Assalto al Congresso, nuovi guai per Donald Trump | L’accusa è molto grave

Donald Trump torna al centro della scena per una indiscrezione che ha a che fare con l’assalto al Congresso: la vicenda è molto intricata e le polemiche non mancano. 

L’ex presidente degli Stati Uniti torna alla ribalta con una notizia che porta dietro di sé un mare di polemiche. Al centro della questione ci sarebbe un personaggio dell’ambiente politico americano molto influente all’epoca della presidenza americana del Tycoon.

Trump assalto Congresso
Assalto al Congresso, nuovi guai per Donald Trump | L’accusa è molto grave

La rivelazione rilanciata sulla presunta dichiarazione di assenso di Donald Trump, per quanto concerne una determinata situazione, avrebbe trovato la ferma risposta dell’ex presidente americano. A parlare è il portavoce che commenta subito l’indiscrezione.

Assalto al Congresso e la novità che riguarda Donald Trump | I dettagli

L’assalto al Campidoglio avvenuto il 6 maggio 2021 è ancora al centro di nuove dinamiche e strascichi di natura anche politica. La folla urlò “impicchiamo Mike Pence” riferendosi chiaramente all’ex vicepresidente del governo guidato da Donald Trump, con tanto di presunto assenso dell’ora capo della Casa Bianca. A riportare la notizia è il sito Politico.

Trump assalto Congresso
Assalto al Campidoglio, la novità riguarda Donald Trump | I dettagli

Ci sarebbero almeno tre testimonianze, giunte dal Comitato della Camera, che avrebbero confermato l’indiscrezione rilanciata. Sarebbe stato proprio il capo dello staff della Casa Bianca, Mark Meadows, sempre secondo il Politico, ad informare alcune persone circa l’apprezzamento di Trump sull’ipotesi di impiccare il vicepresidente. Di fatto questo rancore nei riguardi di Pence sarebbe causato dalla decisione di certificare i voti elettorali per la vittoria di Joe Biden. Politico ha comunque fatto sapere di non poter verificare, in maniera autonoma, la veridicità della notizia.

La risposta di Trump

Non è tardata ad arrivare la risposta di Donald Trump mediante il portavoce Taylor Budowich che ha parlato di una campagna diffamatoria, partita dagli avversari, per screditare l’ex presidente. “Gli americani sono stanchi delle bugie e delle sciarade democratiche, ma, purtroppo, è l’unica cosa che hanno da offrire“, commenta Budowich.

A dicembre 2021 la Camera ha invece accusato Meadows di oltraggio al Congresso, con tanto di deferimento e procedimento pensale. Questa testimonianza sarebbe una delle più forti del Comitato, specialmente per quanto concerne la spiegazione dello stato d’animo di Trump dopo l’assalto a Capitol Hill.

Donald Trump avrebbe parlato con Pence lo scorso 6 gennaio per provare a convincerlo sul rifiuto di certificare il conteggio dei voti ottenuti alle presidenziali da Biden e da Trump. “Mike Pence non ha avuto il coraggio di fare ciò che avrebbe dovuto essere fatto per proteggere il nostro Paese e la nostra Costituzione“, aveva a distanza di pochi minuti dall’ingresso dei rivoltosi nel Campidoglio.

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