Proseguono le indagini sulla morte di Liliana Resinovich: novità importanti sulla donna trovata senza vita a Trieste. Cosa è emerso dal cellulare della donna e quali sono i dettagli.
La morte di Liliana Resinovich è al centro di opportune verifiche da parte degli inquirenti, ma intanto emergono dettagli importanti con le ricerche ritrovate sul telefono della donna. La 63enne è prima scomparsa e successivamente ritrovata senza vita vicino il boschetto dell’ex ospedale psichiatrico di Trieste.
Intanto la Procura di Trieste è immediatamente intervenuta per spiegare le ultime indiscrezioni circolate. Proprio per questo emergono dettagli importanti che potrebbero aprire risvolti inaspettati sulla situazione. Gli inquirenti sono al lavoro e non avrebbero perso tempo per intervenire sulla vicenda.
Liliana Resinovich, quali sono le novità | Cosa hanno scoperto gli inquirenti sul telefono della donna
La donna di 62 anni è scomparsa lo scorso 14 dicembre e ritrovata a distanza di tre settimane. Nel frattempo sul dispositivo mobile di Liliana Resinovich sarebbero emersi dei dettagli in merito alle ricerche in Rete. La donna avrebbe cercato informazioni su come divorziare, così come dettagli su monolocali da affittare a Trieste. Non è tardata ad arrivare la risposta della Procura di Trieste che “non ha confermato nulla“.
A dare la notizia è la trasmissione Quarto Grado che va in onda su Rete 4. Nel corso dell’ultima puntata sarebbero state annunciate novità sulle ricerche rinvenute proprio all’interno del cellulare della donna: si va da “come divorziare senza avvocato” a “quanto tempo ci vuole per ottenere un divorzio“. Un altro tipo di ricerca verterebbe invece sugli appartamenti di piccole dimensioni da trovare a Trieste.
Diversi i dubbi sulla vicenda, altri dettagli
Anche il numero delle telefonate sarebbe emerso con circa 500 conversazioni con il marito Sebastiano Visintin, oltre un migliaio con l’amico Claudio Sterpin. In entrambi i casi colloqui telefonici al centro di eventuali verifiche per accertare qualche possibile dettaglio che possa far luce sulla morte della donna.
Nel caso specifico delle ultime informazione circolate a parlare è il procuratore Antonio De Nicolo, con tanto di dichiarazione riportate dal quotidiano Il Piccolo. “Siccome si tratta di attività segreta sono semplicemente indignato con chi continua a divulgare queste cose. Non con i giornalisti, sia chiaro, che continuano a fare il loro lavoro. Sono indignato con chi evidentemente, invece di tenere la bocca chiusa come il buon senso e il rispetto verso la Resinovich imporrebbe, continua a blaterare scemenze“, ha dichiarato De Nicolo. Di fatto non è arrivata alcuna conferma, se non indignazione per la segretezza di informazioni importante vista la vicenda ancora tutta da chiarire.