.246 veicoli corazzati. 206 gli aerei da combattimento e 170 gli elicotteri abbattuti.
Il conflitto tra Mosca e Kiev giunge al novantatreesimo giorno, altra giornata di combattimenti intensi con le Forze Armate di Mosca che alzano la pressione sulla città di Severodonetsk e sono “al momento in vantaggio” nella Regione di Lugansk, come ha riconosciuto ieri il Generale ucraino Oleksiy Gromov.
Intanto Zelensky torna a parlare di “genocidio” nel Donbass, mentre gli Stati Uniti si preparano a inviare a Kiev i missili a lungo raggio che potrebbero permettere all’Esercito ucraino di arginare l’avanzata russa nella Regione di Lugansk. Ieri telefonata tra il Presidente del Consiglio Mario Draghi e Vladimir Putin: “La crisi alimentare che si sta avvicinando avrà proporzioni gigantesche e conseguenze terribili”, ha spiegato il Premier. La replica di Mosca: “E’ Kiev che blocca i porti, siamo pronti a collaborare a patto che siano eliminate le sanzioni“.
Immagina di aver finalmente sistemato tutto, di aver raggiunto la sicurezza finanziaria per te e…
Ti sei mai chiesto come le tue scelte alimentari possano influenzare il pianeta? Ogni volta…
RC Auto, il trucco per avere una polizza a prezzi stracciati: d'ora in poi non…
Quando arriva il freddo in Italia? In attesa che arrivi (per rimanere) prepariamoci mentalmente e…
WhatsApp è l'app di messaggistica di gran lunga più usata al mondo ma alcune funzioni…
Tutti pazzi per gli oggetti Ikea, ma questo che costa soltanto un euro è il…