I Mondiali di Qatar si svolgeranno a fine 2022, ma non mancano le novità sul fronte degli arbitri: anche tre donne nel gruppo dei direttori di gara. Chi sono le protagoniste della decisione tanto attesa. Pierluigi Collina fa una precisazione molto importante.
I campionati del mondo in Qatar si svolgeranno nei prossimi mesi di novembre e dicembre. Un evento certamente tanto atteso dalle Nazioni qualificate che presenta una novità fondamentale. Dopo grandi battaglie è finalmente arrivato il momento di far dirigere le gare anche a tre donne e tre guardalinee. Si tratta di una svolta importante che mette la parola fine a quanto accaduto fino ad ora.
Nessuna differenza di genere, spazio agli arbitri donne e uomini preparati e con qualità importanti da trasmettere dentro e fuori dal campo. Chi sono le protagoniste scelte dal comitato organizzatore e da dove provengono: non manca una conferma importante già ben presente nel panorama calcistico mondiale.
Saranno tre le donne arbitro e tre le guardalinee selezionate nella lista dei direttori di gara per i prossimi campionati del mondo. Il Comitato arbitri della FIFA, presieduta da Pierluigi Collina, ha scelto 36 arbitri e 69 assistenti. Fra le direttrici di gara ci saranno Stephanie Frappart (Francia) già presente a EURO 2020, Yoshimi Yamashita (Giappone) e Salita Mukansanga (Ruanda).
Nella lista dei guardalinee spiccano Neuza Back (Brasile), Karen Díaz Medina (Messico) e Kathryn Nesbitt (Stati Uniti). Per quanto concerne l’Italia, invece, spazio all’arbitro Daniele Orsato, l’assistente Alessandro Giallatini e gli addetti VAR Massimiliano Irrati e Paolo Valeri.
Pierluigi Collina ha parlato in qualità di presidente del Comitato arbitri FIFA per tracciare un nuovo bilancio sul processo di rivoluzione del mondo arbitrale. “Questo conclude un lungo processo iniziato diversi anni fa con il dispiegamento di arbitri femminili nei tornei junior e senior maschili FIFA. In questo modo, sottolineiamo chiaramente che è la qualità che conta per noi e non il genere“, ha ricordato.
Lo stesso Collina ha parlato di una scelta che si spera possa diventare una realtà consolidata e non più una decisione di cui parlare. “Spero che in futuro, la selezione di arbitri femminili d’élite per importanti competizioni maschili sarà percepita come qualcosa di normale e non più sensazionale“, conclude Collina.
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