Guerra Russia Ucraina. Le notizie di lunedì 23 maggio 2022. Gli aggiornamenti sul conflitto.
Ottantanovesimo giorno di guerra, dopo essersi assicurato il controllo di Mariupol con la caduta dell’acciaieria Azovstal, l’Esercito russo lancia l’attacco militare alla Regione del Lugansk. Le Forze Armate di Mosca intensificano l’offensiva nell’est dell’Ucraina con l’escalation nel Donbass, l’accerchiamento di Severodonetsk e i raid missilistici su Zytomyr.
Nel frattempo gli Stati Uniti valutano l’invio di truppe a Kiev per proteggere l’Ambasciata americana. E Parigi gela Zelensky sull’ingresso di Kiev nell’Unione europea: “Ci vorranno 15-20 anni”, ha spiegato il neoministro per gli Affari europei Beaune. Oggi il Presidente ucraino sarà a Davos per il World Economic Forum.
23.15 – I leader occidentali secondo i quali la Russia “deve essere sconfitta” non hanno studiato bene la Storia. Lo ha detto il ministro degli Esteri di Mosca, Serghei Lavrov, citato dall’agenzia Tass. “Dicono – ha affermato Lavrov – che la Russia deve essere sconfitta, che devono sconfiggere la Russia, fare in modo che la Russia perda sul terreno. (…) Devono essere andati male a scuola. Hanno tratto conclusioni errate dalla comprensione del passato e della Russia“.
22.39 – La riconquista militare della Crimea da parte di Kiev sarebbe possibile solo al prezzo di enormi perdite umane. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, citato da Ukrainska Pravda. Un conflitto per la riconquista della penisola annessa nel 2014 dalla Russia potrebbe portare alla morte di “centinaia di migliaia” di soldati ucraini, ha affermato il presidente.
22.26 – La Procura generale ucraina ha spiccato un nuovo ordine d’arresto nei confronti dell’ex presidente filorusso Viktor Yanukovich, accusato di “tradimento” per l’accordo di Kharkiv del 2010 con Mosca sulla base navale di Sebastopoli, che ha assicurato l’autonomia amministrativa della città, quartier generale della Flotta russa sul Mar Nero. La Procura, riferisce Reuters online, accusa l’ex presidente di aver contribuito al rafforzamento della presenza militare russa in Crimea decisiva per la successiva annessione nel 2014. Yanukovich, già condannato a 13 anni di carcere in contumacia per i morti di Maidan a Kiev, è ricercato anche per essere fuggito dal Paese con l’appoggio dei militari di Mosca. Attualmente l’ex presidente si troverebbe nella città di Anapa, nella fascia costiera meridionale russa davanti alla Crimea.
21.50 – “Non accetto nessun incontro con mediatori russi, ma solo con il presidente Vladimir Putin, e la questione sul tavolo deve essere una sola: far finire la guerra“. Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky, citato dall’agenzia Ukrinform. “Senza di lui non si prendono decisioni e dobbiamo esserne ben consapevoli – ha aggiunto Zelensky -. E se stiamo parlando di una decisione per porre fine alla guerra, senza di lui questa decisione non sarà presa“.
21.35 – Tre civili sono stati uccisi oggi in diversi bombardamenti russi nella regione di Donetsk, mentre altri sei sono rimasti feriti, secondo quanto riferisce l’agenzia Ukrinform, citando il governatore, Pavlo Kyrylenko. I bombardamenti, ha precisato il governatore, sono avvenuti sulle località di Zora, Soledar e Adamivka.
20.35 – La rete della metropolitana di Kharkiv, la seconda città ucraina nel nord-est del Paese, tornerà da domani in funzione, dopo essere stata usata come rifugio antiaereo dall’inizio della guerra. Lo ha annunciato il sindaco Ihor Terekhov, citato dalla Cnn.
20.15 – Altri 48 militari russi saranno processati per crimini di guerra in Ucraina. Lo ha detto la procuratrice generale ucraina, Iryna Venediktova, in collegamento a Davos, ripresa dal Guardian. “Sospetti sono stati segnalati su 49 individui che abbiamo cominciato a perseguire per crimini di guerra“, ha detto la procuratrice, considerando anche il primo soldato russo condannato oggi all’ergastolo da un tribunale di Kiev. Le autorità ucraine hanno una lista di circa 600 sospetti per crimini di guerra, di cui due casi che riguardano tre persone sono già approdati in tribunale, ha detto.
20.11 – È stato raggiunto un accordo per far uscire i combattenti rimasti all’interno dello stabilimento, dopo 83 giorni. “Ci sono ancora molte persone rimaste” nell’area “e continuiamo a negoziare per farle uscire da lì“, sottolinea però il vice ministro della Difesa ucraino
20.07 – “Non mi sono mai vergognato tanto del mio Paese come il 24 febbraio di quest’anno“. Con queste parole, il diplomatico russo assegnato all’Onu di Ginevra, Boris Bondarev, annuncia la sua defezione. L’invasione è un “crimine“, “una sanguinosa, insensata, e assolutamente non necessaria ignominia“, ha aggiunto. Bondarev.
19.55 – Mark Milley ha anche parlato della telefonata di pochi giorni fa con l’omologo russo, Valeriy Gerasimov, è stata “utile” nell’ottica di “gestire i rischi ed evitare possibili escalation“. Milley ha spiegato che “le comunicazioni a livello militare tra i due Paesi rimangono aperte”.
19.45 – In Ucraina non sono presenti istruttori militari statunitensi. Lo ha dichiarato in conferenza stampa il capo di stato maggiore congiunto americano, Mark Milley,
sottolineando che ogni decisione in merito spetta al presidente.
19.30- Sono “oltre 13 mila” i casi di presunti crimini di guerra russi in Ucraina su cui indagano le autorità ucraine. Lo ha detto al Washington Post la procuratrice generale ucraina Iryna Venediktova, nel giorno in cui a Kiev è stato condannato all’ergastolo il primo militare di Mosca processato per crimini di guerra.
19.10 – L’esplosione di un ordigno che ieri ha ferito insieme alle sue guardie del corpo Andriy Shevchyk, il sindaco filorusso di Energodar, nel sud-est dell’Ucraina, è stato un “attacco terroristico” condotto da “elementi nazionalisti” ucraini. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalla Tass, spiegando che quanto accaduto “obbliga certamente il nostro esercito a essere vigile e compiere passi per evitare che si ripetano questi attacchi“.
19.00 – Le sanzioni imposte alla Russia, hanno contribuito a svelare la vita privata di Putin. Da quando è iniziato il conflitto, sono aumentate le indiscrezioni sugli aspetti più personali del leader del Cremlino. Pochi giorni fa, il Regno Unito ha deciso di colpire anche la sua ex moglie e la presunta amante, mentre le due figlie ufficiali, erano già state oggetto di alcune misure restrittive.
18.40 – Un processo contro i militari ucraini che si sono arresi presso l’acciaieria Azovstal si svolgerà a Mariupol, ha detto all’ Interfax una fonte a conoscenza dei preparativi per il procedimento. Sarà seguito, secondo gli autori dello statuto del tribunale, da diverse altre fasi, che potrebbero aver luogo in altre località, ha quindi aggiunto.
18.14 – La Polonia ha annunciato la risoluzione di un accordo firmato quasi 30 anni fa con la Russia sulle forniture di gas e le infrastrutture. “La Polonia denuncia l’accordo intergovernativo sul gas del 1993 relativo al (gasdotto) Yamal. L’aggressione della Russia all’Ucraina ha confermato la correttezza della valutazione del governo polacco nella direzione di un’indipendenza completa dal gas russo”. Ha scritto su Twitter la ministra dell’Ambiente, Anna Moskwa.
17.55 – La frase “nave russa, vai a farti fottere!“, pronunciata nei primi giorni della guerra in risposta alle minacce ai difensori dell’Isola dei Serpenti nel mar Nero, è diventata uno dei simboli della resistenza ucraina, tanto che l’iconica immagine di un soldato che solleva il dito medio contro una nave nemica in fiamme mentre cola a picco è stata impressa in un francobollo. Ora, riferisce l’Ukrainska Pravda, le guardie di frontiera di Kiev hanno rivelato che la vera identità dell’autore della frase è stata finora tenuta segreta per motivi di sicurezza, visto che il soldato non era ancora “al sicuro“, dopo essere stato fatto prigioniero dai russi.
17.20 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha firmato una legge che prevede la possibile confisca delle proprietà e dei beni di coloro che sono accusati dalle autorità di Kiev di sostenere l’invasione dell’Ucraina da parte delle truppe russe. Lo riportano il Washington Post e la testata online Meduza citando una nota pubblicata sul sito internet della presidenza ucraina.
17.05 – Volodymyr Zelensky, Vladimir Putin, Joe Biden, Xi Jinping, Olaf Scholz e Ursula Von der Leyen sono tra le 100 persone più influenti del mondo, nella categoria ‘leader’, secondo la classifica annuale di Time.
16.38 – Dall’inizio dell’offensiva in Ucraina le forze russe hanno distrutto “177 aerei ucraini e oltre 3.200 mezzi corazzati nemici“. lo ha riferito il portavoce della Difesa di Mosca Igor Konashenkovin in un breafing. In particolare, sono stati distrutti anche 125 elicotteri, 990 droni, 319 batterie antiaeree e oltre 1.600 pezzi di artiglieria, “tra cui diversi howitzer americani forniti a Kiev“. Nella sola giornata di ieri, gli attacchi aerei hanno “ucciso oltre 230 nazionalisti ucraini“, ha detto il portavoce.
16.23 – Il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden in un articolo per Time ha definito il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky un leader degno del coraggio e della resilienza del popolo ucraino e le sue azioni durante la guerra con la Russia un esempio per i Paesi liberi del mondo. “Con il supporto degli Stati Uniti, dei nostri alleati e partner, lui ha lasciato il segno nella storia e ha dimostrato al mondo che l’Ucraina durerà a lungo e il suo popolo alla fine avrà un futuro democratico così tanto desiderato”, ha aggiunto Biden. Lo riporta Ukrinform.
16.05 – Gli Stati occidentali dovrebbero intensificare l’assistenza militare a Kiev, oltre a preparare piani per le “prossime sfide” in Ucraina. Lo ha dichiarato il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin, citato dalla TASS. “Le Forze Armate ucraine avranno bisogno del nostro sostegno costante. Gli Stati Uniti si sono impegnati a sostenere l’Ucraina a lungo termine. Ecco perché il Presidente Biden ha recentemente firmato una fattura di finanziamento di 40 miliardi di dollari per aiutare l’Ucraina”, ha aggiunto Austin.
15.53 – Il Presidente russo Vladimir Putin sarebbe scampato a un attentato dopo l’inizio dell’operazione speciale in Ucraina. Lo rivela il capo dell’intelligence del Ministero della Difesa ucraino Kyrylo Budanov, citato dall’Ukrainska Pravda. “C’è stato un tentativo non molto tempo fa. Si tratta di un’informazione non pubblica e di un tentativo assolutamente fallito. Ma è successo davvero circa 2 mesi fa”, ha spiegato Budanov.
15.44 – Kiev critica le dichiarazioni di Parigi sulla potenziale adesione dell’Ucraina all’Ue tra 15-20 anni. In risposta al Ministro francese per gli Affari europei Clément Beaune, il portavoce del Ministero degli Esteri ucraino Oleh Nikolenko ha detto alla Pravda europea che Kiev insiste per ricevere lo status di candidato Ue a giugno. “L’Ucraina è l’unico Stato in Europa dove le persone difendono i valori europei a costo della propria vita”, ha detto Nikolenko. Lo riporta il Kyiv Independent.
15.33 – “Per l’assistenza macrofinanziaria di lungo termine all’Ucraina dobbiamo considerare tutte le misure con precisione. La Germania è aperta alla discussione, preferiamo tutte le misure per i prestiti. Tutte le misure simili al Next generation Eu non saranno sostenute dal Governo tedesco“. Lo ha detto il Ministro degli Esteri tedesco Christian Lindner al suo arrivo alla riunione dell’Eurogruppo.
15.17 – Un autobus utilizzato per evacuare i civili vicino a Vrubivka, nel Lugansk, è finito sotto il fuoco delle truppe di Mosca ma 18 persone sono riuscite a mettersi in salvo. Lo riferisce il capo dell’Amministrazione militare regionale Serhiy Gaidai, citato da Ukrinform.
15.05 – L’Esercito russo ha ucciso almeno 4.600 civili in Ucraina dal 24 febbraio, inclusi 232 bambini. Lo rende noto la procuratrice generale ucraina Iryna Venediktova, citata dal Kyiv Independent. I dati non tengono conto delle vittime sui territori attualmente occupati dalla Russia.
14.55 – La comunità internazionale dovrà necessariamente “svegliarsi” perché la guerra che Mosca ha mosso all’Ucraina “sta bussando alle porte”. I militari di Kiev “non stanno combattendo solo per l’Ucraina ma anche per i valori” della democrazia e della libertà. Lo ha detto al World Economic Forum di Davos il Sindaco di Kiev Vitaly Klitschko, rivolgendosi ai leader occidentali.
13.39 – La Polonia sta assumendo verso la Russia una “posizione rabbiosa, sull’orlo della follia”, quindi è inutile fare previsioni sulla situazione relativa al transito del gas russo attraverso il gasdotto Yamal-Europa. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato da Ria Novosti.“Ora stiamo vedendo quale posizione frenetica, sull’orlo della follia, stanno assumendo le Autorità polacche. Pertanto, non c’è quasi nulla da dire ed è impossibile prevedere qualunque scenario”, ha precisato Peskov.
13.33 – “Ogni giorno i militari russi rubano il nostro grano, poi lo portano via nave in altri Paesi. Stiamo cercando di reagire molto rapidamente, stiamo lavorando a livello del Ministero degli Esteri con le Ambasciate di questi Paesi”. Lo ha detto il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel corso del suo intervento al World Economic Forum di Davos. “Penso che se capisci da dove viene questo grano e come la Russia lo ha ottenuto, non puoi comprarlo illegittimamente“, ha sottolineato Zelensky.
13.23 – L’economia russa sta reggendo bene alle sanzioni occidentali. Lo ha detto il Presidente russo Vladimir Putin nel corso di una conferenza stampa congiunta a Sochi con il Presidente bielorusso Aleksander Lukashenko. Lo riporta Ria Novosti.
13.18 – Dopo l’attacco aereo russo sul villaggio di Desna, nella Regione di Chernihiv, sono stati ritrovati sotto le macerie i corpi di 87 rimaste uccise. Lo ha riferito il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky, citato da Ukrinform, durante un discorso al World Economic Forum di Davos. “Come Presidente di un Paese in guerra, penso al presente dell’Ucraina e a quante persone muoiono ogni giorno”, ha aggiunto Zelensky.
13.07 – La Polonia chiude il contratto per le forniture di gas russo prima della naturale scadenza. L’accordo firmato nel 1993 sarebbe stato valido fino alla fine del 2022, ma la Polonia ha deciso di rescindere prima a causa dell’invasione russa dell’Ucraina. Lo ha dichiarato il Ministro polacco del clima e dell’ambiente Anna Moskwa, citata dal Kyiv Independent. “Abbiamo sempre saputo che Gazprom non era un partner affidabile”, ha affermato Moskwa.
13.01 – Vadim Shishimarin, il 21enne soldato russo condannato all’ergastolo dal Tribunale di Kiev per crimini di guerra presenterà ricorso. Lo rende noto il suo legale.
12.57 – Il Presidente russo Vladimir Putin e il suo omologo bielorusso Aleksandar Lukashenko si sono incontrati a Sochi, città russa sulle rive del Mar Nero. Lo rende noto Ria Novosti.
12.41 – Mosca ha annunciato il ritiro della candidatura come Paese ospitante di Expo 2030. Lo rende noto il Ministero degli Esteri russo. Paesi candidati rimangono sono candidata Ucraina (Odessa), Sudcorea (Busan), Arabia Saudita (Riad) e Italia (Roma).
12.32 – L’idea del capo della diplomazia dell’Ue Josep Borrell di militarizzare l’Unione europea non aiuterà a migliorare la sicurezza dell’Europa. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, citato dalla TASS.
12.24 – Ergastolo per il primo militare russo a processo. Il 21enne Vadim Shishimarin è stato giudicato colpevole nel primo processo a Kiev per crimini di guerra ed è stato condannato all’ergastolo per aver ucciso un civile disarmato a distanza di pochi giorni dallo scoppio del conflitto in Ucraina. Lo rende noto la BBC. Secondo il Tribunale di Kiev l’omicidio è stato premeditato, a nulla sono valse le argomentazioni della difesa secondo cui il giovane soldato avrebbe eseguito l’ordine impartito da un superiore.
12.19 – L’Ucraina propone di istituire un’organizzazione internazionale di esportatori alimentari per evitare la carestia in molti Paesi. Lo ha detto il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky, citato da Ukrinform, durante il suo discorso al World Economic Forum di Davos. “La carestia deve essere fermata preventivamente. Non esiste uno strumento del genere nel mondo in questo momento. Pertanto, proponiamo di creare un’organizzazione di Stati responsabili e democratici, esportatori di cibo che possano agire nel rispetto dei diritti umani e regole commerciali“, ha affermato il presidente.
12.00 – “E’ quasi impossibile parlare della possibilità di scambiare il politico ucraino Viktor Medvedchuk con i nazionalisti che hanno lasciato Azovstal“. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, citato dalla TASS. Peskov ha ribadito che l’oligarca è un cittadino ucraino, che “non ha nulla a che fare con la Russia e non un militare. E nel caso di persone che si sono arrese ad Azovstal, stiamo parlando di militari e membri di formazioni nazionaliste”. Per questo motivo “si tratta di categorie di persone completamente diverse ed è quasi impossibile parlare di scambi qui”, conclude Peskov.
11.53 – Il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky, intervenuto in video collegamento con il Forum Economico di Davos, in Svizzera, ha chiesto contro Mosca “sanzioni massime”. Serve un “embargo completo sul petrolio, che tutte le banche russe siano escluse dai sistemi globali e che non ci sia nessun commercio con la Russia“, ha precisato Zelensky.
11.44 – Mosca è pronta a tornare ai negoziati di pace “quando la leadership di Kiev dimostrerà un atteggiamento costruttivo“. Lo ha detto il viceministro degli Esteri russo Andrei Rudenko, citato da Interfax.
11.37 – I combattenti ucraini che hanno difeso per settimane l’acciaieria Azovstal di Mariupol si trovano nella Repubblica popolare di Donetsk e verranno giudicati da un tribunale internazionale. Lo ha dichiarato il capo del Governo della Repubblica di Donetsk Denis Pushilin, citato da Ria Novosti.
11.15 – Il viceministro degli Esteri russo Andrey Rudenko non ha escluso la possibilità di discutere con Kiev uno scambio tra prigionieri russi e quelli ucraini catturati ad Azovstal. “Ammetto ogni possibilità che non contraddica il buon senso”, ha dichiarato Rudenko, citato da Ria Novosti.
11.03 – Per l’ingresso di Kiev nell’Unione Europea ci vorranno “senza dubbio 15-20 anni”. Lo ha dichiarato il Ministro per gli Affari europei francese Clement Beaune in un’intervista a Radio J. “Bisogna essere onesti – dice Beaune – chi dice che l’Ucraina entrerà nell’Unione tra sei mesi, un anno o due, sta mentendo. Non è vero. Senza dubbio ci vorranno 15-20 anni”, è una procedura “molto lunga”, conclude.
10.51 – Sale a 248 il numero degli attacchi sferrati dalle Forze Armate russe contro le strutture sanitarie ucraine, dall’inizio dell’invasione dello scorso 24 febbraio scorso al 19 maggio. Lo rende noto l’Organizzazione mondiale della sanità. L’Oms ha precisato che in questi attacchi sono morte 75 persone e altre 59 sono rimaste ferite. “L’assistenza sanitaria non dovrebbe mai essere un obiettivo”, commenta l’organizzazione su Twitter.
10.44 – Il Ministero degli Esteri russo ha pubblicato oggi un elenco contenente i nomi di 963 personalità americane a cui sarà vietato l’ingresso nel territorio della Federazione russa in risposta alle “azioni ostili” di Washington. Nella blacklist compaiono i nomi del Presidente Joe Biden, di suo figlio Hunter, della vicepresidente Kamala Harris, del capo della Cia William Burns, di Mark Zuckerberg e dell’attore Morgan Freeman. Non figura nell’elenco l’ex Presidente americano Donald Trump.
10.33 – Il Parlamento ucraino ha prorogato la legge marziale e la mobilitazione generale per altri 90 giorni, fino al 23 agosto. Lo rende noto su Telegram il vice Presidente della Commissione per le finanze della Verkhovna Rada Yaroslav Zhelezniak, citato da Interfax Ucraina.
10.17 – I militari russi hanno cominciato a ricostruire la ferrovia per esportare grano e metallo laminato conservati nei magazzini dei porti. E’ quanto si legge sul canale Telegram ufficiale della città di Mariupol.
10.01 – L’Esercito russo ha iniziato le operazioni di sminamento dell’acciaieria Azovstal a Mariupol. Lo ha reso noto il Ministero della Difesa russo in un comunicato, citato da Ria Novosti. “I genieri russi stanno effettuando ricognizioni ingegneristiche e bonificando i terreni dell’acciaieria Azovstal di Mariupol da ordigni esplosivi”, ha comunicato il Ministero precisando che oltre 100 ordigni esplosivi sono stati distrutti negli ultimi due giorni.
09.49 – Il Presidente del Forum economico di Davos Berge Brende chiede l’attuazione di un “Piano Marshall” per l’Ucraina. “Anche senza un accordo di pace, cosa al momento improbabile, dobbiamo iniziare a lavorare sulla ricostruzione, almeno nei territori sotto il controllo di Kiev. Abbiamo bisogno di un Piano Marshall per l’Ucraina“, ha dichiarato Brende, citato da Ukrinform.
09.33 – Mosca deve pagare “un prezzo di lungo termine” per aver aggredito l’Ucraina con un’azione finalizzata a “distruggere l’identità dell’Ucraina”. Lo ha detto il Presidente statunitense Joe Biden nel corso di una conferenza stampa a Tokyo con il Premier nipponico Fumio Kishida. “E’ il costo di chi vuole cambiare gli assetti con l’uso della forza”, ha aggiunto Biden.
09.21 – “Il terzo mese dell’invasione russa dell’Ucraina sta per finire. L’Europa continua a inviare a Mosca 1 miliardo di euro al giorno per acquistare petrolio e gas. La Russia continua a uccidere bambini, violentare donne e distruggere città mentre l’Ucraina continua a difendere i confini europei e la civiltà democratica. Trai le tue conclusioni”. Così su Twitter il Consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak.
09.09 – Sono almeno 29.200 i soldati russi uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione dello scorso 24 febbraio. Lo rende noto l’Esercito di Kiev nel consueto aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca. Dopo 88 giorni di conflitto si registrano 204 caccia, 170 elicotteri e 476 droni abbattuti. Inoltre le Forze Armate di Kiev comunicano di aver distrutto 1.293 carri armati russi, 604 pezzi di artiglieria e 3.166 veicoli blindati per il trasporto delle truppe.
Il conflitto tra Russia e Ucraina giunge all’ottantanovesimo giorno, dopo essersi assicurato il controllo della cittadina portuale di Mariupol con la caduta dell’acciaieria Azovstal, l’Esercito russo lancia l’attacco militare alla Regione del Lugansk. In queste ore le Forze Armate di Mosca stanno intensificando l’offensiva nell’est dell’Ucraina con l’escalation nel Donbass, l’accerchiamento di Severodonetsk e i raid missilistici su Zytomyr.
Nel frattempo gli Washington valuta l’invio di truppe a Kiev per proteggere l’Ambasciata americana. E Parigi gela Zelensky sull’ingresso di Kiev nell’Unione europea: “ci vorranno 15-20 anni”, ha spiegato il neoministro per gli Affari europei Beaune. E oggi il Presidente ucraino sarà a Davos per il World Economic Forum.
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