Amadeus e Fiorello bersagliati sui social: divampa la polemica dopo la prima serata dell’Eurovision. Tutto in discussione per Sanremo.
Amadeus e Fiorello, da note di merito a note stonate. L’inaspettato dopo la prima serata di Eurovision Song Contest: la manifestazione internazionale – per la prima volta in Italia – con Laura Pausini, Mika e Alessandro Cattelan è filata liscia come l’olio. Nonostante le polemiche iniziali, la prima puntata dell’evento è risultata credibile, interessante ma soprattutto asciutta. Significa che è finita ad un orario accettabile.
Al punto da far rimanere spiazzati gli utenti: allora sì può avere una prima serata tranquilla, senza strapazzi e soprattutto che non finisca a notte inoltrata. Il paragone con Sanremo scorso è stato impietoso: su Twitter non si fa altro che leggere il disappunto degli utenti – costretti, testuali parole – “a rimanere alzati fino alle 3 di notte per via di monologhi senza senso fra Amadeus e Fiorello”.
Amadeus e Fiorello “bocciati” dai social: l’Eurovision ridimensiona i conduttori di Sanremo
Questo è uno dei commenti più teneri. Scavando ulteriormente in profondità non si può fare a meno di notare quanto questa situazione abbia compromesso la credibilità di Sanremo: serve un approccio più internazionale e meno campanilista. Gli ospiti uno dietro l’altro, i tempi dilatati: roba che gli italiani sopportano poco, anche per via di un immediatezza data dallo streaming e dai contenuti online. Tutti molto brevi e senza eccessivi manierismi.
I programmi internazionali targati Italia hanno bisogno di maggior respiro. Questa è la lezione che insegna l’Eurovision. Allora viene da chiedersi quanto Amadeus possa essere utile alla causa in questo senso: come Direttore Artistico nessuno mette in discussione il suo lavoro, i Maneskin – rivelazione internazionale del recente passato – sono sui maggiori palchi europei e non solo grazie a Sebastiani che li ha portati all’Ariston. Quando nessuno ci avrebbe scommesso.
Le perplessità emergono rispetto al tipo di conduzione pomposa: alla gestione dei blocchi dilungata. Alla possibilità di andare oltre qualsiasi soglia di sopportazione dell’utente. Su Twitter si è espresso questo, anche a colpi piuttosto severi fra un cinguettio e l’altro: Fiorello se lo sentiva, quindi la televisione l’ha lasciata da un pezzo dopo aver fatto il bello e cattivo tempo sul piccolo schermo in passato.
Niente Sanremo per lui: “Amadeus fa bene a continuare – dice – è il suo mestiere. Quello che deve smettere sono io”, ha dichiarato a La Stampa. Ora gira i teatri a colpi di sold out. Questione di scelte. La stessa che deve fare la Rai alla luce di questi primi responso: o si accorcia il Festival oppure si cambia Amadeus. Magari in stile Baglioni, Direttore Artistico con la conduzione affidata a qualcun altro. In Viale Mazzini ci stanno pensando.