Carte e Bancomat, la novità è dietro l’angolo. Anzi, dietro lo sportello: i contribuenti sono avvisati. A cosa bisogna fare attenzione.
I pagamenti elettronici, un’Odissea senza fine. Dopo mesi di dibattimento si comincia a vedere l’orizzonte del progresso: il Governo, negli ultimi tempi, a partire dallo scoppio della pandemia, ha incentivato il pagamento con Carte e Bancomat. Il motivo è la tracciabilità: rendere trasparenti i movimenti finanziari aiuta a combattere un fenomeno in costante aumento. L’evasione fiscale. Le percentuali, in tal senso, sono in ribasso ma c’è ancora molto da fare. Soprattutto nei confronti dei grandi investitori, i quali non sempre è facile tenere sotto controllo.
Gli incentivi ai pagamenti elettronici servono proprio a questo, ma c’è un altro aspetto contingente che è stato affrontato senza il sufficiente riguardo, se non per scatenare polemiche e dibattiti. Le commissioni: ogni pagamento esercita una piccola quota di commissione. Accade quando si paga con il Bancomat o con la Carta. Nel caso specifico si deve essere provvisti di Pos. Dal 1° Luglio, infatti, è obbligatorio per tutti gli esercenti professionisti avere in dotazione l’ausilio per il pagamento elettronico.
Carte e Bancomat: cosa cambia dal 1° luglio
Qualora la norma non venga rispettata, in arrivo pesanti sanzioni. La certezza ha spinto molti gestori ad adeguarsi, anche con pos facilmente reperibili attraverso i servizi Wi-Fi per avere immediatamente la possibilità di pagare con Carta o Bancomat. Tuttavia ci sono delle accortezze da rispettare anche sul piano dei contribuenti: i correntisti, infatti, potrebbero evitare di pagare le commissioni. Cosa significa? Vuol dire non pagare costi aggiuntivi, ma non sarà per sempre.
L’ammenda minima rispetto ai pagamenti perdurerà nel tempo, esistono, però, degli accorgimenti particolari – rispetto al gestore di riferimento – che contemplano l’opportunità di evitare d’avere un costo aggiuntivo unico (magari con una quota annuale) che evita la sottrazione minima a ogni utilizzo della Carta o Bancomat. Una cifra simbolica, accordo determinato a seconda del gestore di riferimento, per evitare un esborso costante e continuo con il rischio di gravare ulteriormente sulle proprie finanze.