Guerra Russia Ucraina. Le notizie di martedì 17 maggio 2022. Gli aggiornamenti sul conflitto.
Ottantatreesimo giorno di guerra, evacuati i primi 264 militari ucraini dall’acciaieria Azovstal di Mariupol. 53 soldati feriti gravemente sono stati trasportati in un ospedale di Novoazovsk, nel territorio dell’autoproclamata Repubblica popolare del Donetsk, gli atri 211 sono stati evacuati attraverso un corridoio umanitario diretto a Yelenovka.
Stiamo salvando “i nostri ragazzi: l’Ucraina ha bisogno di eroi vivi”, ha spiegato il Presidente Zelensky aggiungendo che adesso “la massima attività diplomatica continua in altre aree” del Paese. Intanto la Svezia annuncia che chiederà ufficialmente la prossima settimana di entrare nella Nato. “Risponderemo all’espansione delle infrastrutture militari”, avverte Putin accusando gli Stati Uniti di controllare laboratori in cui si sviluppavano “armi batteriologiche ai confini” con la Russia.
21.35 – “Tutti noi vogliamo vedere la fine dei combattimenti” ma gli Stati Uniti continueranno a fornire aiuti all’Ucraina per consentirle, “se dovesse esserci un negoziato“, di avere una “posizione migliore” al tavolo delle trattative: lo ha detto il portavoce del Pentagono John Kirby nel briefing con la stampa, rispondendo ad una domanda sulla richiesta di un cessate il fuoco formulata nei giorni scorsi dal segretario alla difesa Lloyd Austin al suo collega russo Serghiei Shoigu.
21.29 – “La Russia non ci ha dato nessun segnale che una conversazione tra Blinken e Lavrov possa essere utile e costruttiva in questo momento“. Lo ha detto il portavoce del dipartimento di Stato americano, Ned Price, in un briefing con la stampa sottolineando che l’ambasciatore Usa a Mosca, John Sullivan, “continua ad avere incontri con le sue controparti“. Così come l’amministrazione Usa ha contatti limitati con la delegazione diplomatica della Russia a Washington. Il segretario di Stato americano e il ministro degli Esteri russo non si parlano dallo scorso febbraio.
20.55 – Il dipartimento di Stato americano ha annunciato il lancio di un nuovo portale, “Conflict observatory”, per “acquisire, analizzare e rendere ampiamente disponibili prove dei crimini di guerra e altre atrocità perpetrate dalla Russia in Ucraina“. Lo ha annunciato il portavoce del dipartimento di Stato, Ned Price, in un briefing con la stampa. L’Osservatorio “analizzerà e conserverà le informazioni disponibili, comprese le immagini satellitari e le informazioni condivise tramite i social media“, ha spiegato precisando che il portale è stato istituito con un investimento iniziale di 6 milioni di dollari.
20.11 – La Russia non permetterà che scoppi la Terza Guerra mondiale, ma è in grado di dare una risposta immediata e “super potente” nel caso in cui venga attaccata. Lo ha affermato oggi su Telegram il vice presidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev dopo un viaggio a un centro nucleare a Sarov. Lo riporta l’agenzia russa Tass. Medvedev ha precisato che lo scudo nucleare del paese è costituito da un arsenale di armi affidabili e all’avanguardia che “raffredda le ambizioni di coloro che sono pronti a scatenare la Terza Guerra mondiale con le proprie mani e le mani di qualcun altro“. “Non permetteremo questa situazione – ha affermato -. Ma siamo costretti a dire sempre come promemoria che in caso di attacco al nostro Paese saremo in grado di dare una risposta immediata e super potente, respingendo qualsiasi aggressione che minacci il nostro Stato“.
20.01 – “Il cinema non dovrebbe restare muto. L’odio alla fine scomparirà e i dittatori moriranno. Siamo in guerra per la libertà“, ha detto Zelensky citando Il Grande Dittatore, accolto da una standing ovation appena iniziato il collegamento via satellite a sorpresa con la cerimonia di apertura del festival di Cannes. “Serve un nuovo Chaplin che dimostri che il cinema di oggi non è muto“. Zelensky si è rifatto ancora alle evocazioni cinematografiche “Mi piace l’odore del napalm al mattino“, ha detto citando Apocalypse Now. Il presidente ha fatto riferimento anche al documentario Mariupol 2 che è costato la vita al regista Kvedaravicius.
19.40 – Nella città di Mariupol è allarme colera. A parlare di quanto sta accadendo è Dorit Nitsan, direttrice regionale per le emergenze dell’Oms. “Riceviamo informazioni da organizzazioni non governative che a Mariupol le acque reflue sono mescolate con l’acqua potabile. Questo minaccia la diffusione di molte malattie, in particolare il colera. Ci stiamo preparando per questo con una campagna di vaccinazione, lavorando con le Ong che possano andare lì a sostenere le persone“, ha detto Nitsan in una dichiarazione rilanciata dall’agenzia Unian.
19.25 – La Duma è pronta ad esaminare la bozza che potrebbe di fatto vietare lo scambio di combattenti ucraini evacuati e arresi dall’acciaieria Azovstal di Mariupol. Ad annunciarlo è Vyacheslav Volodin, presidente della Camera bassa in Russia. In riferimento al battaglione Azov si è trattato di “criminali nazisti. Sono criminali di guerra e dobbiamo fare tutto il possibile per portarli davanti alla Giustizia“.
19.15 – Volodymyr Zelensky ha parlato al telefono con Emmanuel Macron in merito alle richieste di Kiev sull’adesione all’Unione europea. “Terminata una lunga e significativa conversazione telefonica con Emmanuel Macron. Gli ho raccontato delle ostilità, dell’operazione per salvare i militari da Azovstal e delle prospettive del processo negoziale“, ha twittato il presidente ucraino. I due capi di governo hanno parlato anche delle difficoltà di far arrivare il carburante in Ucraina. Annunciato intanto da Zelensky un sesto pacchetto di sanzioni per frenare la Russia.
18.50 – Secondo i servizi d’intelligence russi, gli americani starebbero “attirando terroristi” dell’Isis per farli “partecipare alle ostilità in Ucraina come mercenari“, ha dichiarato Serghei Ivanov, capo dell’ufficio stampa del Svr, il servizio segreto estero, citato dall’agenzia Tass. “Secondo le fonti dell’intelligence estero, gli Stati Uniti stanno attirando con impegno membri dell’organizzazione terroristica internazionale dello Stato Islamico, fuorilegge in Russia, per partecipare alle ostilità in Ucraina come mercenari“, ha dichiarato Ivanov.
18.40 – Almeno 7 pullman con combattenti ucraini a bordo hanno lasciato l’acciaieria Azovstal di Mariupol, scortati dalle forze filorusse. Secondo testimoni, alcuni di questi soldati arresi non sembravano feriti.
18.25 – Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, e la first lady, Olena Zelenska, hanno partecipato a Kiev ai funerali dell’ex presidente Leonid Kravchuk, morto lo scorso 10 maggio all’età di 88 anni nel mezzo dell’invasione russa. Kravchuk è stato il primo presidente dell’Ucraina indipendente. “Questo è stato all’origine della creazione dello Stato ucraino“, ha dichiarato alla stampa il successore di Kravchuk, Leonid Kuchma.
18.00 – Il #Russian Ministero della Giustizia ha chiesto alla Corte Suprema di dichiarare il battaglione “Azov” un’organizzazione terroristica. In precedenza, il deputato Slutskyy ha affermato che “#Azov” i combattenti meritavano la pena di morte.
17.40 – “Ad Azovstal è più importante salvare le vite dei soldati, servono a Paese. Loro adesso hanno un altro ordine: preservare le proprie vite. Servono all’Ucraina, questo è più importante“. Lo afferma il ministro della Difesa ucraino Oleksy Resnikov. “Il nostro scopo principale adesso è preservare le vite della guarnigione Mariupol, di cui fanno parte la marina, difesa territoriale, polizia, guardia di frontiera, guardia nazionale, il reggimento Azov“.
17.15 – “Non ci sono catene che possono legare il nostro spirito libero. Non c’è occupante che possa mettere radici nella nostra terra libera. Non c’è invasore che possa governare il nostro popolo libero. Prima o poi vinceremo perché questa è la nostra terra“. Lo scrive su Telegram il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.
17.00 – l portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov non esclude che Instagram possa a un certo punto essere sbloccato. Il social network è stato bandito nella Federazione Russa ed è di proprietà della società Meta, riconosciuta come estremista da Mosca. Lo riporta l’agenzia russa Tass. “Onestamente, non lo escluderei“, ha detto Peskov ai giornalisti. “Loro (Meta) si sono rifiutati di rimuovere i materiali estremisti, si sono rifiutati di rimuovere i materiali che contraddicono le nostre leggi e si sono rifiutati di discuterne per diversi anni“, ha aggiunto.
16.29 – Il vice Segretario generale Nato Mircea Geoana ha preso parte a una riunione del Consiglio Affari Esteri dell’Unione Europea. Geoana e i Ministri dell’Ue si sono confrontati sull’aggressione russa all’Ucraina e hanno discusso di nuovi modi per sostenerla, soprattutto dal punto di vista militare.
16.13 – Il deputato russo Leonid Slutski sostiene che i combattenti del Battaglione Azov, usciti dai tunnel dell’Azovstal, meritino la pena di morte e ha proposto un’eccezione alla moratoria sull’applicazione in Russia della pena capitale. “Le bestie vanno processate, a maggior ragione se si provano i loro mostruosi crimini contro l’umanità. Ribadisco la mia proposta: occorre fare un’eccezione nella moratoria sull’applicazione della pena di morte in Russia“, ha scritto Slutsky sul suo account Telegram.
16.03 – “La procedura per l’apertura dei conti presso Gazprom Bank è stata avviata senza accettazione di modifiche unilaterali dei contratti in essere”. Lo rende noto Eni in un comunicato ufficiale sottolineando che “l’apertura dei conti avviene su base temporanea e senza pregiudizio alcuno dei diritti contrattuali della società, che prevedono il soddisfacimento dell’obbligo di pagare a fronte del versamento in euro. Tale espressa riserva accompagnerà anche l’esecuzione dei relativi pagamenti”.
15.51 – “Non ci sono catene che possano legare il nostro spirito libero. Non c’è occupante che possa mettere radici nella nostra terra libera. Non c’è invasore che possa governare il nostro popolo libero. Prima o poi vinceremo”. Così il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky sul suo canale Telegram.
15.39 – Il Presidente americano Joe Biden riceverà giovedì alla Casa Bianca la Premier svedese Magdalena Andersson e il Presidente finlandese Sauli Niinisto. I leader discuteranno delle domande di adesione alla Nato di Helsinki e Stoccolma, di sicurezza europea e della collaborazione nel sostegno all’Ucraina. Lo rende noto la portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre.
15.28 – L’Europa sta imponendo sempre più sanzioni al mercato del petrolio e del gas russo per ragioni assolutamente politiche, sotto la pressione degli Stati Uniti. Lo ha affermato il Presidente russo Vladimir Putin durante un incontro sullo sviluppo dell’industria petrolifera. “Tutto questo porterà all’inflazione – aggiunge Putin – e in Occidente invece di ammettere i propri errori, cercano i colpevoli dall’altra parte”, conclude. Lo riporta la TASS.
15.20 – Il Parlamento finlandese ha votato a larghissima maggioranza a favore dell’adesione alla Nato, 188 i voti favorevoli e 8 contrari. Scatta così l’invio della candidatura ufficiale del Paese scandinavo al quartier generale dell’Alleanza atlantica. Lo riferiscono i media locali.
15.01 – “L’importante è condividere una strategia. Dobbiamo spingere per entrare in una nuova fase in cui gli sforzi diplomatici siano protagonisti“. Lo ha dichiarato il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte a margine di di una conferenza a Palazzo Giustiniani. “Abbiamo il rischio di una escalation militare con un conflitto dietro l’angolo, di proporzioni sempre più vaste e sempre più incontrollabili”, ha aggiunto.
14.01 – “Tutto andrà bene, la Russia vincerà”. Lo ha assicurato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, intervenendo durante la conferenza “New Horizons”. “Siamo fiduciosi che vinceremo, che raggiungeremo tutti i nostri obiettivi”, ha spiegato Peskov. Putin “è sostenuto dall’intero Paese – aggiunge – sono positivo, lo sostenete, i giovani lo sostengono, è sostenuto da tutte le generazioni del nostro Paese. Vivrete meglio e la vostra sicurezza diventerà una priorità“, conclude.
13.29 – “Se Putin dovesse continuare la sua atroce guerra, l’Amministrazione Biden lavorerà con voi e gli altri nostri partner per spingere ulteriormente la Russia verso l’isolamento economico, finanziario e strategico. Il Cremlino sarà costretto a scegliere tra sostenere la propria economia e finanziare la brutale guerra di Putin”. Lo ha dichiarato la Segretaria Usa al Tesoro Janet Yellen al Brussels Economic Forum.
13.13 – Il processo negoziale tra Russia e Ucraina è sospeso. Dopo che la notizia era stata anticipata da Mosca arriva la conferma di Kiev. Lo ha annunciato il Consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak che ha spiegato come l’Ucraina non sia disposta a cedere nulla “per salvare la faccia a Putin”. Lo riporta Ukrinform.
13.01 – Almeno otto persone sono morte e altre 11 sono rimaste ferite a causa dei bombardamenti russi di questa mattina sul villaggio ucraino di Desna, nella Regione di Chernihiv. Lo ha reso noto la Direzione del servizio statale di emergenza regionale, citata da Unian.
12.44 – “Ottantatré giorni di difesa di Mariupol passeranno alla storia come le Termopili del XXI secolo. I difensori dell’Azovstal hanno rovinato il piano russo di conquistare l’est dell’Ucraina. Hanno incassato i colpi, dimostrando la loro vera attitudine al combattimento. Questo ha cambiato completamente il corso della guerra”. Così su Twitter il Consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak.
12.33 – La Russia ha espulso due dipendenti dell’Ambasciata finlandese a Mosca. Lo rende noto il Ministero degli Esteri russo, citato dalla TASS.
12.12 – “Contiamo su un’ulteriore assistenza della Germania nel cammino dell’Ucraina verso la piena adesione all’Ue“. Lo ha scritto su Twitter il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky dopo un colloquio con il Cancelliere tedesco Olaf Scholz. Al centro del confronto tra i due la “situazione al fronte, ulteriori pressioni sulla Russia, il rafforzamento delle sanzioni, e le prospettive di pace“. Kiev “apprezza il sostegno della Germania, incluso quello difensivo”, ha aggiunto Zelensky.
11.55 – “I negoziati non proseguono, l’Ucraina si è praticamente ritirata dal processo negoziale“. Lo ha dichiarato il vice Ministro degli Esteri russo Andrei Rudenko, citato da Interfax.
11.02 – Washington e Londra stanno “guidando” il gruppo di negoziatori ucraini nelle trattative sull’operazione speciale russa, regolandone la “libertà di manovra”. Lo ha dichiarato il Ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, citato da Ria Novosti.
10.41 – Mosca presterà attenzione a come il territorio di Svezia e Finlandia sarà utilizzato dalla Nato e da questo “trarrà conclusioni”. Lo ha detto il Ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, citato da Ria Novosti. “Vediamo come il territorio finlandese e svedese sarà effettivamente utilizzato dall’Alleanza del Nord Atlantico, ne trarremo delle conclusioni”, ha spiegato Lavrov durante la maratona federale New Horizons.
10.28 – “Oltre 250 militari ucraini, tra cui 51 feriti provenienti dall’acciaieria Azovstal di Mariupol si sono arresi”. Lo rende noto il quartier generale dell’autoproclamata Repubblica Popolare di Donetsk (Dpr), citato da Interfax.
10.22 – “Indubbiamente la ‘vittoria russa’ che include sanzioni, disprezzo internazionale, isolamento totale, yacht bloccati e battaglie per i villaggi nella Regione di Kharkiv, non potrà che aumentare. Peskov ha solo bisogno di rivedere la definizione della parola vittoria: il suo prezzo è di 30mila russi morti“. Così su Twitter il Consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak.
10.14 – “Kiev difficilmente avrebbe potuto realizzare da sola una messa in scena così brillante e sanguinosa a Bucha. Ha un esercito di società di pubbliche relazioni che lavorano per lei”. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, citato dalla TASS.
09.55 – Il Ministro degli Esteri svedese Ann Linde ha firmato la domanda per l’ingresso del Paese nella Nato. Lo riporta Ria Novosti.
09.43 – Il blocco di Erdogan all’adesione di Finlandia e Svezia alla Nato potrebbe comportare l’esclusione della Turchia dall’Alleanza atlantica. Lo afferma l’editorialista della CNN David Andelman. “C’erano già diversi dubbi su un’eventuale espulsione della Turchia dalla NATO, soprattutto dopo che Erdogan ha acquistato i sistemi di difesa aerea S-400 dalla Russia tre anni fa” , ha spiegato Andelman commentando la decisione del leader turco di opporsi all’ingresso di Helsinki e Stoccolma nell’Alleanza. Lo riporta Ria Novosti.
09.25 – Dall’inizio del conflitto sono almeno 27.900 i soldati russi uccisi in Ucraina. Lo rende noto l’Esercito di Kiev su Twitter. Nell’aggiornamento quotidiano sulle perdite subite finora da Mosca, si registrano anche 201 caccia, 167 elicotteri e 436 droni abbattuti. In più, dopo 83 giorni di combattimenti, le Forze Armate di Kiev affermano di aver distrutto 1.235 carri armati russi, 578 pezzi di artiglieria e 3.009 veicoli blindati.
09.17 – Il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un videomessaggio ha confermato l’inizio del ritiro dell’Esercito ucraino dal territorio dell’acciaieria Azovstal a Mariupol. “Speriamo di poter salvare la vita dei nostri ragazzi. Ci sono feriti gravi tra loro, hanno bisogno di aiuto. L’Ucraina ha bisogno di eroi vivi“, ha spiegato Zelensky. “Per riportare i ragazzi a casa, il lavoro continua e questo lavoro richiede delicatezza. E tempo”, ha aggiunto. Lo riporta la TASS.
09.00 – L’Esercito russo ha ucciso 9 civili e ne ha feriti altri 6 nell’Oblast di Donetsk. Lo ha reso noto il Governatore regionale Pavlo Kyrylenko, citato dal Kyiv Indipendent.
Il conflitto tra Russia e Ucraina giunge all’ottantatreesimo giorno, nella notte sono stati evacuati i primi 264 soldati ucraini dall’acciaieria Azovstal di Mariupol. 53 militari feriti gravemente sono stati trasportati in un ospedale di Novoazovsk, nel territorio dell’autoproclamata Repubblica popolare del Donetsk, gli atri 211 sono stati evacuati attraverso un corridoio umanitario diretto a Yelenovka.
Stiamo salvando “i nostri ragazzi: l’Ucraina ha bisogno di eroi vivi”, ha commentato il Presidente Zelensky precisando che ora “la massima attività diplomatica continua in altre aree” del Paese. Nel frattempo la Svezia annuncia che chiederà ufficialmente la prossima settimana di entrare nella Nato. “Risponderemo all’espansione delle infrastrutture militari”, avverte Putin accusando gli Stati Uniti di controllare laboratori in cui si sviluppavano “armi batteriologiche ai confini” con la Russia.
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