Il neonato è arrivato in ospedale in arresto cardiaco. Aveva fratture alla testa ed era in ipotermia. La versione della mamma però non convince i sanitari: “Stava mangiando un biscotto e si è affogato”
Un neonato residente a Perugia, è arrivato nella mattinata di ieri, 15 maggio, al pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria della misericordia a bordo di un’ambulanza in fin di vita. Il bimbo di appena un anno non respirava più, era in arresto cardiaco e in ipotermia.
Per fortuna le capacità dei rianimatori e del personale medico hanno salvato il bimbo da morte quasi certa. Le circostanze con le quali il neonato, però, è arrivato in ospedale sono al momento al vaglio degli inquirenti.
Secondo quanto riportato sul Corriere dell’Umbria, infatti, i sanitari hanno evidenziato, attraverso esami diagnostici svolti sul corpo del bambino, la presenza di fratture pregresse sia alla testa che al braccio.
Neonato in arresto cardiaco, aveva fratture alla testa e al braccio | Non convince la versione della mamma
Il piccolo di appena un anno è ricoverato nel reparto di terapia intensiva neonatale dell’ospedale di Perugia da ieri mattina. I medici che si sono presi cura di lui all’arrivo, sembrerebbero positivi sul suo stato di salute che lentamente migliora.
Ma ciò che non convince gli inquirenti sono le circostanze con cui il bimbo è arrivato al pronto soccorso e la versione esposta dalla mamma di quest’ultimo. La madre del piccolo paziente, infatti, avrebbe raccontato ai medici del pronto soccorso perugino che il figlio “Stava soffocando mangiando un biscotto”.
Resta da chiarire come siano possibili le fratture pregresse riscontrate sul corpicino del neonato. Secondo le prime ricostruzioni, la mamma di origini nordafricane, avrebbe raccontato che il piccolo stava soffocando mentre mangiava un biscotto e che a quel punto avrebbe tentato di scuoterlo per far sputare il pezzo di biscotto che gli ostruiva le vie respiratorie. Subito dopo, la donna avrebbe gettato sul figlio dell’acqua per farlo riprendere per poi avvolgere il corpo del piccolo in una coperta per tenerlo al caldo.
Il bambino, infatti, è arrivato al pronto soccorso avvolto dalla coperta inzuppata di acqua. Questo gli ha procurato ipotermia. Il neonato presentava una temperatura corporea di 33° gradi.
Per questo motivo e per i traumi riscontrati sul corpo del bimbo dai medici, la procura dei minori sta cercando di decidere se aprire un fascicolo d’indagine oppure no. Spetterà alla magistratura, ora, valutare cosa possa essere accaduto al bebè.