Per la rapina in casa Benzema è stato arrestato un noto dirigente albanese, Alfred Prodani, accusato di essere la mente di decine di altri furti. L’uomo agiva in collaborazione con altri ladri sul territorio spagnolo
Lui, il ladro era la mente del gruppo, organizzava i furti nelle diverse abitazioni sparse su territorio spagnolo avvalendosi di altri complici. Alfred Prodani, un alto dirigente albanese, ha messo a segno l’ultimo colpo in villa ma questa volta, qualcosa è andato storto.
Venerdì scorso a Laç, (comune di Kurbin, Albania), la prefettura di Alessio, ha arrestato alcuni uomini accusati di una serie di rapine (oltre 40) avvenute in case sparse sul suolo spagnolo.
Tra gli accusati figura anche il nome di Alfred Prodani, noto imprenditore albanese, responsabile di un’impresa pubblica che gestisce acqua e canali in Albania dal 2013, accusato di essere la mente delle rapine messe a segno.
Rapina in casa Benzema, arrestato noto dirigente albanese | Era la mente del gruppo
I furti messi a segno nelle proprietà private spagnole sono avvenuti dal 2013 al 2019. L’indagine partita da diversi anni è stata lanciata tra Spagna e Albania con la collaborazione dell’Interpol.
Tra il gruppo di ladri un nome di rilievo spunta, ed è quello dell’alto dirigente albanese Alfred Prodani. Tra le tante rapine, una però è saltata agli oneri delle cronache mondane, ed è quella avvenuta ai danni del calciatore del Real Madrid, Benzema.
Il 27 febbraio del 2019 per Benzema arriva la brutta notizia. Dopo aver disputato la semifinale di ritorno di Copa del Rey, conclusati con la sconfitta del Real Madrid e la vittoria del Barcellona, al giocatore catalano arriva anche la comunicazione del furto nella sua villa.
L’abitazione di lusso di Benzema resta comunque nel mirino dei malviventi. Non è la prima volta che al giocatore saccheggiano la villa. L’ultimo furto avvenne il 23 gennaio scorso quando i ladri hanno di nuovo preso d’assalto la dimora. Questa volta però Alfred Prodani non c’entra nulla.