Le fotografie fatte dai militari russi sui prigionieri del Battaglione Azov mostrano tatuaggi con un simbolismo nascosto. Il ministero della Difesa russo accusa i soldati ucraini di simpatie neonaziste. Ma cosa rappresentano davvero quei tatuaggi
I soldati ucraini del famigerato Battaglione Azov si sono arresi ai russi. Fatti prigionieri, i militari russi chiedono loro di alzare la maglietta e di mettersi in mutande alla ricerca di tatuaggi.
Ciò che vogliono scoprire gli uomini del Cremlino in quei tatuaggi è il richiamo alla simbologia nazista. E ne trovano tanti. Le immagini, diffuse dal ministero della Difesa russo provano la vera natura dei miliziani ucraini. Quella che Mosca sta combattendo è una guerra contro il nuovo nazismo. Ecco cosa si nasconde dietro il simbolismo dei tatuaggi del Battaglione Azov.
Il simbolismo nascosto dei tatuaggi del Battaglione Azov
Tra i tatuaggi scrutati dai soldati russi, il simbolo più diffuso è quello del Battaglione, avvolto dai colori gialli e blu della bandiera ucraina. L’immagine rappresenta Wolfsangel, l’amo dei lupi, che rappresenta il primo stemma del partito fondato da Adolf Hitler, successivamente entrato nell’iconografia delle Ss.
Mentre, altri soldati hanno tatuato all’altezza delle spalle un sole nero, usato prima dalla Società Thule, una delle organizzazioni esoteriche che contribuirono all’ascesa del nazismo, usato anche dalle Schutzstaffel, ovvero le Ss.
La testa di morto, in gergo Totenkopf, è, invece un altro elemento presente nei tattoo dei soldati ucraini. L’immagine, in questo caso, figura un cranio dalla cui nuca emergono delle tibie incrociate. Anche in questo caso, il simbolo rientra, dal 1809 nell’iconografia militare e politica tedesca. Nel Terzo Reich il Totenkopf viene usato dalle Ss.
Anche le rune sono molto usate dai soldati del Battaglione Azov. In particolare l’Ôþalan. Questa runa sotto il nazismo fu usata dalle Ss durante la Seconda guerra mondiale.
Le svastiche che ricordano le Ss
Oltre all’Ôþalan, alcuni soldati del Battaglione si sono fatti marchiare con diverse svastiche. Ed è difficile credere che si tratti solo di coincidenza perché la svastica è un “antico simbolo slavo, pan-europeo”.
Poi c’è chi si è fatto tatuare sul collo il Sigrune, simbolo che indicava il sole ma che poi è stato associato alle iniziali delle Ss.
Dal video girato dai russi, si nota che le immagini sono registrate all’esterno della fabbrica Azovstal ma il ministero della Difesa russo ha però diffuso diverse altre foto. Queste ultime scattate in un luogo difficile da identificare.
Non si ha la certezza che le immagini sono rappresentative dei militari ucraini anche perché all’inizio della guerra in Ucraina furono proprio i russi a diffondere alcuni video e fotografie, accuratamente montati per screditare Zelensky.
Il simbolismo esoterico dei tatuaggi del Battaglione Azov
Ma tra i frame diffusi dai russi non si può non notare la grande croce celtica che domina il petto di un uomo. In alto, due cifre: 14 e 88. Il sito dell’Anti defamation league ne spiega il significato:
“Si tratta di una combinazione di due popolari simboli numerici dei suprematisti bianchi. Il 14 è l’abbreviazione dello slogan 14 parole: dobbiamo garantire l’esistenza del nostro popolo e un futuro per i bambini bianchi. Mentre, l’88 rappresenta l’esclamazione Heil Hitler”.
C’è poi un ultimo simbolo che i soldati del Battaglione Azov hanno deciso di tatuarsi sui propri corpi, quello esoterico. Alcuni di loro hanno tatuaggi con caproni, animali mitologici e pentacoli che richiamano il satanismo.
Il Battaglione Azov, che nel 2014 aveva poche centinaia di seguaci, oggi può contare su qualche migliaio di uomini. Una percentuale minima se la si paragona alle forze armate di Kiev. Eppure, i tatuaggi presenti sul corpo dei volontari ucraini dimostrano il legame tra loro e il Terzo Reich. Un legame che, in questi tre mesi di guerra, è stato a lungo dimenticato.