Decreto Crescita, attenzione anche per le neo-mamme. Provvedimenti per aiutare le donne in carriera alle prese con il primo figlio.
Donne e lavoro, binomio possibile, necessario ma anche dibattuto. Le parole di Elisabetta Franchi recentemente hanno scatenato non poche polemiche: un vero e proprio polverone che è servito a ristabilire la situazione. Tante idee e proposte che contemplano anche una resa maggiore sul piano economico. Al vaglio, quindi, numerose novità per quanto concerne l’evoluzione del Decreto Crescita. Attenzione alle donne, dunque, con particolare riferimento alle neo-mamme. Personalità in carriera che non vogliono perdere la possibilità di crescere il proprio figlio in serenità, conciliando – per quanto possibile – maternità e impiego.
Motivo per cui Mario Draghi, in accordo con la squadra di Governo, sull’onda dello slogan “Famiglie protagoniste”, sta per stanziare 150 milioni dedicati alle donne che vogliono aprire una attività o una start-up. Possibilità che garantisce, a chi saprà investire al meglio, la possibilità di esercitare ruoli manageriali.
Decreto crescita, la novità per le neo-mamme: tutti gli incentivi
In seconda battuta – grazie all’esonero contributivo – sarà possibile avere altri 200 milioni di euro (da spalmare in tutta la Penisola) per le neo-mamme che hanno già un impiego. Serve una maggiore serenità per poter gestire al meglio il primo figlio. Costi e spese che verranno riformulati con l’abbattimento di alcune voci rispetto ai singoli contributi: non finiscono, infatti, le agevolazioni che mettono in primo piano le donne e le mamme.
Fare un figlio non deve essere un problema, oppure motivo d’ansia: il Governo lavora per questo e per far sì che l’indice demografico italiano riparta. Le statistiche di natalità sono ai minimi storici. Possono essere migliorate soltanto se il lavoro e le attività vengono incentivate anche sul piano della parità di genere. In alto mare la questione della parità salariale, ma questi contributi dovranno essere il primo passo per numerosi interventi pronti a scandire i prossimi mesi di Governo: l’Esecutivo risponde presente, ma la strada da percorrere è ancora lunga.