Scuola, il 51% degli studenti è incapace di capire un testo scritto | Rapporto Save the Children: “15enni i peggiori”

Nella scuola c’è qualcosa che non va e ad alzare il dubbio è il rapporto di Save the Children Italia in merito agli studenti, incapaci di comprendere il significato di un testo scritto. Sono il 51% i ragazzi di 15 anni che ne soffrono con differenze tra Nord e Sud

Nel rapporto pubblicato da Save the Children Italia è chiamata “dispersione scolastica implicita” ovvero l’incapacità di uno studente di capire il significato di un testo scritto. In Italia, il 51% dei ragazzi di 15 anni ne soffre.

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Scuola, il 51% degli studenti non comprende un testo scritto, il rapporto Save the Children (pixabay)

Un disastro non solo per il sistema scolastico e per lo sviluppo economico, ma soprattutto per la tenuta democratica di un paese. Le differenze, poi, sono marcate tra nord e sud Italia. Il rapporto di Save the Chilrdren Italia è stato presentato in apertura dei lavori “Impossibile 2022”, quattro giornate di riflessioni e proposte sull’Infanzia e l’Adolescenza.

Scuola, il 51% degli studenti non comprende un testo scritto | Rapporto Save the Children: “Un dramma per l’intero Paese”

Nel report stilato da Save the Children Italia, il Presidente Claudio Tesauro ha dichiarato a gran voce i dati inerenti gli studenti e la loro poca istruzione.

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Scuola, il 51% degli studenti di 15 anni non capisce un testo scritto (Pixabay)

Tra i giovani 15enni maggiormente colpiti dall’incapacità di comprendere un testo scritto risultano “gli studenti delle famiglie più povere, quelle che vivono al sud e quelle con background migratorio”.

Per Save the Children, come riporta anche l’Ansa, nel nostro Paese esiste: “una crudele ingiustizia generazionale perché la crisi ha colpito proprio i bambini. Non solo 1,384 mila bambini in povertà assoluta (dato più alto degli ultimi 15 anni) ma un bambino in Italia oggi ha il doppio delle probabilità di vivere in povertà assoluta rispetto ad un adulto, il triplo delle probabilità rispetto a chi ha più di 65 anni”.

Inoltre, il Presidente Tesauro ha ricordato che 1 giovane su 5 di età compresa tra i 15 e i 29 anni è fuori dal circuito scolastico, lavorativo e formativo. In Sicilia, Campania, Calabria ogni due ragazzi con occupazione ce ne sono altri tre che sono disoccupati o inoccupati che non studiano e non fanno alcun corso di formazione.

Save the Children: il 44% degli studenti non ha competenze in italiano, il 51% in matematica

Nel corso della manifestazione “Impossibile 2022”, Daniela Fatarella, Direttrice Generale di Save the Children Italia ha dichiarato:

“Nel nostro Paese, in 6 regioni, i Neet, ovvero i giovani senza formazione e impiego, hanno superato i coetanei con un lavoro. In Italia sono 2 milioni in totale. Ciò che va fatto sono gli investimenti sull’infanzia che andrebbero blindati. Per sviluppare strategie efficaci serve conoscere i dati e costruire indicatori per misurare l’impatto. Territori e innovazione sociale siano al centro delle governance”.

I dati ufficiali parlano di numeri spaventosi con il 44% di studenti alla fine della scuola secondaria superiore che non è in grado di raggiungere un livello minimo di competenze in italiano. Tale percentuale raggiunge il 51% se si parla di matematica.

Questo significa non solo non riuscire a comprendere il significato di un testo scritto ma anche non saper svolgere un ragionamento logico o fare un semplice calcolo aritmetico. Un disastro generale che coinvolge l’intero Paese.

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