La morte di Gianmarco Pozzi è al centro di opportune indagini da parte degli inquirenti: l’appello del papà Paolo arriva in una giornata particolare.
Gianmarco Pozzi è un giovane 28enne trovato senza vita all’interno di una intercapedine fra le villette di Ponza il 9 agosto 2020. Di fatto il padre Paolo ha lanciato un nuovo messaggio per fare luce sulla morte del figlio avvenuto due anni fa.
Di fatto nella mattinata di mercoledì 25 maggio 2022 è partita l’operazione fra Ponza e Roma che riguarderebbe anche la morte del ragazzo. Le dichiarazioni dell’uomo sono forti e vanno dritte al punto senza lasciare nulla al caso. A riportare la notizia è Fanpage.it.
Morte Gianmarco Pozzi, il commento del padre
Paolo Pozzi ha analizzato ai microfoni del quotidiano online le novità emerse sin dalle prime ore del mattino. “Sono felice perché sono stato svegliato alle sette dalla notizie di quest’operazione in corso tra Ponza e Roma partita dall’omicidio di Gianmarco. Spero che interrogando queste persone salti fuori cos’è successo quella sera. Siamo convinti che gli arrestati sappiano qualcosa e conoscano benissimo la verità“, ha ricordato il padre di Gianmarco Pozzi.
Di fatto sono in tutto otto le persone arrestate e accusate di essere dei narcotrafficanti. Le forze dell’ordine di Formia hanno dato via a un’inchiesta per fare luca sulla morte di Gianmarco Pozzi. Fra gli arrestati ci sarebbero anche delle persone che conoscevano direttamente la vittima. “Abbiamo chiesto di essere ascoltati dal pubblico ministero per fare un punto della situazione. Riteniamo che ci sia altro oltre questa indagine e che sia il punto di partenza per altri procedimenti“, ha spiegato l’avvocato Fabrizio Gallo che cura la difesa della famiglia Pozzi.
Indagini in corso per la morte del 28enne | Altri dettagli
I familiari si sono sempre opposti all’ipotesi di un incidente e hanno sempre dichiarato di voler trovare la verità sulla morte di Gianmarco. A loro dire, infatti, Gianmarco sarebbe stato picchiato e legato, poi il corpo gettato in un’intercapedine. La procura, invece, crede che la caduta accidentale sia comunque una pista da seguire, così come l’ipotesi di allucinazioni dovute ad una possibile intossicazione da cocaina.
Al centro dell’inchiesta anche il locale Bluemoon, luogo in cui il 28enne lavorava come buttafuori. Intanto sono otto le persone accusate di spaccio di droga fra Napoli, Roma e Ponza: cinque sono agli arresti domiciliari e tre con l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Proprio nella cittadina della provincia di Latina sarebbe giunta la cocaina mediante il trasporto con dei motoscafi. La speranza della famiglia è che uno degli arrestati, fra cui il gestore del night dove lavorava il 28enne e anche un suo amico, possa parlare di quanto accaduto.