Agenzia delle Entrate, rimborsi di Luglio a rischio: il 730 potrebbe cambiare date di riferimento. Cosa sapere per evitare complicazioni.
Dichiarazione dei redditi, un dare e avere: i contribuenti pagano, ma possono e devono avere anche qualcosa in cambio. Le tasse garantiscono servizi, ma nello specifico sono previsti anche rimborsi e deduzioni a seconda delle spese che possono o non possono essere fatte. I soldi investiti per i figli che studiano prevedono un rimborso spese, l’istruzione è solo uno degli argomenti che prevedono rimborso nel 730.
Tante altre voci sono presenti nel listino spese che possono agevolare la vita di famiglie e singoli che con i soldi del rimborso avevano in mente qualche progetto per l’estate o altri investimenti da tener presente. Quest’anno, tuttavia, i rimborsi di Luglio potrebbero slittare. Cosa significa in concreto per tutti coloro che devono ricevere i soldi o stanno per farlo.
Agenzia delle Entrate, rimborsi di Luglio in forse: cosa cambia nel 730
Il rimborso nella busta paga di Luglio lo vedranno i lavoratori dipendenti solo se avranno presentato la dichiarazione dei redditi entro e non oltre il 31 maggio. Questo non implica ugualmente avere il rimborso a luglio: cosa che accadrà solo con i dipendenti del settore pubblico, ricevendo la paga il 27 di ogni mese.
I dipendenti del settore privato, invece, potranno usufruire del rimborso solo ad agosto. Il motivo è semplice: la dichiarazione dei redditi va presentata ugualmente a fine maggio ma c’è uno slittamento. Si verifica ugualmente per tutti coloro (pensionati compresi) che non presentano dichiarazione entro i termini.
Gli slittamenti saranno accertati dai CAF (Centro Assistenza Fiscale) e i Patronati. Nello specifico, però, per chi presenta la dichiarazione entro il 30 giugno il rimborso arriva ad agosto per i dipendenti pubblici. Con la busta paga di agosto, a settembre, per i dipendenti privati e pensionati. A scalare in tutti gli altri mesi. Il capitolo rimborsi non si chiuderà certo con l’aprire degli ombrelloni.